Segnali positivi nella sconfitta con il super Ospreys
Coach Smith elogia i leoni «Ora siamo più competitivi»
«Nei primi venti minuti eravamo pesci fuori dall’acqua, poi però
abbiamo messo tutto il nostro orgoglio e sono contento». Anche Franco
Smith deve aver temuto sull’immediato 0-19 di beccarne ancora una
settantina, invece sabato l’Ospreys, in sostanza la nazionale gallese
camuffata da superclub, è stata limitata a 39. Compresi due momenti di
apprensione, dopo aver subito il break del 13-0 trevigiano.
«Tra il nostro ed il loro campionato (la Celtic League ndr) c’è una
enorme differenza, la si è vista in campo ma noi vorremo in futuro
mantenere la stessa intensità e la stessa volontà di attaccare». Cos’è
cambiato rispetto a Swansea?
«Il piano della partita era lo stesso, siamo cresciuti fisicamente,
la squadra ha controllato meglio il ritmo alto dei gallesi, a questo
punto della stagione siamo più abituati a reggerlo. E il campo di
Monigo ha tenuto benissimo».
In casa avete sempre quel quarto d’ora in cui riuscite a far andare
in crisi anche le squadre più prestigiose, bisognerebbe allungarlo.
«Io penso che noi nei primi minuti portiamo troppo rispetto e timore
reverenziale ai nostri avversari, bisogna convincerci che sono uomini
come noi. E anche se Leicester e Ospreys sono squadre da finale,
dobbiamo crederci dall’inizio, invece cominciamo le partite con un
handicap. Mi dispiace, a Monigo la vittoria in Heineken, manca ormai
da troppo tempo: c’è’era il Bath, giocavo anch’io…».
Stavolta la mischia ha retto e in touche l’Ospreys non si è divertito troppo.
«Sì, i ragazzi hanno mostrato orgoglio e determinazione. E’
fisicamente che occorre reggere il confronto, non solo mentalmente».
Anche Jonathan Thomas, man of the match, ha ammesso di avervi trovato
atleticamente più forti.
«Vero. Ma se siamo in trasferta soffriamo sempre, questione anche di
cultura rugbistica, vorrei trovare davvero il sistema per cambiarla».
Williams s’è tolto la soddisfazione di andare in meta contro una
delle squadre più forti al mondo: intercetto e 70 metri di corsa
indisturbata.
«Grazie per il regalo… Siamo contenti per come è andata, è stata
una settimana migliore dell’altra e in campo abbiamo difeso con
tenacia»
(Silvano Focarelli)
Rugby serie A.
Il XV di Gianni Zanon stronca il Benevento alla distanza e resta in terza posizione
Enrico Ceccato concede il bis
Benetton-2, il bonus. Marchiol impantanato a Livorno
BOZZI LIVORNO – MARCHIOL S.MARCO: 10 – 3
LIVORNO: Cook; Ubaldi (21′ st Martinucci), W.Reitsma, Douy,
Battagello; R.Squarcini, Zaccagna (1′ st F.Bellini); G.Bernini (20′
Vullo), Vanderglas, Gagliardi (21′ st F.BellinI); E.Squarcini,
Mathieu; Leonardi, Neethling, Rizzelli. All. Prima.
MARCHIOL S.MARCO: Sauan; Torresan, Ceccato, Galleschi (11′ st Del
Bubba), Furin (26′ st Damo); Endrizzi, Lambrè; Saviozzi, Sincock,
Mereghetti (26′ st Benetello); Frassinella, M.Pavanello; Guglielmo
(16′ st Ruffert), Pin (16′ st Cipriani), Brugnaro. All. Foglia.
ARBITRO: Colantonio di Roma.
MARCATORI: pt 30′ c.p. Endrizzi, 36′ c.p. R. Squarcini; s.t. 14′ m.
W.Reitsma t. Squarcini.
