Manca una giornata alla fine di questo campionato e poi inizierà la magia dei play off; ma c’è una squadra che il suo super ten l’ha già vinto: la FEMI Rovigo.
Partita con il chiaro obiettivo della salvezza, la squadra polesana si è trovata a vivere invece una stagione entusiasmante, che l’ha portata, dopo cinque anni, a conquistarsi un posto in Challenge Cup e ad essere ancora in corsa per il quarto posto che vale i play off.
A seguito della disastrosa esperienza dello scorso anno, dove si è sfiorata la retrocessione, la Femi ha deciso di iniziare l’avventura con molti volti nuovi, a partire dall’allenatore, quel Brunello che con una sua meta all’ultimo minuto contro Treviso aveva regalato ai bersaglieri la stella nella finale del 1988. Tante le novità anche nella rosa, fra i quali spiccano i nomi di Britz, di Mahoney, di Basson e di Immelman, per non parlare poi del cambio al vertice della società, avvenuto a metà campionato, con l’ingresso di Alessandro Sidolo alla presidenza e di Susanna Vecchi come vice.
Una squadra giovane insomma, protagonista di momenti straordinari che hanno come zenit le vittorie casalinghe nei derby con Padova e Treviso, quest’ultima attesa da ben otto anni, il successo a Roma sotto il diluvio, quello contro il Viadana, il più bello, perché arrivato nel momento peggiore per i rodigini (tre sconfitte ed una vittoria rosicata al Battaglini contro Catania) e che ha dato lo slancio per la rinascita. Sino all’esaltante partita di sabato scorso con l’Almaviva Capitolina, in una vera e propria sfida per centrare l’ingresso in Europa.
In mezzo a questi, almeno altri due episodi hanno il diritto di essere ricordati: la convocazione in maglia azzurra di Tommaso Reato per il Sei Nazioni e la scomparsa di Doro Quaglio.
Insomma, un campionato fatto di cuore e batticuore per questa compagine costretta a vivere tra mille difficoltà in un campionato formato da club più ricchi, ma che si è sempre contraddistinta per il suo ardore sportivo, dimostrando che, oltre ai soldi, c’è ancora spazio per altri valori.
Non per niente, in più di settant’anni di storia, la Rugby Rovigo non è mai retrocessa.
Un po’ di merito è da attribuire anche allo splendido tifo rodigino, considerato a ragione il più caloroso d’Italia, che mai ha fatto mancare il proprio sostegno alla squadra e che si è sempre rivelato il sedicesimo uomo in campo.
Proprio ad alcuni di loro ho chiesto quali siano stati i momenti più significativi di questa annata.
”Sicuramente la vittoria con Viadana…” dice Sissi, una delle tifose rossoblu più simpatiche e accanite: ”…ma allo stesso livello metterei la vittoria sul Benetton. L’attendevamo da una vita.”
Secondo Zazza invece, il momento migliore dell’anno è stato: ”La vittoria con il Petrarca in casa. Perchè era solo la seconda giornata e si è capito che avevamo una squadra che aveva delle qualità e poteva vincere contro chiunque.”
Cica, un’altra tifosa entusiasta, stila una lunga lista di episodi:
“1 – la vittoria in casa contro Treviso. Quella meta a tempo scaduto che ha fatto prima bloccare il battito poi scoppiare il cuore.
2 – la partita persa immeritatamente a Viadana: ha fatto comunque capire che le vittorie nei derby precedenti non erano frutto del caso.
3 – le stelline di Natale.
4 – l’intera giornata per la trasferta romana: dal viaggio in treno con un cielo plumbeo che ricordava un altro viaggio a Roma di 20 anni fa … l’arrivo di corsa al Flaminio a partita che stava per iniziare, l’attesa alla biglietteria per quei 2 romani che si intrattenevano per prendere i biglietti e noi che fremevamo per entrare, le nubi incombenti e i primi goccioloni di pioggia, il diluvio, l’acqua ovunque, perfino dentro gli zaini, l’intervallo passato sotto la tribuna con le folate di acqua che arrivavano lo stesso, la sospensione della partita, il rientro in campo e noi che non riuscivamo a rientrare sugli spalti, l’ombrello che volava via, acqua, acqua e ancora acqua … e quel fischio finale, i ragazzi che alzavano le braccia tra la pioggia e noi che capivamo che era finita. I salti sui gradoni in mezzo alle pozzanghere, il viaggio di ritorno fradici ma felici, la pizza alle due torri per prolungare quella giornata e non farla finire più.
5 – la vittoria in casa contro Viadana, con cui ho capito che Rovigo aveva ritrovato la sua squadra.
6 – le 5 mete al Venezia e l’aver conosciuto Lucio.
7 – il banchetto organizzato a Parma.
8 – la vittoria di sabato contro la Capitolina: gioia immensa che riaccende la fiamma in vista di sabato prossimo.”
Sullo stesso piano anche Damiano:
“Tra i tanti momenti indimenticabili di questa stagione ricordo:
– L’esultanza all’ultima meta a tempo scaduto nel derby giocato in casa contro il Benetton a novembre. Avevo fin la testa che mi scoppiava a forza di urlare dalla gioia! Alla segnatura della meta ho fatto uno scatto in piedi e di corsa, nel marasma generale, ho abbracciato un tizio (non ricordo più chi fosse) che era in prossimità delle Posse. Poi il mio amico mi ha abbracciato così forte (e forse mi ha tirato anche qualche pugno dalla gioia!) che mi stava per soffocare. Sono tornato a casa senza voce e con un ematoma, ma felice come non mai!
