Martin Osborne Johnson è nato a Solihull, nelle Midlands occidenali, il 9 marzo 1970. Secondo di tre fratelli, dei quali il più giovane, Will, è anch’egli rugbysta professionista, Martin (2,01m per 119kg) crebbe nel Leicestershire, dove la sua famiglia si trasferì quando egli aveva sette anni. Da adolescente si dedicò al football americano, giocando anche in una squadra di Leicester, i Panthers, finché non fu notato dall’ex All Black Colin Meads, che nel 1988 lo convinse ad accettare un provino per i neozelandesi del King County. Il test andò bene e Johnson rimase nella squadra per due stagioni, alternandosi dal 1989 con la militanza nei Leicester Tigers. Johnson fu persino convocato dalla nazionale neozelandese Under-21 per un tour in Australia. Tuttavia, alla fine del 1990, il giocatore tornò in Inghilterra, anche per venire incontro al desiderio della sua giovane consorte neozelandese di stabilirsi nel Regno Unito.
Il debutto in Nazionale di "Johnno" avvenne a Twickenham nel gennaio 1993, contro la Francia durante il Cinque Nazioni (risultato 16 a 15 per gli inglesi): il giocatore entrò in campo come sostituto di Wade Dooley, infortunatosi in fase di gioco. Con poco riscaldamento e ancora non affiatato con i compagni Johnson entrò subito in mischia e, in un contrasto, fece un testa contro testa con il pilone francese Laurent Seigne, che lasciò i due sul terreno in stato semiconfusionale. Ripresosi, Johnson tenne bene e anche grazie a lui l’Inghilterra riuscì a battere la Francia.
Nel 1995 Johnson fu parte della nazionale inglese alla Coppa del Mondo in Sudafrica.
Nominato capitano della Nazionale una prima volta nel 1997 dopo il ritiro di Dean Richards, lo fu una seconda volta nel 1999, quando uno scandalo giornalistico costrinse Lawrence Dallaglio a restituire la fascia da poco consegnatagli.
Chiamato due volte consecutive dai British Lions, nel 1997 e nel 2001, Martin guidò entrambi i tour da capitano, l’unico rugbysta nella storia ad aver raggiunto un simile risultato.
Johnson partecipò anche alla Coppa del Mondo in Galles nel 1999 e, soprattutto, al mondiale australiano che diede all’Inghilterra il suo primo titolo. L’ultima partita in Nazionale di Johnson, l’ottantaquattresima, corrisponde, tra l’altro, alla finale di Sydney vinta 20-17 contro i padroni di casa dell’Australia.
Tra il 1997 e il 2003, da capitano dei Leicester Tigers, Johnson vinse quattro Premiership (1994/95; 1998/99; 1999/2000; 2000/01; 2001/02) e due Heineken Cup (2000/01; 2001/02).
Il ritiro di Johnson avvenne il 4 giugno 2005 con un match d’addio a Twickenham tra due selezioni, una capitanata dallo stesso Johnson, l’altra dal rientrante, dopo una lunghissima assenza dovuta a un trapianto di rene, Jonah Lomu. L’incasso dell’incontro fu devoluto in beneficenza, in parte a favore della ricerca sul cancro, in parte per l’assistenza all’infanzia.
Con 84 incontri in Nazionale, Johnson è il quarto giocatore per presenze internazionali nella storia del rugby inglese, dopo Jason Leonard, Lawrence Dallaglio e Rory Underwood.
Appassionato di football americano (è tifoso dei San Francisco 49ers), nel febbraio 2007 Johnson fu chiamato dalla ITV a commentare e analizzare la partita valida per il 46° Super Bowl. Nel maggio dello stesso anno fu chiamato anche a partecipare ad un incontro di beneficenza con la squadra di football dei Panthers a Leicester. Per la cronaca, il match fu vinto 20-3 dalla squadra di Johnson.
Il 16 aprile 2008 il direttore dell’area rugbystica della Rugby Football Union, Rob Andrew, ha affidato a Johnson la guida tecnica della Nazionale, incarico che Johnno ha chiesto di poter assumere solo dopo il 1° luglio, per stare vicino alla moglie in attesa della nascita del loro secondo figlio.
Dal 1 luglio 2008 quindi, Martin Johnson è diventato il nuovo allenatore dell’nghilterra.
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