NOTE: al 4′ cartellino giallo a Vanderglas e Sincock. Primo tempo 3-3.
LIVORNO. Il Marchiol San Marco non riesce ad esorcizzare il fantasma
della trasferta: ennesima sconfitta fuori casa per il XV di Roberto
Foglia, caduto sul campo del Livorno per 10 a 3.
Il San Marco scivola così in sesta posizione del girone A con 23
punti, mentre cresce il divario con la testa della classifica. Il
maltempo, con le sue inevitabili conseguenze, dal terreno pesante
all’ovale scivoloso, ha giocato un ruolo non indifferente, soprattutto
per una squadra come il San Marco che punta tutto su agilità e
velocità.
Nel primo tempo i moglianesi difendono bene, ma concedono comunque il
possesso all’avversario: nei punti di incontro ci sono troppi errori,
così come ci sono troppi palloni persi da portatori inefficaci e
troppe touche sbagliate. Al 30′ Endrizzi calcia tra i pali,sbloccando
il tabellino, ma poco dopo Squarcini riporta la partita in parità.
Il campo pesante livella molto le possibilità di costruire le azioni
per entrambe le squadre, ma al 14 della ripresa Reitsma riesce a
trovare uno spiraglio nella difesa dei trevigiani e a concludere in
meta, che Squarcini trasforma.
Il San Marco torna ad attaccare e tutto il resto della partita viene
giocato nei trenta metri del Livorno, ma la meta tanto sofferta non
arriva. Nonostante la volontà e l’intensità, il San Marco perde anche
questa trasferta.
«Abbiamo lottato fino all’ultimo – commenta il coach Roberto Foglia –
ma non siamo riusciti a concludere le azioni che abbiamo impostato.
Ora dobbiamo riflettere sui nostri errori e lavorare per porvi
rimedio. Un peccato perdere in questo modo un match alla portata».
(Giacomo Molucchi)
BENETTON TREVISO – ANTARES BENEVENTO: 27 – 5
BENETTON TREVISO: Candiago; Marconato, Sartoretto (29′ st Memo),
Neethling, Bosco; Brussolo (15′ st Duca), Gobbo, Borghetto (24′ st B.
Pauletti); A.Bot, Simion; Gerini, Sutto; Muccignat, Zara (5′ st E.
Ceccato), Chinellato (23′ st Cenedese). All. Zanon.
ANTARES BENEVENTO: Romano (40′ pt Molinaro); Petrone, Velotti, Russo,
Dell’Oste; Masone, Gramazio; Liguori, Verdile, Salvi; Calicchio,
Valente; Lynch, Orrei, Bruno. All. Carrington.
ARBITRO: Ranalli di Sulmona.
MARCATORI: pt 31′ cp Brussolo, 34′ m. Gobbo; s.t. 18′ m. Valente, 25′
m. E.Ceccato, 37′ m. Memo t. Duca, 40′ m. E.Ceccato t. Duca.
NOTE: cartellino rosso a Russo (28′ st) e Calicchio (39′ st);
cartellino giallo a Orrei (39′
TREVISO. Il Benetton-2 non fa sconti al Benevento. E allo scadere il
secondo sigillo personale di Enrico Ceccato vale il bonus per la
quarta meta.
Un match controllato con facilità dai «leoncini» di Zanon, se si
eccettua il sussulto dei campani a metà ripresa. Sull’8-5 il XV
biancoverde riprendeva a macinare gioco, ed era Enrico Ceccato a
mostrare la via ai compagni, sfondando oltre la linea, prima che nel
finale Memo mettesse al sicuro il risultato e Ceccato concedesse il
prezioso bis. I ragazzi di coach Zanon restano al terzo posto in
classifica, ma la marcia della capolista Noceto non accenna a
fermarsi.
Rugby serie B.
