Marco
Mi manca il rugby in cui il simpaticissimo Cicciobestia (il nome la dice tutta) anche a 39 anni era uno dei primi nomi sul tabellino della partita perche’ "corre poco ma in mischia fa nuovo qualunque avversario".
Mi manca il rugby dove Bebino, alto poco piu’ di 1.60 e magro come la fame, aveva il 14 fisso, perche’ "chi lo prende questo?".
Mi manca il rugby in cui il "progetto altezza" valeva solo per le seconde linee – anzi, per una delle seconde linee, l’altra bastava fosse sugli 1.80 e sapesse spingere in mischia e saltare, tanto se si solleva e’ calcio contro.
Mi manca il rugby di "se e’ per terra e’ erba", in cui i segni dei tacchetti sulla schiena volevano dire che ti eri sbattuto.
Mi manca il rugby di "gli ho dato un cazzotto ma l’arbitro non se n’e’ accorto quindi sono a posto".
Mi manca il rugby di "gli ho dato un cazzotto, l’arbitro se n’e’ accorto ma siccome non gli ho fatto male ha lasciato fare".
Mi manca il rugby di "non ti butto fuori, a punirti penseranno gli avversari".
Mi manca il rugby di "si e’ fatto male il pilone, una terza va a tallonatore e il centro di riserva a flanker, e speriamo non ci facciano carrettini".
Mi manca il rugby nel quale con quasi tutti i giocatori della squadra che vinceva lo scudetto potevi parlare in dialetto.
Mi manca il rugby di Fatialofa che per sbarcare il lunario faceva il traslocatore specializzato in pianoforti (nelle isole Figi? Secondo me ce n’era uno solo in tutta la nazione, e lui ogni tanto lo portava in giro).
Mi manca il rugby.
Angelo
Cicciobestia lo vedo ogni tanto casualmente al Plebiscito o alla Guizza. E’ sempre e comunque Cicciobestia, non cambierà mai…, quello che quando gli dai la mano per salutarlo deve sempre tentare di stritolartela….
Manca anche a me quel rugby, più che altro per motivi di età…
Piero
E a me manca il rugby delle trasferte in treno, con la cuccetta.
Mi manca il rugby senza sostituzioni.
Mi manca il rugby con le maglie a striscie orizzontali, di cotone, rattoppate.
Mi manca il rugby con l’intervallo in campo.
Pier Luigi
…e a me manca il Rugby del pane e frittata, della pagnotta quattro stagioni, e degli spogliatoi intrisi di puzza di alcool canforato, e mi manca il Rugby con un ruolo per ogni fisico, dal ciccionazzo pilone al folletto mediano di mischia ai centri alti come comodini e quello secco e veloce, ala, che usciva dal campo sempre pulito e veniva regolarmente buttato nella pozzanghera.
Mi manca il Rugby che in touche prendeva il calcio contro chi faceva l’ascensore.
Mi manca la mia gioventù.
Antonio
Chi non ha vissuto quel rugby non é rugbista ma solo giocatore di rugby. Ancora grazie a Maciocia. E tu puoi dirti fortunato, la Rugby Parma solo di rado aveva cuccette, molte volte solo le retine su cui normalmente si piazzavano le valigie.
Giacomo
…a me manca tanto quando all’Antonianum, dopo l’allenamento, uscivo dagli spogliatoi dal mitico campo "Tre Pini" e andavo a mangiare un panino e bere una cedrata al bar…
…buttavo l’occhio nella saletta bliardi e magari vedevo Campese che mi faceva l’occhiolino come per dirmi: "…vieni a vedere che so anche giocare benino a biliardo". Ed io tutto timido, nascosto sotto il berretto di lana nero e con il numero "21" ricamato col filo dalla nonna sulla banda bianca, mi avvicinavo incuriosito, in attesa di vedere se nella bacheca delle convocazioni per la domenica c’era anche il mio nome… Un giorno, siccome non ero stato convocato, ero piuttosto giù… Campese se ne accorse e mi offrì lui la cedrata. Non lo dimenticherò mai.
direi semplicemente che del rugby mi manca tutto,se hai praticato questo sport a livello giovanile per tanti anni come ho fatto io in un paese dove se dici "io giocavo a rugby " ti rispondono "ah giocavi a football americano",questo per dirvi che dove vivo io se lasci il rugby(non per mia scelta come spesso accade nelle piccole società)lo lasci per sempre;sono ben 15 anni che non tocco una palla ovale.
da buon tallonatore del rugby mi manca il rapporto da festaioli che si era creato tra i ragazzi, mi mancano gli schemi provati e riprovati in mischia ,mi mancano le pacche sulle spalle dei piloni quando rubavo una palla in mischia chiusa o il mio mediano che mi chiama le giocate piccolo ma col coraggio di un leone (un amico per la vita). e sopra ogni cosa mi il mio allenatore inglese un uomo che ogni ragazzino dovrebbe avere la fortuna di conoscere .
concludo sperando che un giorno possa vedere dei ragazzi giocare a rugby anche se non giocano in un campionato,torneo etc… anche in un paese come il mio.
buon rugby a tutti
quattro anni fa un placcaggio alle prime armi mi costrinse a uscire dal terreno di gioco "collateralesx e crociato anteriore"dopo venti anni di attività è finita.Mi manca quella scuola di vita
Ma qual’è questo paese dove si riesce a non toccare un pallone da rugby per 20 anni? Io di anni ne ho 50, giocando mi sono staccato tutti e due i bicipiti (uno riattaccato e uno no) ma il rugby non me lo faccio mancare e qualche volta riesco a giocare contro (o con?) giocatori che sono stati i miei miti giovanili (Banana del Rovigo) o faccio terzi tempi con altri (Pardies per esempio). Il rugby ha cambiato e segnato al mia vita e non è solo ,ma anche, ricordi.
ciao a tutti… io son giovane e molte cosenon le ho potute vivere… purtroppo mi sono infortunato seriamente …e non le potrò vivere neanche mai… ma devo ringraziare un carissimo Amico, mio capitano nelle giovanili, che mi ha dato l’occasione di insegnare ai giovanissimi i valori edi principi del rugby… e spero di esserne all’altezza… spero che quello che mi hanno insegnato e che continuano ogni giorno ad insegnarmi le varie pietre miliari della mia società servirà a formare dei veri rugysti… e non dei semplici e banali giocatori di rugby…
A me’ che avevo fatto molti sport ,mancava il rugby ! l’ avessi praticato prima ! sono stati gli anni piu’ belli della mia vita , non e’ mai troppo tardi , i miei 2 figli hanno lo stesso nome di chi mi ha passato l’ ovale in due mitiche e risolutive mete , mia moglie non lo sa’ ,Zitti!!!