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Re: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì
allrugby
allrugby a gmail.com
Lun 29 Mar 2010 19:30:42 CEST
1) - Quando un pugile è nettamente inferiore ai suoi avversari, perde
per manifesta inferiorità. Il pugile sconfitto, quindi, torna a
combattere con i suoi pari. Lo sport è certamente partecipazione ma, a
volte, bisognerebbe francamente premettere di essere lì così, tanto
per fare qualcosa: "scusate ragazzi noi giochiamo, ma perdonate se
siamo un po' bischeri e tontoloni: anche noi facciamo il rugby a 7, ma
non prendeteci sul serio...". Solo questo giustificherebbe un seven
dove l'Italia non ha i mezzi per combattere, nè tanto meno per
difendersi con qualche possibilità di riuscirci. Quindi, i seven
andiamo pure a farli, ma ad armi pari.
E' inutile fare i 100 metri piani sapendo già che arriverò 8 secondi
dopo i primi sette: devo trovare avversari alla mia portata e, pian
piano, vedere se riesco a fare qualche passo in avanti.
Il Sei Nazioni ce lo siamo guadagnato: guadagnamoci pure i seven ad
alto livello, ma con la dovuta programmazione, ecc. ecc..
2 - Scusate: non ho messo "tra virgolette" la parola "giudiziario" e,
comunque, non è rugby giocato ma una diatriba tra rugbisti, peraltro
legittima.
Il 29 marzo 2010 17.35, Angelo Volpe @fast
<volpe_angelo a fastwebnet.it> ha scritto:
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>
> Due brevi commenti.
> 1- Perchè restare a casa? Leggo spesso la stessa cosa anche con il 6 Nazioni. Pare che ormi si debba partecipare ad una competizione solo a patto di vincere, altrimenti a casa. Ma perchè? e da quando?. Lo sport è partecipazione prima di tutto, sebbene si tratti una partecipazione competitiva mirata alla vittoria. Con questo metro di giudizio e rinunciando a qualcosa ogni volta che si perde finiremo per non giocare o partecipare più a niente.
> 2- La vicenda Bordon-Roma si è risolta con un arbitrato federale in base alla clausola compromissioria che regolamente simili dispute. Non c'è stato ricorso alla giustizia ordinaria, come da regolamento FIR. Che altra strada avrebbe dovuto percorrere Bordon per far valere i suoi diritti senza per questo incorrere in reprimenda?
>
> angelo
>
> ----- Original Message -----
> From: allrugby
> To: rugbylist a rugbylist.it
> Sent: Monday, March 29, 2010 3:01 PM
> Subject: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì
> Coobiz.it - Gestisci la tua azienda in rete - http://www.coobiz.it
>
> ________________________________
>
> Dal Gazzettino
> Ciao.
> Franco (TV)
>
> Honk Kong Sevens alle Samoa, Italia ko (commento: c'è un filo
> conduttore - purtroppo negativo - tra l'Italia a 15 e quella a 7.
> Basta vedere i risultati. Ma perchè non rimaniamo a casa dal seven?)
>
> Battendo in finale la Nuova Zelanda 24-21, le Samoa hanno conquistato
> il torneo di Hong Kong (nella foto la danza dei samoani) sesta tappa
> del circuito mondiale a sette. Nel match d'esordio i samoani avevano
> sconfitto l'Italia 40-12. Gli azzurri hanno poi battuto la Russia
> 14-12 e sono stati sconfitti dall'Argentina 42-0. Infine ceduto
> all'Hong Kong 26-16.
> ------------------------------------------------------
>
> Roma condannata a pagare Bordon (commento: siamo al giudiziario, non
> al rugbistico, ma tant'è. La riporto ugualmente, anche se
> malvolentieri)
>
> ROVIGO - Dopo il ko sul campo contro la FemiCz Rovigo (35-13) quello
> nelle aule della giustizia sportiva contro il rodigino Stefano Bordon
> (costato 87 mila euro).
