I momenti chiave per il tallonatore sono la touche e la mischia; ma nel rugby moderno un buon 2 deve contribuire anche al gioco aperto e, a seconda di come stia andando la partita, deve adattarsi a essere un attaccante aggiunto.
Probabilmente sarà l’ultimo rimasto in piedi ogni secondo breakdown, quindi dovrà essere disponibile sia per aiutare sia per portare la palla. D’altra parte, un giocatore grande e grosso che non riesce ad attraversare il campo è incompatibile con il rugby moderno!
Per tutti i giocatori di rugby della nostra epoca, il tallonatore deve innanzi tutto sapere gestire la palla; ma il suo ruolo nelle mischie, con il cambio delle regole (il tallonaggio con le mani proposta dalla Federazione Internazionale, ndr), diventerà ancora più importante. Ugualmente importante sarà la tecnica e la pulizia degli interventi, soprattutto nell’uno contro uno: un tempo non sanzionavano le piccole cariche, ma adesso gli arbitri controllano di più e da più vicino.
Durante la mischia, un buon tallonatore proverà a imporre una grande pressione con la sua spalla destra e starà tantissimo in equilibrio sulla sua gamba sinistra, mentre cercherà di tallonare. Mantenere la palla inserita dal nostro mediano è fondamentale; se la nostra mischia lavora bene, possiamo anche provare a rubare gli inserimenti avversari.
È considerato arrogante e scorretto dare testate: devo dire che io ho sempre provato a darne una o due per partita…
Uno dei migliori tallonatori in circolazione oggi è l’irlandese Jerry Flannery, che è stato il miglior numero 2 del 6 Nazioni del 2006. Era la sua prima stagione internazionale ed è stato fantastico. Il lancio di Flannery è il migliore che io abbia mai visto. È un ragazzo duro, aggressivo e ostinato. Probabilmente può ancora migliorare, lavorando sulla sua velocità.
L’anno scorso mi ha mandato un bellissimo messaggio dopo una partita, durante la quale era stato placcato mentre cercava di segnare in un angolo a Lansdowne Road. Mi ha detto che "le sabbie mobili lo avevano beccato”…
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