Nuova Zelanda-Italia 76-14 (I commenti della rugbylist)

Una volta ripresasi dallo choc la rugbylist ha espresso il suo parere sulla disastrosa prestazione dell’Italia e la superlativa prova dei neozelandesi.

Antonio Mangano

…In genere in Italia dopo l’ 8 settembre vengono tempi migliori…

 

Allrugby

Che cosa c’è da salvare? Salvo il fatto che almeno per i primi 30 minuti l’Italia pensava di giocare da un’altra parte, salvo il fatto che la NZ ha marcato una meta dopo un mark chiamato fuori dalla linea dei 22, salvo il fatto che non ci è stata concessa una meta per fallo della ns. apertura, senza che nessuno si fosse accorto dell’ostruzione di due NZ su Mirko Bergamasco, appena prima, nella stessa azione, salvo il fatto che l’arbitro (27 anni!) ha fatto di tutto per ingraziarsi i poteri rugbystici dell’emisfero sud, salvo il fatto che i "veli" neozelandesi – presunti ed effettivi – sono stati trascurati sistematicamente dall’arbitro, come i continui fuorigioco in difesa; beh, che c’è da salvare? Qualcuno me lo dica.

 

Kocis

Ovviamente coi miei amici pensavamo che probabilmente contro il Portogallo la Nuova zelanda schiererà lo staff medico e tecnico (con allenatore l’autista del pullman)!

 

GiorgioXT

Loro hanno preparato questa partita da diversi MESI, e la differenza nei primi 20 minuti l’ha fatta anche il fatto che Henry CONOSCEVA PERFETTAMENTE le nostre tattiche di gioco; probabilmente lo smarrimento iniziale dei giocatori é derivato anche da questo: i tuttineri si rischieravano prima dei nostri nelle posizioni che avrebbero dovuto prendere gli azzurri … l’intercetto di Stanojevic della prima meta non é arrivato per caso, ma perché aveva deciso di rischiare e si trovava in una posizione non coerente con tutto quello che avevano fatto finora…

 

PLM

[…] gli A.B. non ci hanno consentito di affrontarli sul terreno che ci eravamo proposti di calcare, ossia sul nostro punto di forza, gli avanti. Sono stati bravissimi a studiare il nostro modo di giocare attuale e ci hanno castigato immediatamente tagliandoci le gambe. Pochi palloni da giocare per noi e troppi per loro […] 

 

Angelo

Vent’anni fa giocammo contro la NZ e perdemmo con 70 punti a carico. Oggi, 2007, abbiamo ripetuto il risultato. Cosa è cambiato in 20 anni? Nulla. Tra noi e loro il gap è rimasto invariato. […]Ieri ci siamo fatti impressionare dai primi 5-0 minuti degli AB, ci tremavano le gambe e le mani, incapaci di ragionare e prendere qualsiasi iniziativa. Nei successivi 15 minuti la valnga a dilagato e travolto tutto. Al ventesimo il match era già finito. Un’Italia che dovrebbe dimostrare di essere cresciuta e di ambire ad un posto tra i grandi del rugby avrebbe potuto sì perdere contro i mostri neozelandesi, ma non andare in panico e denunciare uno stato confusionale da far paura. La crescita si deve vedere non battendo la Romania o il Portogallo ma attraverso la reazione controllata, ragionata di fronte ad avversari enormemente più forti. Altrimenti non c’è vera crescita, ma solo fumo negli occhi, frutto di alchimie regolamentari che permettono di schierare giocatori di formazione extra-nazionale.
Immagino la possibile obiezione: ma adesso battiamo la Scozia, il Galles e ce la giochiamo con l’Irlanda. Vero, MA SI TRATTA COMUNQUE DI EVENTI ESTEMPORANEI. Lo stupore e la sorpresa di fronte a vittorie del genere sono di regola. proprio perchè escono dagli schemi dell’Italia sconfitta onorevolmente. Ma temo anche che siano gli altri ad aver perso di qualità rispetto a 20 anni fa. Vi ricordate cosa era il Galles in quel periodo?? Forse i più vecchi della list (pardon, i meno giovani) sanno a cosa mi riferisco.
La sconfitta con la NZ può solo essere salutare, per insegnarci un po’ di umiltà. Non lo dico in senso troppo generico. Mi ci metto in mezzo io per primo che avevo pronosticato un confortevole 37-16. Mac Caw & o. hanno il merito di averci riportato sulla terra e, speriamo, averci aperto gli occhi laddove si fossero ripempiti di fumo…… Qunidi mi sembra doveroso un sentito GRAZIE ALL BLACKS.

 

Solorugby

Il risultato è l’esatta differenza che c’è tra noi e loro.

 

gcardeti

Dopo venti minuti eravamo stati completamente umiliati, il resto è diventato un noioso allenamento.