> È stato un week-end pesante per la Rugby Roma e il suo
> presidente Paolo Abbondanza. L'imprenditore attorno al quale ruotava
> anche la candidatura dei Pretoriani per la Celtic League, scelta in un
> primo momento dal consiglio della Fir al posto di quella del Benetton
> Treviso. E se la sconfitta sportiva alla ripresa del Super 10 (3. di
> ritorno) contro una diretta rivale play-off sta nella legge dello
> sport. Quella giudiziaria patita nel lodo arbitrale contro l'ex
> allenatore Bordon è pesante. Perchè riconosce l'illegittimità del
> recesso della Roma dal contratto con il tecnico rodigino (esonerato il
> 17 gennaio 2009) e condanna il club a liquidargli 87 mila euro per
> compensi professionali e spese di rito.
> La Roma aveva "cacciato" l'ex bandiera rossoblu e azzurra
> accusandolo di slealtà. Il collegio dichiarando l'illegittimità del
> recesso ha riconosciuto invece l'assoluta correttezza del suo
> comportamento. Tanto che pur non pronunciandosi sull'ulteriore domanda
> di risarcimento per diffamazione, a seguito del tenore dei comunicati
> stampa diramati sull'esonero, non l'ha respinto e ha indirizzato
> Bordon alla commissione disciplinare Fir.
> Il lodo arbitrale è lo strumento giuridico deputato a dirimere i
> contenziosi fra rugbisti in base alla clausola compromissoria
> sottoscritta dai tesserati. È pronunciato da un collegio di tre
> persone. Nello specifico ha stabilito che la Roma paghi a Bordon
> 25mila euro per risoluzione anticipata del contratto, 25mila per le
> mensilità non corrisposte, 8 mila per i premi dei traguardi raggiunti
> nella stagione 2008/09 (salvezza e 6° posto), 20 mila per le spese di
> funzionamento del collegio arbitrale e 9 mila per le spese di
> assistenza e difesa sostenute da Bordon. Soddisfatto il difensore
> dell'allenatore rodigino, l'avvocato Francesco Zarbo: «Il collegio
> arbitrale ha restituito a una persona molto importante del rugby
> italiano la dignità e il decoro che ingiustamente si era cercato di
> sporcare».
> ------------------------------------------------------
>
> Europeo under 18. Azzurrini travolti dalla Francia (commento: vedi il
> Sei Nazioni per le motivazioni della sconfitta, a dire il vero,
> "pesantina". Anche il Belgio e la Georgia ci sopravanzano).
>
> (e.g.) Agli Europei Under 18 in Veneto, Italia battuta nei quarti
> dalla Francia 50-10 (meta di Calabrese, un cp e una trasformazione di
> Menniti). Semifinali (mercoledì). 1.-4. posto: Francia-Belgio (San
> Donà, alle 20) e Irlanda-Georgia (Casale, alle 20); 5.-8. posto:
> Italia-Russia (San Donà, alle 18) e Germania-Romania (Casale, alle
> 18).
> --------------------------------------------------------
>
> MISCHIA APERTA di Antonio LIVIERO
>
> Sterilità italiana. La lunga notte dei "senza maul"
>
> Come va Nick? Non c'è maul. Era la corrosiva battuta di Stefano
> Semeraro che circolava tra i giornalisti lo scorso anno. E che
> riassumeva lo stato di impotenza del citì e della squadra azzurra dopo
> che era stato regolarizzato il crollo del raggruppamento palla in
> mano. Si sentivano defraudati del loro principale mezzo offensivo per
> avanzare, conquistare punizioni e, soprattutto, segnare mete. Ma ora
> che il Board è tornato sui propri passi l'Italia non riesce più a
> utilizzarlo. In autunno c'era la giustificazione del poco tempo
> disponibile. Poi è venuto il Sei Nazioni, e il maul quasi non si è
> visto. Non ha lasciato il segno, né in termini di avanzamento che di
> punti.
> Una prima considerazione è legata all'attenzione occhiuta che
> gli arbitri, in applicazione delle nuove direttive, dedicano alla
> squadra che ha il possesso, trascurando chi difende. Al secondo
> arresto della progressione non è più tollerato un ulteriore
> disassamento: o si gioca la palla o il possesso passa agli avversari.
> Questa regola c'era già, ma veniva accettata una certa
> discrezionalità. C'è poi la questione della coda del maul che si
> stacca e dei giocatori che vi si aggiungono a rimorchio: non deve
> venir meno la "legatura" tra giocatori. Stare ai margini appoggiando
> solo una mano non basta. Inoltre in una nuova testa di maul il
> portatore non deve rimanere dietro lo scudo dei compagni ma essere
> disponibile per il placcatore, altrimenti si sanziona l'ostruzione.
