Prima del rugby, vorrei riportare, sempre dal Gazzettino di oggi, un antipasto di stupidità e maleducazione, direi quasi "ebetitudine", di quelli genuini, ruspanti, esemplari. Si riferisce al calcio, tanto per cambiare. Ecco l’articolo:
Incredibile episodio nel Trevigiano …
Incredibile episodio nel Trevigiano durante l’ultima partita del campionato Giovanissimi. Un’intera squadra si è tirata giù i pantaloncini mostrando il sedere, per prendere per i fondelli gli avversari che stavano affondando sotto una valanga di gol: 8-0 a fine partita. A Campobernardo di Salgareda l’unica che ha avuto il coraggio di ribellarsi è stata la mamma di uno dei calciatori di 13 e 14 anni del Cimapiave di Maserada: lei, lo sberleffo alla Full Monty non lo ha proprio digerito. Con un "Maleducati!" urlato a pieni polmoni, si è scagliata contro i sette coetanei avversari del figlio. A fine partita polemiche a non finire: ora si attende la decisione del giudice sportivo.
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Ed ora veniamo alle cose più serie. Al rugby.
Donne.
Pantere in finale con il Sitam
(e.g.) Saranno Red Panthers Benetton e Sitam Riviera del Brenta a contendersi la finale femminile domenica a Viadana. Per la sesta volta consecutiva saranno le trevigiane e le veneziane a contendersi il titolo. Sarà la ventunesima volta (quattordicesima ufficiale) delle Pantere o la quarta del Mira?
Nella semifinale in gara unica, le Red Panthers Benetton hanno avuto vita relativamente tranquilla battendo il Red&Blu Roma 48-5 (8 mete a una); più complicata, invece, la qualificazione del Sitam Riviera del Brenta che ha espugnato il campo di Monza battendo la locale formazione per 22-17 (tre mete a due).
SERIE C
Chiusa la prima fase. Il Nuova Punto Casa Casale è stato promosso in serie B, il Monselice, secondo classificato nel Girone d’Elite, accede ai barrage, il Belluno, terzo classificato dell’Elite dovrà giocare lo spareggio di Valdagno il 18 maggio contro il primo classificato del Girone Civ (attualmente il Pordenone). Infine, il Villadose, quarto classificato del Girone d’Elite, per avere accesso ai barrage dovrà spareggiare con la sesta classificata del girone Centro-Sud in campo neutro (11 maggio).
Girone d’Elite: Oderzo-Casale 18-21, Monselice-Lemene 28-20, Belluno-Vicenza 47-26, Villadose-Conegliano 47-10, Alpago-Montebelluna 25-24, Jesolo-Montereale 32-11.
Classifica: Casale 96, Monselice 85, Belluno 82, Villadose 78, Montebelluna 58, Oderzo 56, Jesolo 52, Alpago 44, Lemene 39, Conegliano 38, Vicenza 14, Montereale 5.
Girone Civ: Valdagno-Pordenone 3-44, Pedemontana Livenza-Lido Venezia 13-32, Valeggio-The Monsters 0-37, Frassinelle-West Verona 26-0, Valpolicella-Trento 31-5.
Classifica: Pordenone 101, Lido 98, Pedemontana Livenza 82, The Monsters 80.
Metalcrom, 1978 La fantasia al potere
Maggio 1978. La fantasia va al potere. Accade a Treviso. Lo sponsor è Metalcrom, per l’ultima stagione. Un nome, una vocazione. Ogni volta che un trevigiano schiaccia oltre la linea bianca si leva il coro dei tifosi: "Meta-Meta-Metalcròm, Meltalcròm, Metalcròm!". Lo intonano molto quell’anno: 103 mete in 26 partite, record del campionato. Marcature ottenute con un gioco di linea ispirato come non si era mai visto prima in Italia.
I trequarti, guidati da Oscar Collodo all’apertura, sono il reparto delle meraviglie. Vi imperversano i fratelli Francescato: Nello, Bruno e Rino. Il gioco è nelle loro teste. Lo pensano nella cucina di casa, con posate e bicchieri distribuiti sulla tavola a disegnare schemi. Poi lo traducono in campo. Soprattutto ai centri. L’intesa è perfetta. E ne beneficia uno straordinario finisseur: Manrico Marchetto, 26 anni, passo folgorante, 41 mete. Fanton, Gazzola, Novello e Favaro, il calciatore, completano la linea arretrata. La palla all’ala non è una novità a Treviso. C’è tradizione. Ci sono capiscuola come Giorgio Troncon, maestro del "cadrage-débordement", e Gianni Cecchin. Ma il ’78 è l’anno della svolta: il genio anarchico e la poesia vengono disciplinati nel movimento collettivo. Angoli di corsa, timing di trasmissione, accelerazioni in rapporto agli spazi formano un’unica partitura.Nella Marca c’è anche un pacchetto, guidato da Franceschini, che si fa rispettare e che consente lo spettacolo. È molto mobile. Con il neozelandese Rich, Blessano, Lo Curcio, Pavin e Robazza domina le ruck sviluppando seconde e terze fasi di qualità. Ma fa molto altro, quel pack: cresce in mischia chiusa settimana dopo settimana, con Rossi, Sartorato e Pavan in prima linea, Carraro in seconda. Bobby Robazza è decisivo anche come preparatore atletico. In primavera le rivali calano mentre Treviso mantiene ritmi elevati.