– Trasferta a Viadana: peccato per il finale ma da lì ho capito che la squadra poteva darci veramente delle soddisfazioni! Sono tornato amareggiato ma contento per la trasferta in corriera!
– Le stelline di natale contro il Gran Parma!
– Avere vinto contro il Viadana in casa, praticamente una partita perfetta contro una squadra super attrezzata, e avere surclassato il tifo ospite!
– Le mete al Casinò di Venezia, in casa!
– La trasferta a Parma contro il Gran, fatta in corriera. Una delusione pazzesca , incredulo e morale sotto i tacchi, ma il tifo fatto sugli spalti, il terzo tempo a salame, pan biscotto e vino rosso, la compagnia e le goliardate in corriera al ritorno, hanno reso più dolce il post partita!”
Anche Fede, uno degli organizzatori delle coreografie delle famose Posse Rossoblu, quest’anno ha vissuto moltissimi momenti emozionanti:
"- La vittoria dei due derby nelle prime giornate: quello con il Petrarca ancor più inaspettato perchè la settimana prima le avevamo prese di santa ragione a Parma poi, avendo vinto con Padova, ho creduto anche in una vittoria contro Treviso, e vincere con quella meta di Pablo Calanchini a tempo scaduto è stato epico!
– La vittoria contro Viadana, perchè eravamo in un brutto periodo avendo perso i due derby e avendo vinto a fatica al Battaglini contro il Catania.
– Le stelline di Natale contro il Gran Parma, una mia idea!
– Tutte la trasferte fatte in corriera. Mi sono sempre divertito tantissimo e sabato prossimo a Calvisano sono convinto che sarà lo stesso, anche se il ritorno in corriera da Parma dieci giorni fa è stato il top, con il sorpasso alla corriera dei giocatori. Un momento veramente emozionante.
– La trasferta a Roma in giornata in auto. Siamo entrati a Roma che non pioveva, abbiamo parcheggiato al Flaminio, siamo scesi dalla macchina e dopo un secondo è sceso il diluvio universale e fatalità era aperta solo la tribuna scoperta dello stadio. In più nessuno di noi cinque aveva l’ombrello. Bello, bello, bello!”
E poi va oltre parlando dei giocatori che sono stati i più determinanti:
“Secondo me i trascinatori quest’anno sono stati Tommy Reato, il monumentale Immelman, la mediana formata da Legora, Bustos, Palanchini, Pizarro e spesso anche Faliva. Ma tutti sono stati grandi, Basson nell’ultimo mese e mezzo è stato eccezionale. Britz, sempre importante la sua fisicità. Carlin Ayala, che è tornato ad ottimi livelli. Bacchetti che è cresciuto molto. Tutti importantissimi!!
E ancora un altro tifoso: “La vittoria col Treviso su tutto! Poi, a pari merito, la vittoria coi tuttineri e quella col viadana, con il mitico coro ‘a rovigo non si passa’ e ‘qui non passa la capolista’ cantati da tutti.
Fuori classifica, ma sicuramente anche loro momenti speciali, il saluto di Pepe, la spettacolare vittoria contro il Mestre ed il saluto natalizio delle posse nella partita col Gran Pama. Direi che è stata una grande annata.”
Tanto entusiasmo insomma, ed è solo l’inizio!
Giada
P.S. ringrazio di cuore i ragazzi del Sitoignorante per avere gentilmente fornito il loro contributo a questo articolo.
Innanzitutto complimenti per questo articolo.
Volevo solo aggiungere una cosa. Secondo me, in questo campionato, il Rovigo ha meritato solo in paio di volte di essere veramente battuto: in casa con il Calvisano all’ultima di andata e, forse, a Treviso. Per il resto se l’è giocata sempre con chiunque, perdendo purtroppo lungo la strada alcuni punti che adesso sarebbero risultati preziosi.
Complimenti per l’articolo!..Bello bello!…Sono d’accordo con il commento di Fullback però vorrei aggiungere un’altra partita dove abbiamo meritato di perdere,a Parma la prima giornata di campionato..
Molti punti buttati via e nonostante tutto siamo ancora in lizza per i play off in teoria vincendo a Calvisano,ad ogni modo quest’anno comunque vada il nostro scudetto l’abbiamo già vinto!!
Grazie mille Giada per il bell’articolo!!
Grazie e complimenti!!
Grazie a voi tutti per i complimenti.
Giada
davvero ben fatto… attendibile e simpatico!brava
l’ultimo commento sui momenti stagionali è il mio!
Giada congratulazioni! In breve tempo hai dato un grande contributo alla implementazione del sito della Rugbylist. Ma, come dice il nome stesso, la Rugbylist è storicamente prima di tutto una mailing list dove scambiare opinioni e informazioni. Perchè non scrivi anche tu via mail?
Ti svelo un segreto. Mi sono iscritta a rugyblist proprio con l’intento di parlare di rugby via mail…..ma non ho ancora capito come si fa!
Spero ad ogni modo che, fin tanto che non lo scopro, gli articoli vadano bene ugualmente.
Giada
Giada, mi stupisco! Per inviare un messaggio alla rugbylist è sufficiente utilizzare l’indirizzo rugbylist@rugbylist.it
Oppure fare una reply ("rispondi a tutti") alla mail che ti arriva avendo cura di eliminare gli altri indirizzi collegati e lasciando solo quello della rugbylist. Più semplice a farsi che a dirsi…!
Coraggio, vogliamo leggerti in list!