Dalla Tribuna di Treviso (08.12.2008)

Paese, rugbisti in perizoma – Sfilano tutti in perizoma per pagare pegno allo sponsor – Serie A – Heineken Cup. Munari e il tracollo del Benetton – Serie A donne. Trevigiane a quota 107, Orso abbattuto – Serie B –

Paese, rugbisti in perizoma

Tutti in giro per il paese in perizoma: e’ il ‘balzello’ di una
scommessa persa, pagato oggi pomeriggio dai giocatori della ‘Rugby
Paese’ di serie B al termine dell’incontro con il Petrarca Padova
giocato in casa. Il pegno era quello sottoscritto con lo sponsor
alcune settimane fa: tutti in parata indossando esclusivamente il
micro indimento intimo se non si fossero vinte tre partite
concecutive.

Domenica scorsa la sconfitta e oggi il pagamento del ‘debito’: a fine
partita tutti e 30 fuori dagli spogliatoi indossando un perizoma
bianco. Di corsa per il centro sotto lo sguardo tra l’ammirato e il
divertito di decine di persone tra cui molte ragazze accorse allo
stadio armate di telecamere e macchine fotografiche. Breve sosta in
una tipica osteria trevigiana, una bevuta in compagnia intervallata da
cori e quindi il ritorno allo stadio.

Ma non e’ tutto: la squadra due settimane fa aveva rilanciato la sfida
scomettendo di vincere cinque partite su sei: in palio un viaggio a
Valencia, in Spagna, oppure un’altra sfilata in perizoma guidati pero’
dal capitano completamente nudo. E purtroppo per gli atleti del ‘Rugby
Paese’ anche questa nuova scommessa e’ finita male: dopo la sconfitta
di domenica scorsa oggi sono bastati sei minuti, dal 21′ al 27′ del
secondo tempo per registrare il trionfo degli ospiti del Petrarca
Padova per 16-3. In attesa del nuovo tour, questa volta vietato ai
minori, gli atleti rossoblu’ hanno rilanciato una nuova sfida: se
vinceranno le prossime due partite lo sponsor, l’Orticoltura Padana,
offrira’ a tutto il gruppo una serata in un locale della zona.

 

Sfilano tutti in perizoma per pagare pegno allo sponsor

Paese, i rugbisti della formazione di serie B hanno attraversato nudi
le strade del centro

 PAESE. Una corsa in perizoma per le vie di Paese. Tutto per una
scommessa persa. E si sa, le scommesse si pagano, anche se si deve
sfidare il freddo pungente di una domenica di dicembre. Protagonisti
non un gruppo di giovani bellezze trevigiane che volevano deliziare
gli occhi dei presenti, ma i giocatori della Rugby Paese, squadra che
milita nel campionato di serie B. Una compagine di uomini robusti,
noncurante dei pochi gradi di temperatura, che ha tenuto fede alla
promessa fatta con lo sponsor. «Se vinciamo tre partite di fila ci
paghi una serata al ristorante, se perdiamo andiamo in giro per Paese
in perizoma». Lo sponsor aveva azzardato anche un’altra proposta: un
viaggio pagato a Valencia per tutta la squadra in cambio di cinque
vittorie su sei. La settimana scorsa si è detto addio all’abbuffata di
squadra e al viaggio, e ieri la Rugby Paese ha rispettato i patti. Chi
perde paga pegno, e gli uomini d’onore del rugby non si tirano
indietro. Tra l’incitamento del presidente Paolo Pavin e gli applausi
dei tifosi forse più infreddoliti dei giocatori, passi lunghi e ben
distesi dietro i capitani Massimo Menelle e Roberto Trombetta. (gi.p.)

Serie A.

Un brutto stop casalingo del Benetton che non è in grado di arginare la capolista Noceto

Affonda il Piacenza e agguanta la quinta posizione

Marchiol prende l’ascensore

 

