I BABY BOKS TRAVOLGONO L’ITALIA
Seconda uscita e seconda vittoria nel Gruppo C per gli Under 20 sudafricani che ieri mattina ad Osaka hanno superato l’Italia per 65-3 (pt 20-0) al Mondiale IRB. Nuovamente protagonisti i fratelli Ebersohn con capitan Robert autore di una meta mentre il gemello Josias ha realizzato 16 punti con una meta, 4 trasformazioni ed una penalità. In tutto i Baby Boks hanno messo a segno 10 mete con in evidenza Gerhard van der Heever (Blue Bulls), Omphile Seabela (Blue Bulls) e Lionel Cronjé (Cheetahs Vrystaat) ciascuno autore di due mete personali.
I GEMELLI EBERSOHN
Inutile scrivere che sono una delle massime attrazioni del mondiale in corso ad Osaka. Il più anziano dei due, Josias o anche solo Sias, è nato 30 secondi prima del fratello gemello Robert il 23 febbraio 1989. Vivono ancora nella stessa casa con mamma e babbo, hanno frequentato la stessa scuola e giocano per la stessa squadra provinciale: Vrystaat. Sì proprio i famosissimi Cheetahs nei quali pian piano cercano di scavarsi uno spazio duraturo. E sebbene gemelli e con un amore fraterno reciproco altissimo, i due Ebersohn hanno anche una costruttiva rivalità sul campo di gioco. "Io giocavo col numero 8 e lui all’apertura. Poi due anni fa mi sono spostato a secondo centro col numero 13 e cerchiamo di ispirarci a vicenda per giocare meglio" ha affermato Robert recentemente senza sapere che Sias sarebbe stato spostato ad estremo dove in Giappone sta facendo, a dir poco, meraviglie. Telepatia e sincronismo dentro e fuori del terreno di gioco sono all’ordine del giorno per i due gemelli che anche nel parlare comune anticipano le frasi finali dell’altro. "Giocando e vivendo moltissimo assieme abbiamo sviluppato un affiatamento fuori del comune senza dovere ricorrere a super-qualità psichiche" ha detto poi Sias che ha aggiunto: "nelle squadre veniamo visti come una buona combinazione in attacco e ci sosteniamo a vicenda quando l’altro viene placcato". All’età dei 6 anni i due hanno conosciuto il rugby al celebratissimo Grey College di Bloemfontein, che così tanti fuoriclasse e Springbokke ha sfornato nel corso di decenni e decenni. La loro maggiore fortuna però è derivata dall’avere avuto babbo e nonno paterno quali ex-giocatori del Grey College. In particolare il babbo alla scuola primaria insegnò ai gemelli parecchi fondamentali che nemmeno i pur preparatissimi tecnici poterono del tutto approfondire. "Tornare a casa dopo un allenamento ed avere chi ti ascolta, capisce, motiva e cerca di consigliare per il meglio è una gran cosa. E con il babbo è sempre stato così" ammettono i due Ebersohn. "Lui è il nostro maggiore tifoso ma anche il nostro critico più micidiale". "Molto spesso ci critichiamo costruttivamente per quello che di sbagliato facciamo durante una partita" ammette inoltre Robert. Nei gusti i due sono abbastanza differenti: Sias ama i grandi spazi, andare a pesca ed a caccia. Inoltre condivide molte delle sue cose con terzepersone ed amici. Robert è più pantofolaro, un pò geloso dei suoi averi ed amante da sempre della cioccolata (che Sias detesta). E se gli infortuni non saranno un problema, tra qualche anno li rivedremo con una casacca verdeoro differente…
I BRITISH LIONS HANNO DENTI MOLTO PIU’ AFFILATI DEGLI SHARKS
Come da previsioni è durato solo un tempo la resistenza degli Sharks. Giunti all’intervallo sotto di 4 punti, 7-3, i padroni di casa si sono disuniti nella ripresa subendo la migliore organizzazione dei britannici che alla fine hanno vinto 39-3. Gli Sharks erano privi della bellezza di 9 giocatori convocati al raduno degli Springboks ed il solo Deon Carstens ha fatto momentaneo rientro a Durban per giocare questa partita. Quattro su quattro quindi per i British Lions che ora si spostano a Città del Capo dove sabato a Newlands c’è Western Province ad attenderli.