Il Villorba non riesce più a vincere
Al Casale il derby: Paese ko Tarvisium doma il Verona
CASALE – PAESE: 13 – 10
CASALE: Vittori (Bonazza); Bellio, Ceolin, Benetti (Nordio), R. Bellio
(Moro); Dotto, Medea; Meggetto, Criveller, Gerotto (Turchetto);
Chinellato, Chiarato; Kelemenic, Dosso (Bottazzo), Baldo. All. Tolfo.
PAESE: Centioni (Fornarolo); Ceselin, Gasparello, Pavan, Rosina;
D.Vendramin, Bergamo (Franceschin); Menelle (1′ st Puxeddu), L.
Genovese, Grespan (Rufoloni); Trombetta, Maggiolo; Zanatta,
Gigliodoro, Rebellato. All. Zaffalon.
ARBITRO: Vivarini di Padova.
MARCATORI: 9′ cp Dotto, 25′ m. Vittori t. Dotto; st 9′ m. Fornarolo
35′ cp Dotto, 40′ m. Rufoloni.
TARVISIUM – VERONA: 16 – 12
TARVISIUM: Fadalti; Spigariol, Visonà, Saracco, Visentin; Luciani,
Lauro; Caminati, Lucatello, Tosone; Cesco Frare, Torresan (Franzin);
Cecchetto (Busato), Longo, Vergani. All. Vendramin.
VERONA: Doglioli;, Furieri (M.Federzoni), Poujade, E. Federzoni,
Belloni; Moro, Mariani; De Luca, Lorenzetto, Braghi (Cimetti)
(Rampazzo); Olivieri, D’Antuono; D’Agostino, Kraus, Tassi. All.
Vitadello.
ARBITRO: Marvello di Padova.
MARCATORI: 7′ m. Doglioli t. Moro, 15′ cp Fadalti, 32′ cp Fadalti, 41′
m. D’Antuono; st 18′ m. Cesco Frare t. Fadalti; 24′ cp Fadalti
VALSUGANA – VILLORBA: 26 – 13
VALSUGANA: Waterhouse (Leonardi); L.Bottone (Azzarin), Salvagnini,
Gambetta, Pantano (Dandolo); Bottone, Prati; Vettore, Palvello,
Paesotto; Baldo, Faggia; Pilot, Pigatto, Testagrossa. All. Salvadego.
VILLORBA: Darsiè; Zanchetta, Ceron (Martini), Ceccato (Codato),
Nardelli; Guerrieri (Roffarè), Bonfilio; Soligo, Simionato (quaggia),
Perazzetta; Bortoletto, Berto; Zuccon, Vendramin (Guerra). All.
Simionato.
MARCATORI: 7′ m. Guerrieri, 16′ m. Zuccon, 19′ m. Prati t. Leonardi,
30′ m. tecnica Valsugana t. Leonardi, 41′ m. A.Bottone t. Leonardi,
22′ cp Nardelli, 25′ m. Pantano
NOTE: gialli a Guerrieri, Soligo, Faggia, Pigatto, Paesotto.
Zanandrea vicepresidente della Fira
Prestigioso incarico per il trevigiano Zeno Zanandrea: a 56 anni, è
stato eletto vicepresidente della Fira, il secondo organismo mondiale
del rugby. Si occuperà in particolare dell’Italia e dello sviluppo del
rugby in aree come i Balcani, la Grecia, Israele, Malta, Cipro.
Zanandrea è da 12 anni, in consiglio federale, dove è vicepresidente
dal 2002 (e in precedenza lo era stato al posto di Lorigiola, dal 1997
al 2000). E’ stato presidente della commissione tecnica federale.
Apertura, ha giocato nel Treviso e nelle Fiamme Oro, ha allenato le
selezioni, poi nella Tarvisium è stato allenatore e dirigente per
lunghi anni.
Dal 1989 al 1990 è stato nel Comitato Interregionale delle Venezie,
consigliere e numero uno della Ctf. In federazione, da ben 13 anni,
segue le nazionali giovanili.
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