MARCHIOL – PIACENZA:   30 – 24
MARCHIOL SAN MARCO: Sauan, Furin, Ceccato, Galleschi, Torresan,
Eigner, Lambrè (22′ s.t. Endrizzi), Saviozzi, Sincock, Frassinella,
Ferraresi (20′ s.t. Mereghetti), Pavanello, Gazzato (11′ s.t.
Ruffert), Pin (22′ s.t. Cipriani), Brugnaro (22′ s.t. Guglielmo).
Allenatore: Foglia.
PIACENZA: Barion, Bignotti, Franchi, Astruc, Forte, Pasqualini (14′
s.t. Fornari), Gaudenzi, Bergamin, Fornari, Michetti, E. Baracchi (38′
p.t. D. Baracchi), Nailiko, Garfagnoli, Berzieri, Gatto.
Allenatore: Franchi.
ARBITRO: Pasquin di Rovigo.
MARCATORI: pt 9′ c.p. Eigner, 14′ m. Saviozzi t. Eigner, 22′ c.p.
Gaudenzi, 31′ m. Ceccato t. Eigner, 35′ m. Michetti t. Gaudenzi, 40′
m. tecnica Piacenza t. Gaudenzi; st 5′ c.p. Eigner, 11′ m. Ceccato t.
Eigner, 28′ c.p. Eigner, 35′ m. Bergamin t. Gaudenzi.
NOTE: 40′ p.t. giallo Sincock, 34′ s.t. giallo Frassinella.

 MOGLIANO. Il Marchiol San Marco esce vincente da un confronto
impegnativo con il Piacenza Rugby: 30 a 24 più la conquista del quinto
posto in classifica, a pari merito con il Milano.
 Noti a tutti i punti di forza delle due formazioni: il San Marco è
veloce e imposta il suo gioco sul movimento, mentre il Piacenza
possiede un’ottima mischia. Al 9′ Eigner calcia; al 14′ Saviozzi
coglie un’occasione e si tuffa in meta. Il quindici moglianese evita
abilmente di lasciarsi chiudere in mischia e al 31′ Ceccato recupera
un ovale perso dagli avversari e, al termine di una magnifica azione
personale, arriva in meta in mezzo ai pali. Poi il San Marco perde
concentrazione, il gioco rallenta e dà la possibilità agli ospiti di
far pesare le proprie qualità: i carrettini piacentini, inarrestabili,
portano l’ovale in meta al 35′ e al 40′ (meta tecnica).
 Il secondo tempo si riapre con un San Marco teso in avanti ma che non
riesce a superare l’ostacolo della superiorità del Piacenza nei punti
di contatto. Al 21′ Ceccato realizza la sua seconda meta, e il coach
Roberto Foglia sceglie di difendere il vantaggio, mettendo in campo
l’intera panchina. La difesa regge fino al 34′, quando un altro
carrettino del Piacenza arriva in meta. Si vince grazie ai calci: tre
per il San Marco contro uno del Piacenza. «Dobbiamo imparare ad essere
più rigorosi nell’applicare la strategia – commenta Foglia – Abbiamo
vinto, ma siamo caduti troppe volte nel gioco degli avversari».
(Giacomo Molucchi)

 

Heineken Cup. Munari e il tracollo del Benetton

«La sosta è troppo lunga e la differenza si vede»

SILVANO FOCARELLI

 «Abbiamo giocato contro un avversario nettamente superiore: Davide è
andato ad affrontare Golia sì, ma senza la fionda». Vittorio Munari
azzecca da par suo l’immagine per fotografare l’ultima débâcle del
Benetton all’estero, un 8-68 a Swansea, terra gallese. Passivo che al
contrario dell’ultima volta con il Leicester si è dilatato non nel
finale ma nella seconda metà del primo tempo, un terribile quarto
d’ora in cui Treviso ha beccato la metà delle dieci mete finali. Di
spiegazioni il direttore generale dei «leoni» ne ha un paio. «Tra noi
e loro già ci sono differenze di organico piuttosto marcate, ma va
detto anche che se il campionato sta fermo quattro settimane per far
giocare una decina di giocatori in nazionale le squadre di club in
Heineken vengono mandate al massacro. L’Italia è l’unico posto in cui
fa una cosa del genere, in tutto il resto del mondo giocano sempre,
noi invece ci fermiamo. Davvero incredibile: non si può perdere un
mese e poi sperare di avere il ritmo adatto per combattere contro
certa gente».
 Quindi a svantaggio si aggiunge svantaggio.
 «Le difficoltà sono oggettive ma è da anni che va così. E questa
situazione va a detrimento del rendimento in Coppa ed anche in un
campionato il cui livello tecnico, con tutte queste soste, si sta
sempre più abbassando».
 Ma senza la pausa di un mese davvero sabato ci sarebbe stata una gara diversa?
 «Certo che no. E’ pacifico che avremmo perso, guardate che l’Ospreys
è un’armata, una specie di nazionale gallese, in Italia nessuno può
competere con loro, nemmeno la nazionale. L’Heineken con la
preparazione e le regole attuali è una scalata impossibile, una corsa
ad handicap».
 Urgono cambiamenti.
 «Bah, adesso vogliono fare le selezioni, che però giocheranno mentre
la nazionale è impegnata, e allora come la mettiamo?».
 Sabato i gallesi saranno a Monigo: che succederà?
 «Probabilmente, punti nell’orgoglio, saremo un po’ più competitivi,
speriamo di recuperare un po’ di ritmo però non è assolutamente facile
avere a che fare con tempi di esecuzione mostruosamente accelerati. Ma
insomma, dopo essere stati fermi abbiamo giocato a Rovigo dove non si
è riusciti a giocare una seconda fase che fosse una, mentre sabato la
normalità erano sette-otto, anche dieci fasi. E prendevi continuamente
il buco…».

