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[RUGBYLIST] R: R: Malagò e la scuola

gima_g a libero.it gima_g a libero.it
Dom 3 Ago 2014 15:21:26 CEST


Se volete fare un processo agli insegnanti mi ritiro in buon ordine,  se invece volete provare a discutere di lanciare il Rugby nella scuola italiana dobbiamo parlare realisticamente.Se andiamo in una qualunque scuola italiana dalle elementari alle superiori e mettiamo in mano un pallone da rugby ai bambini/ragazzi questi si divertiranno molto più che provando qualsiasi altro sport !!!!!IMPOSSIBILE CHE NON CONDIVIDIATEAllora creiamo le strutture con del personale adatto per fare ciò, dalla presentazione del progetto al Direttore didattico ai tecnici preparati che affianchino maestri/insegnanti ed il risultato arriverà in poco tempo.Poi ...... vedi puntate precedenti
un abbraccio a tutti
Giorgio




----Messaggio originale----

Da: jeppo678 a virgilio.it

Data: 03/08/2014 10.26

A: <rugbylist a rugbylist.it>

Ogg: [RUGBYLIST] R:  Malagò e la scuola







Visitando molte scuole in tutte le parti d'Italia è molto raro 
vedere un insegnante di Educazione Fisica indossa una tuta, e in realtà di 
insegnare tecniche e abilità. Jeans, caffè e giornale sono all'ordine del 
giorno, comprese le conversazioni su imminente pensionamento e 'non vedo 
l'ora'.
I giovani possono scegliere di non partecipare in attività 
motoria a tutte le età, senza motivo particolare. Alcuni prendono parte senza 
cambiare i loro vestiti, ma sono dotate di spray deodoranti per dopo. Ci sono 
poche altre materie scolastiche che possono scegliere di partecipare 
(religione?).
La gente va in palestra, ma si lamentano che non possono 
parcheggiare abbastanza vicino, o che devono salire le scale per raggiungere la 
palestra. Portano cmq. le ultime mode nell'abbigliamento palestra.
 
Luciano fa giustamente notare le statistiche relative alla 
partecipazione, e questo; in qualche modo; in grado di spiegare le cifre basse. 
Egli ha tuttavia chiesto la domanda migliore; quanti 
insegnanti/allenatori/educatori sono preparati per insegnare l'attività di 
qualità nelle scuole? Vorrei chiedere; Quanti club in realtà monitorare il 
progresso e lo sviluppo delle loro allenatori, e offrono percorsi di 
miglioramento? Qui abbiamo poi una anomalia; molte persone con tempo per 
visitare le scuole e insegnare lo sport sono anche disoccupati. Possano essere 
invitato a partecipare ad un aggiornamento tecnico ogni due anni per mantenere 
la loro tessera F.I.R.. Questo spesso può essere lontano 100 km., e la spesa può 
essere proibitivo.
Troppi club; e cito per esperienza diretta; vedano i loro 
allenatori Mini Rugby come babysitter. Se l'allenatore è assente allora chiunque 
farà; un paio di giocatori Under 16; un genitore ecc. Un presidente di club mi 
ha chiesto perché era necessario per gli allenatori di essere qualificati e 
perché avevano bisogno di frequentare corsi di aggiornamento. "Loro sanno come 
giocare il rugby; hanno giocato per 15 anni in C1, sanno come allenare ... 
".
I club in zone di rugby stabiliti non hanno alcun problema con 
il loro reclutamento, e sono aiutati da finanziamenti F.I.R. per premiare 2 x 
Under 14 ecc. Forse questi premi dovrebbero invece essere assegnati ai club che 
stanno effettivamente cercando duramente per avere uno Under 14, ma lotta perché 
mancanza di risorse; non può ottenere uno sponsor per pagare la benzina 
dell'educatore, ecc.
Nell'ambiente federale sembra che la direzione in alto (la 
testa del pesce) può cambiare, così come lo strato successivo di gestione. La 
gestione attuale rapporti coi club non cambia mai però; è completamente 
indipendente dalla dirigenza, e chiede semplicemente la gestione superiore a 
ratificare i loro piani. Questo significa che i dipendenti sono 'auto-eletto', 
non vi è concorrenza per posti di lavoro regionali, selezionando semplicemente 
un lavoro per l'uomo, non l'uomo migliore per il lavoro. Non stupisce quindi che 
le cose non cambiano mai, solo il volume di ciecamente dire 'sì'.
Jeppo
 
-----Messaggio originale----- 
From: piero filotico 
Sent: Sunday, August 03, 2014 1:03 AM 
To: rugbylist a rugbylist.it 
Subject: [RUGBYLIST] R: Malagò e la scuola 
 
Caro Luciano, secondo me hai ragione da vendere e per questo mi fa 
infuriare
il tempo e i soldi persi stupidamente fin dal primo 6 Nazioni che 
tanti
entusiasmi fece nascere. Se si fosse cominciato allora a lavorare su 
un
progetto serio, quanti bambini di quegli anni avremmo oggi sui campi? 
E
quale sarebbe stato lo sviluppo geometrico del proselitismo? E chissà 
che
qualche altro talento non fosse già pronto?
Ora tocca ricominciare daccapo, ma non mi pare che l'attuale vertice 
sia
molto diverso da quello dondiano.
 
-----Messaggio originale-----
Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it 
[mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di luciano37 a libero.it
Inviato: sabato 2 agosto 2014 18:53
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] Malagò e la scuola
 
Cari amici di rugbylist,
ho letto e continuo a leggere con grande interesse il dibattito in List 
sul
rugby e la scuola, che va avanti da parecchi giorni e desideravo mettere 
nel
discorso il problema demografico, che - se non mi sono perso qualcosa - 
non
mi pare sia stato mai citato.
Assodato che tutti gli sport puntano sulla scuola, non è importante - è 
una
domanda, non una critica - nella scelta e/o nello sviluppo di un 
progetto,
anche il numero a disposizione dei potenziali educatori dei futuri
rugbisti?.
Cito a memoria ma mi pare che, dati Istat, i nati in Italia (Paese a
crescita
zero) nel 2013 siano stati poco più di 510 mila, grosso modo metà maschi 
e
metà femmine.
Sempre nel dibattito scuola-sport (che non è, quindi, solo del rugby) 
ho
letto poco tempo fa che il calcio, che ha 13 volte i tesserati del 
rugby,
attirerebbe almeno il 50 per cento dei bambini orientati allo sport, 
seguito
da volley, basket e nuoto. Se la stima è concreta, fatti - anche
all'ingrosso - i dovuti conti e senza trascurare tutti gli altri sport 
non
citati (arti marziali, tennis, ciclismo ecc.) il rugby avrebbe a
disposizione forse 10-15 mila bambini  all'anno, femminucce comprese, 
sui
quali "operare". Ma proprio Malagò ha detto che in Italia circa il 40 
per
cento non fa nessuno sport. La cifra si riduce ulteriormente e il lavoro 
mi
pare diventi veramente improbo per l'organizzazione del nostro rugby. 
Un
bambino al rugby può equivalere alla scoperta di un tesoro? .
Se la mia osservazione è proprio fuori tema, scusate l'intrusione 
Luciano
Ravagnani
 
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