 

Ciraolo

[…] Non mi e’ piaciuto pero’ il modo in cui l’Italia ha avvicinato questo match, ne’ mi e’ piaciuta la mentalita’ con la quale abbiamo oltrepassato l’ultimo Sei Nazioni. Erano stati registrati dei progressi nell’ultima stagione, nella difesa, nel gioco aperto, nel gioco individuale e di finta e di appoggi, nella fisicita’ dei giocatori. Questi progressi andavano consolidati passo passo, […]

Troppi sponsors, troppi calendari, troppa pubblicita’, troppa tv, troppi articoli sui pregi del rugby, sulla mentalita’ dei rugbisti, sul loro fisico affascinante…
Bisogna ripartire dall’umilta’ e da una certa autoanalisi.
In Italia, non c’e’ ancora quella identita’ fisica e mentale con il gioco del rugby che invece esiste in altre nazioni, a cominciare dalla Nuova Zelanda. L’identita’ e’ un concetto fondamentale per una squadra, per il suo gioco. Una squadra non e’ fatta semplicemente di singoli giocatori che progrediscono individualmente. Si deve continuamente preservare l’acquisito superandolo impercettibilmente. Il risultato viene dopo.
Abbiamo ancora strada da fare.

 

Massimo Gallo

Ho come l’impressione che stiamo facendo lo stesso errore commesso dopo la prima partita dello scorso Sei Nazioni persa malamente. Tante critiche (giuste per carità) e un disfattismo generale. […] perchè l’Italia del rugby avrebbe dovuto ben figurare contro la NZ? Oggi il Galles ha rischiato grosso con il Canada… non una nazionale di prima fascia, ma di terza… e noi ci lamentiamo per i 76 punti presi? Due mete e mezza con la NZ sono arrivate… mica cotica. Aspettiamo il 29 settembre per tirare le somme. Forse dico una cosa non ortodossa ma credo che non si può uscire rotti e distrutti solo per prendere 15 punti in meno e mentalmente questo, contro la NZ, ha pesato.

 

Mario Diani

Poteva andare molto meglio – abbiamo dormito i primi 20′, la copertura dietro la prima linea di difesa è stata un disastro, specie sui loro calci a scavalcare, e il gioco al piede non è stato efficace. Ma dal 20′ in poi abbiamo comunque giocato. E neanche poi troppo male, viste le partite di oggi. In particolare la Scozia contro il Portogallo è stata men che mediocre. Vediamo come va con la Romania prima di abbandonarci al pessimismo.

 

Antonio Zibana

Il risultato, se non ci saranno due chiare vittorie con Portogallo e Romania, potrebbero annullare l’interesse che il nostro rugby ha suscitato dopo l’ottimo 6 Nazioni e la partita contro l’Irlanda. Non vorrei che i nostri giocatori si siano sentiti appagati dal battage e dall’interesse nei riguardi della Nazionale..
Il rugby di oggi scimiotta troppo i lati deteriori del calcio.

 

Mattia Basile

Il mio primo pensiero dopo 30" è stato "ma se gli all black passano senza farsi toccare, non è che ci stiamo schieranbdo male?" Non è che Berbizier abbia provato uno schieramento difensivo che ha fatto acqua? Un giocatore che sbaglia il placcaggio si può capire, il portatore di palla è più forte rompe il placcaggio e va, ma nelle prime 2 mete il portatore di palla non viene toccato. Allora: o diamo del coniglio ai nostri giocatori che si spostano oppure sono schierati male.

 

Angelo

 […] eviterei di dare addosso a Bortolussi o ad altri che hanno sbagliato. E’ la squadra che ha giocato male, fare il processo ai singoli non mi sembra la strada giusta. Bene dice Mirco Bergamasco a chi si complimentava con lui per la meta segnata: ""di fronte a quasi 80 punti che vuoi che conti la mia meta??"". E’ la squadra che ha perso, non i singoli. Bortolussi e tutti gli altri danno in campo quello che hanno o che possono dare. L’aspettativa è che tutti diano il massimo contando sulla saldezza dei nervi e la tenuta mentale. Se non c’è questo presupposto la squadra si sfilaccia e gli avversari, specie se si tratta di AB, ci fanno a pezzi.
Se parlo di delusione è in questo senso. Se dico che rispetto a vent’anni fa non vedo grosse differenze intendo dire che sia allora che oggi abbiamo subito il "peso" degli avversari. Avremmo comunque perso in ogni caso ma l’obbiettivo che mi aspettavo era quello di mostrare comunque lucidità e reattività senza imbambolamenti collettivi. Purtroppo questo non è accaduto.

 

Leonino

Concordo con chi ha scritto che agli Italiani è mancato sopratutto il CUORE. Nei primi trenta minuti gli italiani erano completamente ‘in bambola, quasi addormentati, incredibile…

One response to “Nuova Zelanda-Italia 76-14 (I commenti della rugbylist)”

  1. concordo sul fatto che diversi fattori abbiano concorso a determinare quei primi disastrosi ed imprevedibili minuti. non siamo stati "arati" preprio perchè non sono stati compiuti placcaggi, non ci sono state ne mischie ne situazioni dove il possesso fosse in discussione. sottomissione psicologica da sindrome da mito rugbistico?

    certamente quella schierata in campo era la migliore formazione possibile.ora bisogna avere speranza. lavorare sulla testa, sulla concentrazione, sull’applicazione.

    la squadra è quadrata ed affidabile e non abbiamo solo le prime linee, finalmente.

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