ROMA (21 marzo) – E sette. L’italrugby va a rimpinguare il numero di cucchiai di legno conquistati in 10 anni di Sei Nazioni. Al Flaminio, infatti, la Francia ci sconfigge col punteggio impietoso di 50-8 nell’ultima gara dell’edizione 2009 ed oltre a ottenere il trofeo Garibaldi, premio che dal 2007 si assegna tra gli Azzurri e i Bleus della palla ovale, ci porge il ben più antico e canzonatorio wooden spoon, trofeo idealmente consegnato alla squadra che conclude il 6 Nazioni all’ultima posizione in classifica. Italia mai in partita e schiacciata alla distanza dai galletti, che dopo un avvio stentato prendono le misure ai ragazzi di Mallett nel corso della prima frazione, per poi dilagare nella ripresa.
Un inizio promettente per gli Azzurri. In avvio gli azzurri sembrano confermare le buone impressioni suscitate la scorsa settimana nel match con il Galles, ma commettono troppi errori in touche e al piede, con un Marcato purtroppo deludente. Il gioco alla mano latita e i nostri ragazzi non riescono ad andare oltre il terzo passaggio di fila. La Francia non pare però approfittare delle lacune italiane con una partenza sottotono. I galletti non riescono ad imporsi e paiono supponenti. Al ’23, infatti, il risultato è ancora di 6 – 3 per i Bleus, punteggio frutto di due calci del mediano di mischia d’oltralpe Parra e uno di Andrea Marcato, ancora schierato estremo.
Dopo la prima meta, partita finita. Il quindici di Mallett prende coraggio ma viene trafitto alla prima vera azione francese: leggerezza di Paul Griffen, anche lui in giornata no, che perde un pallone alto e fa partire l’azione fulminea degli avversari, finalizzata dall’orco Sebastien Chabal, idolo dei suoi tifosi, giunti in massa a Roma. Trasforma ancora Parra e siamo sul 3 -13. È il ’25 minuto del primo tempo e la gara è già finita. Inizia così il monologo dei francesi che surclassano gli azzurri incapaci di reagire, pur con un commovente Sergio Parisse mai domo. Il capitano tenta di trascinare i suoi ma non c’è niente da fare. I galletti segnano a ripetizione e si va al riposo con un tondo 25 -3 per gli ospiti, dopo le mete dell’apertura Trinh-Duc, eletto alla fine uomo partita, e dell’ala Medart.
La seconda frazione è un monologo francese. Il secondo tempo non ha storia, con la Francia avanti a cercare di aumentare il divario e l’italia in apnea nei propri ventidue. Si va avanti solo per le statistiche e per annotare i nomi dei marcatori francesi. Heymans, Domingo e ancora Medart, più le trasformazioni di Parra, portano il punteggio sul 8-45 e la meta azzurra, arrivata tra le ovazioni di un pubblico sempre calorosissimo e firmata proprio dal capitano Parisse, non cancella l’umiliazione. Nel finale arriva anche l’ultimo acuto d’oltralpe con Malzieu che segna l’ultima meta fissando il punteggio sul 50-8.
Si riparte da Parisse e da Tirrenia. Un tracollo. Il 6 Nazioni 2009 si conclude così, tra i mesti applausi del Flaminio e l’augurio che si possa emergere l’anno venturo. Ripartiamo da Parisse, dall’orgoglio degli azzurri e dal giovane Roberto Quartaroli, primo prodotto dell’Accademia di Tirrenia, centro federale per la promozione dei futuri talenti dell’ovale italico. Speriamo ne seguano altri. E in fretta. All’anno prossimo e buon wooden spoon a tutti.
Dondi chiede scusa. «Meno male che è finita, per come abbiamo giocato oggi abbiamo fatto grande la Francia. Oggi mi aspettavo qualche cosa di più. Probabile che fossimo stanchi». Non nasconde la delusione il presidente della Federazione italiana Rugby, Giancarlo Dondi, che ai microfoni di La 7 assicura che il ct degli azzurri Mallett «non è in discussione, è in discussione l’assieme delle cose. Come presidente della federazione chiedo scusa agli spettatori che sono stati grandi. Oggi non abbiamo sentito nessun fischio. Ora faremo un bilancio con serenità, ma così non si può andare avanti». Al rammarico del presidente della federale fa eco quello del capitano della nazionale Sergio Parisse: «Non fa mai piacere prendere 50 punti. Dispiace finire così, la Francia non così più forte di noi. Non è il caso di fare bilanci ora, vedremo in futuro le decisioni da prendere».
Trofeo all’Irlanda.L’Irlanda ha vinto il torneo delle Sei Nazioni del 2009 battendo a Cardiff il Galles per 17-15. È il primo Grande Slam (ovvero il titolo, più la vittoria in tutte le partite del torneo) degli irlandesi dal 1948 ad oggi. L’ultima volta l’Irlanda aveva vinto il torneo nel 1985, quando era ancora Cinque Nazioni, perché l’Italia non era stata ancora ammessa.
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