Vittoria voluta da tutta la Squadra e, Sulpis non perdona“Fantastica Lazio” titolano tutti i quotidiani, all’indomani della storica vittoria della Lazio al mitico e temibile Fattori de L’Aquila. Una vittoria che seppure non è arrivata dopo una partita spettacolare è stata frutto dello spirito di sacrificio dei ragazzi in bianco-celeste e di una accorta messa in campo della Squadra da parte di Eugenio. Un 13-15 che la dice lunga sulla tensione di una partita importantissima da tutti i punti di vista. Importantissima perché la vittoria è valsa il secondo posto in solitario (61 punti contro i 58 degli abruzzesi), perché, mette una seria ipoteca sui play-off ma anche perché cancella la brutta sconfitta subita a Roma, all’andata. E poi, non dimentichiamo che la Lazio non vinceva a L’Aquila da oltre 50 anni, dalla lontana Stagione 1957-58 e che i nero-verdi non perdevano tra le mura amiche dall’aprile del 2007. Una grande impresa, dunque, portata a termine da una Squadra che, al cospetto di una formazione imbottita di stranieri anche dal nome altisonante, è entrata in campo con soli due stranieri (Jimenez e Sulpis) a dimostrazione che il Progetto Lazio sta dando i frutti auspicati. Chiave di volta della partita è stata una grandissima difesa, che ha fiaccato le risorse dei padroni di casa, innervosendoli e costringendoli a numerosi falli, sfruttati da un Sulpis in giornata di grazia, freddo al punto giusto per piazzare la punizione vincente a tempo scaduto. “Vincere al Fattori – dice Eugenio Eugenio – è motivo di grande orgoglio. E’ stata sicuramente la nostra difesa a fare la differenza, segno che sì, siamo una Squadra che sa offrire spettacolo, ma che è anche capace, quando serve, di piegare la schiena, stringere i denti e ragionare.” E adesso? Gli chiede qualcuno “Adesso non è cambiato niente – risponde – siamo è vero, più consapevoli ancora del nostro Valore, ma andiamo avanti come all’inizio del Campionato, cercando di continuare a lavorare bene, nonostante i grandissimi problemi e le difficoltà dell’Acquacetosa.” Nel trionfo del Fattori va sicuramente elogiato un grandissimo, Alfredo De Angelis, a 35 anni ancora un trascinatore, determinante nell’organizzazione della difesa. Va segnalata l’entrata in campo, dalla panchina, di “Toro” Altobelli che ha fatto così il suo esordio stagionale e l’arrivederci ad Andrea Livraghi che parte per un lungo periodo, destinazione Argentina.. Prossima domenica di pausa in ossequio agli impegni della Nazionale, si riprende l’8 marzo in casa contro il Giunti Firenze.
L’AQUILA RUGBY Vs MANTOVANI LAZIO 13-15 (06-09)
L’Aquila Rugby 1936: Peens; Varrella (43st Di Massimo), Pallotta, Santillo, Farmer; Sweeney, Hostiè (43’ Menè) ;Hoffman, Cerasoli, Corolenco; Siddons, De Gennaro (32’st Taglianto); Moreno, Comperti (39’st D’Auria), Ciancarella. Allenatore: Di Marco – Cavallo.
Lazio Rugby 1927: De Angelis (24’– 31’st Marrano); Sepe, Sulpis, Bruni M., Bonavolontà (37st Marrano); Gargiullo, Brandizzi (43st Giangrande); Mannucci, Rubini, Di Laura; Zamboni, Nardi (19st Altobelli); Pettinari (41 Garfagnoli) , Jimenez, Cannone. Allenatore: Eugenjo
Marcatori: p.t. 7’cp Sulpis; 16’cp Sulpis; 33’cp Peens; 41’cp Sulpis; 44’cp Peens s.t. 21’mt Santillo tr Peens; 28’st cp Sulpis; 41’cp Sulpis
Arbitro: Marrama (Padova) G.d.L.: Commone (Napoli), Fioretti (Napoli)
Classifica: Consiag I Cavalieri Prato 74; Mantovani Lazio 61; L’Aquila Rugby 58; BluGeo Colorno*** 46; Marchiol San Marco, Orved San Donà** 37; Amatori Milano 32; Livorno 29; Termoraggi Piacenza 28; Hafro Design Udine 25; Giunti Firenze 1931* 18; Novaco Alghero** 17
*quattro punti di penalizzazione
**una partita in meno
***due partite in meno
Visitate il nostro sito www.laziorugby.it
Leave a Reply