Il centro sudafricano Robert Frank Fleck, meglio conosciuto come Robbie Fleck, è nato a Cape Town, il 17 luglio 1975. Questo giocatore è ricordato come uno dei più appassionati atleti che abbiano mai indossato la divisa degli Springboks, anche se, purtroppo, non tutti gli allenatori hanno totalmente apprezzato il suo atteggiamento dallo spirito libero dal campo.
All’apice della sua carriera, Robbie possedeva tutte le qualità del rugger di livello mondiale: aveva il passo giusto, era audace in attacco, sempre in cerca del break vincente e dotato di un placcaggio devastante e di un notevole tackle. Giocatore spietato ed aggressivo, “Flekkie" è dovuto spesso ricorrere al proprio ingegno e alla sua leadership per ribaltare le sorti di una partita, e ben pochi avversari hanno avuto la meglio su di lui.
Robbie è arrivato alla ribalta nazionale per la prima volta nel 1998, con una stagione di Currie Cup, dove, grazie alla sua potenza e alla sua abilità tattica ha dato una grossa mano a Western Province per arrivare in finale.
Nel momento in cui la SA Rugby ha preso la decisione di passare dal livello provinciale a quello regionale partecipando al Super 12, Fleck è diventato un giocatore chiave per gli Stormers, disputando con loro 48 partite tra il 1998 e il 2003, e segnando 16 mete, per un bottino totale di 80 punti.
Sempre nello stesso anno, ha giocato prima per gli Emerging Springboks, battendo il Galles 31 a 15, e poi ha partecipato al tour nelle isole britanniche con la nazionale maggiore, senza però disputare nessuna gara.
Robbie Fleck ha vinto il suo primo cap con gli Springboks nel 74 a 3 contro l’Italia, a Port Elizabeth, il 12 giugno 1999, quando aveva 23 anni, segnando anche una meta.
Anche la sua seconda partita è stata contro gli azzurri, una settimana più tardi a Durban, e si tratta della vittoria record (o sconfitta record, secondo i punti di vista) per 101 a 0.
Dopo il brutto Tri Nations del 1999, con 3 sconfitte su quattro gare, Robbie è stato lasciato fuori rosa dal CT Nick Mallett a favore di Grant Esterhuizen. Fleck è comunque riuscito a rientrare subito, quando De Wet Barry ha subito un infortunio al bicipite femorale, e ha segnato due mete meravigliose contro gli All Blacks.
Sempre nel 1999, Robbie ha ulteriormente rafforzato la sua reputazione di giocatore di classe mondiale, durante la Coppa del Mondo, conclusa dal Sudafrica al terzo posto, dopo avere perso in semifinale contro l’Australia e avere sconfitto nella finale di consolazione gli All Blacks.
In quella occasione Fleck ha marcato due mete, entrambe durante la prima fase, una contro la Scozia e l’altra con l’Uruguay.
Dopo un altro pessimo Tri Nations, quello del 2000, in cui spicca solo la vittoria contro la Nuova Zelanda per 46 a 40, nel 2001 Fleck è stato elevato al grado di vice-capitano Springbok. Purtroppo quell’anno ha subito un brutto infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di rugby per la maggior parte della stagione seguente.
Robbie ha compiuto la sua ultima apparizione per il Sudafrica perdendo 53 a 3 contro l’Inghilterra, il 23 novembre del 2002, lasciando la nazionale con 31 presenze ed un impressionante record di dieci mete sulle spalle.
Dopo aver vinto quasi tutto nel Paese arcobaleno, nel ottobre del 2003 il centro è stato tentato dal dio denaro e si è trasferito al Bath Rugby Club. Appena tre ore dopo l’atterraggio all’aeroporto di Heathrow, Fleck era sul campo di allenamento con i suoi nuovi compagni di squadra per preparare la sfida di Zurich Premiership contro Leicester Tigers.
Al Bath è rimasto due anni; purtroppo, ha passato più tempo fuori che sull’erba, a causa di vari incidenti, fra i quali anche la frattura di una gamba e un grave infortunio al polpaccio.
È comunque riuscito a diventare un membro rispettato e popolare del famoso club, ed è stato eletto mentore dai giovani giocatori del team inglese.
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