Certo, Daniel Carter è la miglior apertura del mondo e le invenzioni di Luke McAlister illuminano il gioco al largo come pochi altri, ma Richie McCaw è il simbolo di una mischia forgiata nell’acciaio, solida in chiusa, sicura in rimessa laterale e, soprattutto onnipresente nelle ruck, lì dove oggi si vincono o si perdono possessi e partite.

Flanker di razza, Fluffy, comè soprannominato dai compagni, è una vera e propria furia attorno ai raggruppamenti, dove mette in discussione anche i possessi più sicuri. E poi placcaggi spietati, agilità, generosità, grande intelligenza tattica e anche abilità nel marcare la meta.

Nato il 31 dicembre 1980 a Oamaru, in Nuova Zelanda, Richard McCaw è il capitano dei Crusaders, compagine con la quale ha vinto 3 campionati e che annovera nelle sue file altri campioni come lo stesso Dan Carter, Ali Williams e Leon McDonald, per citarne solo qualcuno.

L’esordio in nazionale avviene il 17 novembre 2001, a Dublino contro l’Irlanda. Nel 2004, ad appena 23 anni, diventa il capitano degli All Blacks, nella partita contro il Galles.

Nel 2006 ha ricevuto il premio dell’International Rugby Board dell’anno, mentre nel 2007 è risultato essere uno dei migliori della nazionale tutta nera nella fallimentare spedizione mondiale in terra francese.