Super Sepe evita la beffa e regala cinque punti alla Lazio
Una pazza Lazio va in vantaggio facilmente poi si culla sugli allori e si fa rimontare e superare dal Piacenza, fino alla meta dell’ala.
Se è vero che la Lazio soffre le Squadre pesanti, con il 39-32 contro il Piacenza c’è stata la conferma. Nel caldissimo pomeriggio dell’Acquacetosa i bianco-celesti, secondi in classifica e a pochi punti (6) dalla matematica ammissione ai play-off, hanno faticato non poco per avere ragione di un volitivo Piacenza e solo allo scadere con la zampata del fuoriclasse Sepe che ha siglato la quinta meta, la terza personale, hanno evitato la beffa che ormai sembrava nell’aria.
Cominciava subito bene la Lazio che, al quarto minuto, andava a meta in mezzo ai pali con l’apertura Gargiullo e con la trasformazione di Sulpis. Non passavano due minuti che Barion, vera spina nel fianco dei bianco-celesti, toccava in meta grazie alla prima di una serie di disattenzioni laziali in fase difensiva. Gaudenzi trasformava ma ecco che, dopo 5 minuti, Fabrizio Sepe piombava in meta e Sulpis trasformava ancora. Si era all’undicesimo e il punteggio era già 14-7. A metà primo tempo Barion piazzava un bel drop da centrocampo, due minuti dopo toccava prima a Sulpis e poi a Gaudenzi centrare i pali su calcio piazzato. Al trentaquattresimo bella fuga sulla touche, di “Brizio” Sepe, passaggio sull’ultimo uomo a De Angelis e ancora meta, trasformata da Sulpis. La prima frazione si chiudeva 24- 13 per i padroni di casa e, dai primi minuti del secondo tempo (ancora Sepe in meta e trasformazione di Sulpis al sesto minuto), sul 32 -13, i ragazzi di Eugenio cominciavano a pensare a una vittoria facile, forse anche di una certa larghezza. E così, mentre la Lazio si adagiava sull’illusione di un match già vinto, il Piacenza si svegliava e piazzava tre mete in rapida successione: al ventunesimo e ventisettesimo Gatto, al trentunesimo Barion, con la seconda trasformata da Gaudenzi. Mancavano nove minuti alla fine e il Piacenza aveva sorprendentemente ribaltato la situazione: 31-32. Era allora Fabrizio Sepe, ancora lui, che prendeva quasi per mano la Squadra, andando a segnare, al trentaquattresimo, la sua terza meta quasi in mezzo ai pali; una meta tuttavia, che Sulpis non riusciva a Trasformare. Mancavano soltanto sei minuti, il Piacenza continuava a spingere su una Lazio che stentava a riprendere le fila del gioco, fino al quarantesimo, quando un calcio di punizione di Sulpis, metteva fine alla rimonta del Piacenza e soprattutto agli incubi della Lazio. Partita vinta, dunque, e 5 importantissimi punti guadagnati, ma troppe pause e troppi cali di concentrazione.
MANTOVANI LAZIO Vs TERMORAGGI PIACENZA = 39-32 (24-13)
Lazio: De Angelis (46 Lorenzotti), Sepe, Sulpis, Giacometti A. (71 Bruni), Bonavolontà, Gargiullo, Brandizzi (58 Giangrande), Di Laura (46 Ciampi), Poppmeier, Mallett, Zamboni, Nardi (56 Riedi), Garfagnoli C. (71 Pettinari), Jimenez (46 Lorenzini), Cannone. All. Eugenio.
Piacenza: Barion A.; Frangulea, G. Pasqualini, Franchi, Astruc (46 Fornari A.), Jericevich; Gaudenzi; Michetti, Fornari N. (70 Cipriani), Rancati; Baracchi E., Nailiko; Garfagnoli M., Forestelli (40 Gatto), Carera . All. C.Franchi.
Marcatori: 3 Mt Gargiullo tr Sulpis; 5 Mt Barion tr Gaudenzi; 10 Mt Sepe tr Sulpis; 20 Drop Barion; 22 cp Sulpis; 26 cp Gaudenzi; 33 Mt De Angelis tr Sulpis. II° Tempo: 45 Mt Sepe tr Sulpis; 60 Mt Gatto tr Gaudenzi; 66 Mt Gatto tr Gaudenzi; 70 Mt Barion; 73 Mt Sepe; 78 Mt Sulpis.
Arbitro: Bono di Brescia. Note:
Classifica: Consiag I Cavalieri Prato 88; Mantovani Lazio 75; L’Aquila Rugby 71; Blugeo Colorno 65; Marchiol San Marco 47; Orved San Donà 41; Amatori Milano 37; Livorno 34; Termoraggi Piacenza 31; Hafro Design Udine 29; Giunti Firenze 1931* punti 23; Novaco Alghero 19
*quattro punti di penalizzazione
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