 

Serie A donne.

Trevigiane a quota 107, Orso abbattuto

La valanga Red Panthers

 Le Red Panthers stravincono contro l’Orso Biella nella settima
giornata di campionato femminile fissando il punteggio totale sul
107-0. Dopo il primo tempo di gioco, le trevigiane mostravano un
timido vantaggio rispetto al punteggio finale: 5-0. Nel secondo tempo
le furie della Benetton hanno preso il largo, scavalcando le
retroguardie dell’Orso Biella più volte, concludendo a dismisura sulle
avversarie.
 In classifica le Red Panthers sono al primo posto solitarie a quota
trenta punti e un match in meno, inseguite dal Riviera del Brenta a
quota 23.
 Gli altri risultati: Red & Blue Roma-Le formiche Pesaro 42-5, Riviera
del Brenta-Utensilnord Le lupe Piacenza 27-0 (riposo: Asr Monza). Si
ritorna in campo il 21 dicembre con la prima di ritorno: Asr Monza-Red
Panthers. (l.p.)
 

Serie B.

Tarvisium cede le armi a Padova, Casale s’inchina al Cus
Verona, Villorba messo al tappeto dal Riviera

Il Paese cade in casa e dà via libera ai cugini del Petrarca

 

PADOVA-RUGGERS TARVISIUM: 27-14

CUS PADOVA: Zanato, Pietrantoni,
Ferullo, Agostini, Iachelini, Colleselli, Stefani, Palandrani,
Vladeanu (22′ st Zanin), Giacometti, Massaro, Suzzi, Minarello,
Musolino, Pacagnella (30′ st Crozzoletto). Allenatore: Pellielo.
RUGGERS TARVISIUM: Fadalti, Martini (5′st Pin), Visonà, Saracco,
Visentin, Luciani, Lauro (28′ st Pistore), Tosone, Lucatello, Lila (5′
st Franzin), Fogarolo, Torresan, Cecchetto, Maiese (20′ st Longo),
Vergani (25′ st Busatto). All.: Vendramin.

CUS VERONA-CASALE: 29-7

CASALE: Vittori (1′ st Lamon), R. Bellio,
Meggetto (20′ st Perazza), Scaramuzzi, Nordio, A. Ceolin, Medea,
Gerotto, Bottazzo, Criveller (15′ st M. Ceolin), Alb. Chinellato (15′
st L. Bellio), Kelemenic, Baldo (5′ st Chiarato), Dosso (5′ st
Balestreri), Carnio.

RIVIERA 2005-VILLORBA: 38-5

VILLORBA: Roffarè (32′ st Ceron), Sisti
(19′ pt Zanella), Zanchetta, Liotta, Dassiè, Nardelli, Guerrieri (27′
st Codato), Simionato, Bonfiglio (34′ st Venturato), Soligo,
Perazzetta (11′ st Ceccato), Bortoletto, Berto (39′ pt Vezzani),
Guerra, Vendramin (17′ st Negri). Allenatore: Simionato.

PAESE-CARRERA PETRARCA: 3-16

PAESE: Pavin (22′ pt P. Galiazzo),
Fornarolo, Gasparello, Pavan, Ceselin, Vendramin, Bergamo (31′ st
Franceschin), Menelle, L. Genovese, Grespan (31′ st Grippo), Trombetta
(14′ st Rufoloni), Maggiolo, Zanatta, Gigliodoro (28′ st A. Galiazzo),
Rebellato. Allenatore: Zaffalon.

CARRERA PETRARCA: Avossa, Borgato,
Ercolino (41′ st Davanzo), Sandonnini, Faggiotto, Politeo, Moretto,
Amadio, Viel, Geremia (1′ st Capri), Mainardi (1′ st Breschigliaro),
Redi, Gastaldi (37′ st Vettore), Marchetto, Sindoni. Allenatore:
Salamon.

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