Mercoledì 10 giugno 2009
King’s Park di Durban (arbitro: Jonathan Kaplan) Sharks 3 (p= Rory Kockott)
British Lions 39 (m= Lee Mears, MIke Phillips, Luke Fitzgerald, Lee Byrne, Jamie Heaslip; t= Ronan O’Gara 3, James Hook; p= Ronan O’Gara 2)
ANNUNCIATI I 22 DI WESTERN PROVINCE
Per la sfida di sabato prossimo, 13 giugno, a Newlands (kick-off alle ore 15.00 locali)contro i British Lions, i padroni di casa di Western Province hanno annunciato la formazione, riserve comprese: Joe Pietersen; Tonderai Chavhanga, Morgan Newman, Peter Grant, Gcobani Bobo; Willem de Waal, Dewaldt Duvenage; Luke Watson (capitano), Duane Vermeulen, Pieter Louw; Anton van Zyl, Martin Muller; Brok Harris, Tiaan Liebenberg, Wicus Blaauw. Riserve: Hanyani Shimange, JD Moller, De Kock Steenkamp, Zandre Jordaan, Conrad Hoffmann, JJ Engelbrecht, Gio Aplon.
Quattro sono i giocatori assenti perché in ritiro con i Bokke, mentre Jantjes, Naqelevuki e Des Fountain sono infortunati. Notasi Bobo all’ala e Grant primo centro per includere il cecchino de Waal all’apertura…Op Die Streeptruie!!!
LA TERNA ARBITRALE DI SABATO A NEWLANDS
Arbitro: Mark Lawrence
Giudici di linea: Wayne Barnes (Inghilterra), Cobus Wessels
Arbitro video: Shaun Veldsman
Osservatore: Dennis Immelman
Cronometrista: Paul Ackermann
RYAN JONES RIMPIAZZA STEPHEN FERRIS. ANCHE HALFPENNY TORNA A CASA
Il capitano della nazionale gallese Ryan Jones (che sabato contro gli Stati Uniti è dovuto uscire dopo soli 20′ per un brutto colpo ricevuto al capo) è in volo verso Città del Capo per sostituire il terza linea irlandese Stephen Ferris. Quest’ultimo lunedì in allenamento a Durban si è infortunato ad un legamento collaterale di un ginocchio venendo dichiarato inutilizzabile per il resto del tour. Anche il recentemente arrivato Leigh Halfpenny torna a casa per il riacutizzarsi del problema inguinale che gli aveva fatto ritardare l’arrivo in Sud Africa. Per Halfpenny al momento il management non ha indicato alcun sostituto.
FRANSWA STEYN FIRMA COL RACING METRO
"Al Mondiale del 2007 ho camminato per le strade storiche della capitale bevendo caffé e mangiando crepes. Forse ne ho mangiate troppe. Ma Parigi mi è rimasta nel sangue. E poi i giocatori che attuano all’estero sono convocabili in nazionale ed io spero di esserci in Nuova Zelanda al Mondiale del 2011" ha dichiarato François Steyn degli Sharks che ha appena firmato un contratto triennale con il Racing-Métro ’92 neopromosso nel Top14 transalpino. Sicuramente un colpo gigantesco del club capitolino.
