La Commissione di Appello della FIR, riunitasi mercoledì mattina a Roma per discutere del caso di positività riferito a Samuele Pace, tre quarti dell’ Arix Viadana risultato positivo, al controllo antidoping dopo la gara di finale del Campionato Italiano d’ Eccellenza Super 10, ha assolto il giocatore dall’ accusa di positività formulata a suo tempo dall’ Ufficio Antidoping del CONI., cancellando la sospensione cautelativa da ogni attività sportiva e restituendo al giocatore la piena libertà di tornare a praticare il rugby con la propria società di appartenenza. La notizia è stata riferita dall’ Avv. Stefano Di Salvatore, presente al dibattimento, che ha assistito Samuele Pace dell’ Arix Viadana.
Il presidente dell’ Arix Viadana, Silvano Melegari ha così commentato la sentenza: “Voglio esprimere grande soddisfazione per l’ equilibrio e l’obbiettività di giudizio espressi dalla CAF nei confronti di Samuele Pace che, a quanto pare, non è un dopato, contrariamente a quanto apparso sui giornali poco più di un mese or sono, allorquando Pace era stato accomunato ad altri dopati veri di altri sport con conseguente grave danno di immagine per il giocatore e per il Rugby Viadana. Ci conforta anche il fatto di aver sempre sostenuto e creduto alla buona fede del nostro atleta che ora, sollevato dal macigno del sospetto, potrà con serenità tornare a giocare da campione per il nostro Club. Auspico, infine che il Coni possa trattare in futuro questi casi con maggiore equilibrio e sensibilità”.
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