Roger Gould

La roccia australiana

Certo, stelle come David Campese e Mark Ella hanno fatto incetta di titoli, ma sicuramente la roccia sulla quale l’Australia ha fondato i propri successi, a metà degli anni ottanta è stata, decisamente, l’estremo Roger Gould, un rugger la cui carriera si è dipanata nell’arco di sette anni, durante i quali ha ottenuto 25 caps e ha segnato 86 punti.

 

Nato il 4 aprile 1957 a Brisbane, questo giocatore alto e forte ha avuto un primo assaggio della scena internazionale nel 1978, all’età di 21 anni, quando è stato scelto per il tour in Nuova Zelanda. Purtroppo, un infortunio gli ha impedito di fare il suo debutto con i Wallabies.

Se il Queenslander ha avuto un punto debole, infatti, è stata proprio la tendenza ad essere soggetto ad infortuni. Se non fosse stato per queste battute d’arresto, Roger avrebbe ottenuto molti più caps e, forse, si sarebbe unito al suo compagno Simon Poidevin per vincere la Coppa del Mondo nel 1991.

 

L’esordio è stato ad ogni modo solo rinviato. Esso è arrivato 2 anni più tardi, esattamente il 21 giugno 1980, in una vittoriosa sfida per 13 a 9 contro la Nuova Zelanda, a Sidney. La serie è stata vinta 2 a 1: un modo perfetto per l’Australia per iniziare il decennio.

 

Roger Gould non ha purtroppo svolto nessuna parte attiva nell’impressionante serie di vittorie che l’Australia ha inanellato contro la Francia nel 1981 a causa, ancora una volta, di un infortunio; ma è stato in seguito chiamato per il tour nel Regno Unito in inverno.

 

Il record dei Wallabies in Gran Bretagna, dal 1970, non era stato molto entusiasmante, ma quella volta le aspettative erano davvero alte, tant’è che il capitano, Tony Shaw, aveva dichiarato che il suo team avrebbe sicuramente conquistato il Grande Slam.

Tuttavia, causa la sfortuna e inclementi condizioni meteo, i canguri hanno vinto sola una partita, un 16 a 12 contro l’Irlanda, anche se, rispetto ai loro avversari, hanno sempre segnato più mete in ogni gara disputata.

Roger ha giocato nelle prime tre partite, ma è stato sostituito dall’altro uomo del Queensland, Paul McClean, nella sfida persa 15 a 11.

 

Tornati in Australia, sia McClean sia Gould sono stati lasciati fuori per la prima partita della mini serie contro la Scozia a Brisbane, in modo da dare spazio ai fratelli, Mark e Glen Ella.

Con i due beniamini di casa assenti, i fans di Brisbane hanno fischiato i fratelli Ella ogni volta che commettevano un errore, un atteggiamento che ha turbato gli stessi Gould e McLean, i quali hanno creduto più nella causa della propria nazionale che alle rivalità interne.

L’Australia ha perso la partita, ma i due Queenslanders hanno goduto di un trionfale ritorno nella seconda gara, dove in coppia hanno segnato 29 dei 33 punti dei Wallabies, tra cui un paio di mete di Roger.

 

La sfida successiva è stata contro la Nuova Zelanda, per difendere il titolo della Bledisloe Cup. Roger si è rivelato essere un figura dominante nell’inesperta squadra australiana e ha segnato pure una splendida meta nella terza prova, ad un minuto dal kick-off.

In quella occasione, egli è stato inoltre sottoposto a intimidazioni da parte dei rivali in nero, in particolare dal leggendario Mark Shaw. La partita è stata persa, e con essa la Bledisloe Cup.

 

Prima della stagione 1984, in Australia, vi è stata una crescente disillusione nei confronti del rugby amatoriale e diversi protagonisti chiave si sono ritirati o hanno cercato fortuna altrove. Uno di questi è stato proprio Roger Gould, che è emigrato in Argentina, da dove ha dovuto essere richiamato dal coach Alan Jones, il quale ha capito la sua importanza nei confronti della squadra.

È ormai risaputo che quella è stata una decisione veramente ispirata, in quanto l’estremo si è dimostrato uno dei migliori giocatori durante il tour che i Wallabies hanno compiuto nel Regno Unito nel corso dell’anno.

 

Prima, però, l’Australia aveva di nuovo perso la Bledisloe Cup contro la Nuova Zelanda, con Roger in sofferenza sui calci nella decisiva terza prova. L’Australia, quel giorno, ha utilizzato non meno di tre calciatori, mentre Roger e David Campese hanno fallito punti cruciali che hanno portato alla sconfitta per 24 a 25.

 

Tuttavia, il tour invernale nel nord del mondo è stato un vero successo. Non solo gli australiani hanno finalmente sepolto i fantasmi del 1982, ma hanno anche messo a punto nuovi standard ndl rugby moderno, lasciando i britannici annichiliti e senza alcuna vittoria. Roger ha giocato superbamente in tutti e quattro i test, ed ha contribuito a far si che Mark Ella facesse incetta di mete.

19 a 3 contro l’Inghilterra, 16 a 9 con l’Irlanda, 28 a 9 con il Galles e ,nell’ultima partita, 37 a 12 contro la Scozia. Questi gli incredibili risultati di quella serie.

 

Tuttavia, gli infortuni hanno cominciato a pretendere il saldo del conto e nei successivi tre anni Roger ha giocato solo quattro volte per l’Australia, con la sua maglia numero 15 che è stato indossata di volta in volta da altri giocatori, tra i quali David Campese e Andrew Leeds.

 

La sua ultima partita da wallaby è arrivata il 23 maggio 1987, una vittoria per 19 a 6 contro l’Inghilterra, durante la Coppa del Mondo, quando è stato sostituito da Leeds. Anche quel giorno, nonostante fosse alla fine, Roger Gould è stato uno dei migliori giocatori in campo.

 

Una volta ritiratosi dal rugby giocato, Roger è diventato un allenatore, con incluso un incarico per la nazionale degli Stati Uniti.

 

Nel 2002, l’ex wallaby ha sostituito Andrew Slack come selezionatore per la nazionale australiana, unendosi al coach Eddie Jones e al suo assistente Ewen McKenzie.

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