DIMISSIONI DIRIGENTI ALLA GOLDEN LIONS RU
Non c’è stato bisogno che i rappresentanti dei clubs affiliati votassero la sfiducia lunedì sera. Infatti martedì mattina Jannie Ferreira (presidente) e Manie Reyneke (vice-presidente) hanno formalizzato le loro dimissioni da massimi dirigenti della Golden Lions Rugby Union. Il recente disastroso andamento nel Super14 ha messo i clubs sul piede di guerra obbligando i già traballanti dirigenti a prendere la drastica quanto opportuna decisione. E poi c’è chi sostiene che Louis Luyt era troppo dittatoriale…
BREVE STORIA DEI TOUR IN SUD AFRICA DEI BRITISH LIONS (6)
La sesta escursione britannica in Sud Africa fu nel 1938. Dopo le difficoltà incontrate nel tour precedente, 1924, i British Lions erano decisi a migliorare nettamente la loro prestazione globale. E così fu. Negli incontri con le selezioni e le province ne vinsero 16 su 20. Delle quattro sconfitte risaltano quelle contro Western Province per 21-11 e, a Durban, contro le Northern Provinces per 26-8 in cui l’ex-Bok, Jan Broodryk, segnò tre mete. L’obbiettivo dei britannici, chiaramente, era quello di riportare vittoriosi la serie fissata su tre sfide contro gli Springboks: capitan Sam Walker ed il suo vice Vivian Jenkins (estremo del Galles, poi divenuto un celebrato giornalista corrispondente di rugby per il Times londinese nonché scrittore di diversi libri in materia) ci contavano parecchio. Il primo test tenutosi sabato 6 agosto all’Ellis Park di Johannesburg fu però vinto abbastanza comodamente dai padroni di casa: finì 26-12 con due mete di Dai Williams ed una a testa per Tony Harris e Fanie Louw con lo stellare estremo Gerrie Brand che aggiunse tutte e quattro le trasformazioni più due piazzati. Furono solo quattro i piazzati dei British Lions in quella sconfitta di cui tre ad opera di Vivian Jenkins. Il secondo test si svolse sabato 3 settembre al Crusaders Ground di Port Elizabeth. Per gli europei era il momento del riscatto ma i Bokke non erano di quell’avviso. La meta consolatoria di Duff verso l’epilogo del secondo tempo costituì gli unici punti che i British Lions poterono mettere nel carniere per il definitivo 19-3 in favore dei padroni di casa. Assente Brand, Freddie Turner lo sostituì egregiamente nel ruolo di estremo: 2 piazzati e due trasformazioni. Le tre mete verdeoro furono realizzate da Ben du Toit, Flappie Lochner e Johnny Bester. A serie oramai decisa, il terzo test di Newlands di sabato 10 settembre assunse un significato meno importante ma nessuna delle due compagini era decisa a perderlo, ovviamente. Ne scaturì una battaglia campale a viso aperto con i British Lions che la spuntarono 21-16 dopo avere chiuso in svantaggio 13-3 la prima frazione di gioco. Freddie Turner (schierato trequarti centro), Johnny Bester e Jan Lotz (il leggendario tallonatore di Transvaal) segnarono le mete sudafricane nel primo tempo. Dopo l’intervallo però i britannici seppero reagire a dovere con le mete di Dancer e Alexander per il momentaneo vantaggio: 14-13. Il piazzato di Turner portò i padroni di casa sul 16-14 ma verso la fine del match un drop dell’estremo scozzese Charles Grieve e la meta del suo connazionale Peter Duff ribaltarono le sorti della contesa: 21-16 il finale per gli europei, che salvarono così l’onore. La serie andò comunque agli Springbokke: 2-1. Si era in tempi abbastanza rischiosi ed infatti il rugby di lì a poco dovette sospendere le sue manifestazioni. Per il Sud Africa il ritorno ufficiale sarebbe avvenuto nel 1949 mentre per i British Lions la riapparizione avrebbe datato 1950 nell’epico tour in Nuova Zelanda.
IL NOSTRO DIARIO SUI SITI
Ringraziamo Claudio Da Ponte (www.rugbyclub.it) e Giovanni Sonego (www.rugbylist.it) per avere prontamente pubblicato il nostro diario sui loro siti.
LA F.I.R. NON DECIDE ANCORA LA SEDE
Come oramai noto, il prossimo 21 novembre sul suolo italiano si disputerà il test tra Italia e Sud Africa. Ma a soli cinque mesi dal suo svolgimento, ancora non è dato sapere dove sarà giocato questo test contro gli attuali campioni del mondo. Come sappiamo in ballo ci sono le città di Udine e Firenze. Ma la Federazione Italiana Rugby, splendidamente gestita dal geometra Giancarlo Dondi, continua a ritardare la scelta della località.
Un caro saluto a tutti!
Tot siens
Giampaolo Tassinari
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