Il cucciolo di casa già all’epoca
(18 anni) era piuttosto cresciutello, le misure erano più o meno
quelle di adesso.
Facemmo una trasferta a Padova e al risveglio la
domenica prima della partita lo incontrai nel corridoio dell’albergo.
Mi disse “Massimo andiamoa fare colazione?” e io “Si andiamo
altrimenti si fa tardi”
Mi avvio verso la sala e lui mi ferma “Massimo
dove vai?” al che io stupito rispondo “A fare colazione… non vedi
c’è anche tanto di cartello… c’è scirtto Piccola colazione” e lui
senza scomporsi, “Appunto… piccola colazione: io la devo fare
grande, forse abbiamo sbagliato sala”.
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