Il flanker inglese Gary William Rees è stato l’archetipo di quello che gli inglesi chiamano “one club man”, in quanto, come i suoi illustri predecessori Tony Neary, Bill Beaumont e Roger Uttley, ha legato tutta la sua vita rugbystica ad una sola squadra, che tra l’altro non si poteva considerare neppure di alto livello.
Nato a Long Eaton, nel Derbyshare, il 2 maggio 1960, Gary ha, infatti, indossato sempre la maglia dell’umile Nottingham, ma ciò nonostante è riuscito a guadagnare 23 presenze con l’Inghilterra in sette anni, tra il 1984 e il 1991.
Il suo debutto con il XV della Rosa è avvenuto per una sostituzione durante il tour in Sudafrica, a Johannesburg, il 9 giugno 1984, in un match che i bianchi hanno perso 35 a 9 e che ha fattoscrivere la parola fine sulla carriera di Dusty Hare, John Scott e John Horton.
Gary ha successivamente giocato da titolare contro l’Australia a Twickenham, ma l’Inghilterra è riuscita solo a centrare i pali con un unico penalty di Stuart Barnes ed è stata sconfitta 19 a 3.
Il flanker ha quindi mancato tutta la stagione 1985, ma ha giocato contro l’Irlanda e la Francia nel Cinque Nazioni del 1986, inanellando una vittoria contro i primi ed una sconfitta con i galletti.
È poi stato in campo in tre gare nel torneo dell’anno seguente, per fare quindi quattro apparizioni nell’inaugurale Coppa del Mondo.
In quella occasione però, gli inglesi sono stati accusati di trattare il torneo come una “gita scolastica" come dimostra la sfida persa 19 a 6 contro i Wallabies, dove i bianchi hanno giocato senza spina dorsale.
Nonostante il fallimento della squadra, Gary ha avuto la consolazione di segnare la sua prima meta, nel 60 a 7 rifilato al Giappone.
Dopo il mondiale, Rees è rimasto comunque in prima squadra e ha giocato sei partite della stagione 1988, tra cui tutte e tre le prove della tournée in Australia e Fiji, conclusasi con due sconfitte contro i Wallabies e un successo per 25 a 12 con gli isolani.
All’inizio di quell’anno, il flanker ha marcato la sua seconda meta internazionale nella bella vittoria per 35 a 3 con l’Irlanda a Twickenham.
Una volta iniziata l’era di Will Carling però, Gary Rees è stato considerato “obsoleto” e ha giocato in appena quattro partite nelle stagioni 1989 e nel 1990, tra l’altro entrando sempre come sostituto.
La sua ultima apparizione con la nazionale è stata nella facile vittoria, 37 a 9, contro gli Stati Uniti, l’11 ottobre 1991, durante la Coppa del Mondo casalinga, una partita che ha visto anche il suo compagno di squadra del Nottingham, Simon Hodgkinson, fare il saluto finale.
Attualmente Gary lavora ancora con il suo Nottingham come assistente allenatore.
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