> Per contro le difese si sono perfezionate: in touche hanno migliorato
> la capacità di contrastare e recuperare il pallone così come di
> individuare e mettere a terra il perno del raggruppamento prima della
> blindatura laterale.
> Tutto questo ha reso più difficile segnare col maul. Franco
> Smith che a Treviso ha creato una delle testuggini più temute della
> Heineken Cup, mette nel conto gli automatismi perduti.
> «L'organizzazione richiede tempo e cura dei dettagli- mi dice -. Dopo
> un anno che non ci lavori non è facile ritrovare la strada. Però se
> gli arbitraggi dovessero privilegiare chi difende, questo gesto
> simbolo rischierebbe di essere abbandonato».
> In attesa che torni qualche meta da penaltocuhe, è anche vero
> che squadre come Francia, Irlanda e Inghilterra nel Sei Nazioni ne
> hanno fatto un uso significativo in pieno campo, per avanzamenti
> incisivi. Ma l'obbligo del combattimento frontale e della progressione
> sull'asse derivanti dalla limitazione dei disassamenti, lo ha
> trasformato in una prova di forza dispendiosa. Tanto che gli avanti
> rischiano di scoppiare poi in mischia chiusa. Insomma chi non ha un
> super pack ora tende a evitare il maul. Un problema che potrebbe
> riguardare l'Italia visto l'appannamento della mischia ordinata. Ma
> per ora la cosa certa è la responsabilità del gioco al piede che non
> consente un'occupazione efficace e con essa l'innesco di
> raggruppamenti penetranti in zona sensibile.
> -----------------------------------------------------
>
> Dopo il brutto stop di Parma
> per il Casinò sarà vietato sbagliare
>
> Ripresa di campionato amara per il Casinò di Venezia che torna da
> Parma, dove si è disputata sabato la terza di ritorno, con una
> sconfitta per 24 a 17 contro il Plusvalore Gran Parma che lo
> riconsegna all'ultimo posto in classifica a quota 14, superato di una
> lunghezza proprio dai diretti avversari emiliani che si portano a 15
> punti al penultimo posto, a sei giornate dal termine del campionato di
> Super Dieci che dopo la lunga pausa agonistica dettata dal Sei Nazioni
> proseguirà ora senza interruzioni nel suo svolgimento fino a sabato 8
> maggio. Una battuta d'arresto in parte mitigata dal punto di bonus
> difensivo raccolto allo scadere grazie alla meta di Scott Palmer, che
> permette ai lagunari di rimanere a stretto contatto con un Plusvalore
> Gran sorretto da parte sua da una decisiva prestazione del mediano
> azzurro Tito Tebaldi autore per la sua squadra della marcatura e della
> trasformazione al 37' del secondo tempo. Da salvare per i veneziani
> rimangono anche la buona prestazione complessiva, a tratti superiore a
> quella offerta dai padroni di casa, e il pieno recupero del capitano
> Edoardo Candiago, che sabato dopo oltre sei mesi di stop per
> infortunio ha rimesso piedi in campo in un contesto agonistico,
> dimostrando il suo pieno recupero fisico e siglando anche una meta al
> 12' della ripresa che cocretizzava una prolungata azione offensiva
> degli avanti amaranto-oro. Su queste basi il Casinò comincia oggi a
> preparare la prossima gara il derby contro il Petrarca Padova, in
> programma sabato prossimo a Favaro Veneto alle ore 16, quando la
> squadra ritroverà lo stesso avversario che ne aveva clamorosamente
> messo in luce i limiti di tenuta nell'incontro dell'andata svoltosi in
> notturna al "Geremia" alla Guizza. Da allora il XV veneziano ha un
> nuovo allenatore Alejandro Canale, il quale sia prima sia dopo
> l'incontro di Parma ha espresso la convinzione che "la nostra salvezza
> non è legata certo a una sola partita contro il nostro avversario
> diretto, perchè possiamo raccogliere punti anche contro squadre più
> attrezzate di noi, e in sei partite c'è lo spazio per recuperare lo
> svantaggio". Possibilmente a cominciare da sabato prossimo contri i
> cugini veneti del Petrarca..
> M.Sal.
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