L’inizio non è facile. L’allenatore Cossara, sostenuto dal presidente Arrigo Manavello, punta sui giovani. Le busca in casa dall’Algida Roma di Roy Bish, zeppa di talenti a cominciare dalla stella All Black Andy Haden. Va male anche a Rovigo. Ma a gennaio le tensioni dell’ambiente sono superate. Il 16 aprile il Metalcrom riceve la Sanson Rovigo. Conquista un sacco di palloni, si impone in touche, dove svetta l’altro kiwi Munro, e nelle ruck. Rich esplode la sua potenza in una corsa tranciante, innescando l’azione della prima meta di Rino che firma una doppietta. È l’aggancio in classifica.
Carwyn James ammette:
«Niente scuse, ha vinto il migliore in campo» . L’ex coach dei Lions è ammaliato dai Francescato e dai loro break esterni: «E raro vederne uno, figuriamoci due in una partita» commenta dopo il derby del Metalcrom col Petrarca segnato dagli show di Rino.
Spiegherà Nello:
«Il trucco era nella sincronia, nel rispetto dei tempi in rapporto allo spazio. Il primo centro rallentava, teneva la palla e attirava l’attenzione del secondo centro avversario. Intanto il nostro secondo centro si allargava e quando riceveva il passaggio aveva in pratica già preso l’intervallo esterno. E accelerava».
Il Rovigo è stanco: cade anche a Brescia. Il Treviso resta al comando da solo e non molla più. L’ultima di campionato è all’Aquila. Nello firma la centesima meta, imitato da Marchetto (doppietta) e Fanton. Finisce 29-10. Lo scudetto torna a Treviso dopo 22 anni dall’impresa della Faema. Il gioco alla mano è diventato vincente.
Con la tripletta contro il Rolly il fuoriclasse del Benetton si è portato al comando della speciale classifica: «La sconfitta di Calvisano ci ha fatto bene»
Williams: «Voglio lo scudetto, non il titolo di metaman»
Treviso
NOSTRO SERVIZIO
Fine settimana molto positivo per i colori biancoverdi del Benetton.
La prima squadra è tornata al successo e ha recuperato un punto a
Calvisano e Viadana, la seconda squadra ha chiuso al secondo posto il
Girone 2 della serie A e solo a causa del regolamento federale non ha
conosciuto la terza promozione consecutiva, le donne sono approdate in
finale.
«Un buon weekend – conferma Brendan Williams – per noi era importante vincere, ci siamo riusciti rosicchiando un punto a chi stava davanti, meglio di così».
Vittoria netta contro il Rolly e dimostrazione di tanta voglia
«Volevamo dimostrare che la sconfitta di Calvisano è stata solo un incidente anche se non credo sia stata una cosa del tutto negativa. Perdere non fa mai piacere, ma noi venivamo da una serie positiva di 9 incontri e quando non perdi da tanto tempo vedi la situazione in una maniera diversa. Sabato abbiamo giocato senza pressioni, dando il massimo. Ne è uscita una partita piacevole con tante mete».
Tu ne hai segnate tre divenendo il metaman del torneo.
«Una bella soddisfazione, ma io ho solo contribuito al successo: la classifica dei metaman mi interessa, ma fino ad un certo punto. Quello che mi interessa di più è vincere il Campionato».
Benetton, Calvisano, Viadana: Chi vincerà la Regular Season?
«Non lo so e sinceramente non è importante chi sarà primo al termine della prima fase, ma chi lo sarà alla fine dei playoff. Sarà una lotta dura, siamo 3 squadre allo stesso livello e ci giocheremo il titolo con uguali possibilità. Comunque noi dovremo vivere alla giornata, pensare ogni volta solo alla gara successiva. La prossima sarà a Roma contro la Capitolina, avversario in crescita conclude Williams una sfida non facile, quindi concentriamoci solo per questo ostico impegno».
Ennio Grosso
ALL’ESTERO
Fuori le inglesi, Tolosa e Munster si sfidano per la Heineken
LELOS A FATICA – Va alla Georgia l’edizione 2007-2008 della Coppa delle Nazioni Fira di Prima Divisione. Gli iberici, avanti 17-0 dopo soli 24′, incassano 3 mete dal saltatore Mamuka Gorgodze.
CUORE ROSSONERO – Lo Stade Toulousain supera 21-15 il London Irish ed approda in finale di Heineken Cup per la 5^ volta.
A Twickenham il XV di Novès (Perugini esce al 69′) va in meta con Ahotaeiloa e Servat contenendo a fatica lo scatenato Topsy Ojo. Due piazzati a metà ripresa di Elissalde ed una difesa ad oltranza negano la finale ai londinesi.
A Coventry il Munster con una meta di Quinlan e 13 punti di O’Gara guadagna la finale di Heineken resistendo ai disperati assalti finali dei Saracens sconfitti 18-16.
Semifinali di European Challenge: Worcester-Newcastle 31-16, Bath-Sale 36-14.
GINOCCHIA KO – Gravi infortuni ai legamenti per il francese Frederic Michalak (Sharks) e per il terza linea Schalk Burger (Stormers) nel weekend di Super14. Per il primo stagione già terminata mentre il secondo resterà assente dai campi per non meno di 2 mesi.
GIAPPONE CORSARO – Vince il Giappone di Kirwan (39-17) all’esordio del Cinque Nazioni d’Asia ad Incheon in Corea del Sud.
Giampaolo Tassinari
Cavinato duro in vista della sfida …
Cavinato duro in vista della sfida Carrera-Overmach, che può dCorsa a tre per il 4. posto fra Parma (39 punti), Petrarca (37) e Rovigo (36). A quattro se la Capitolina (34) farà il miracolo. A tre giornate dal termine del Groupama Super 10 più equilibrato di sempre la situazione è questa. Un maxi sprint per l’ultimo posto nei play-off che tiene con il fiato sospeso. Chi lo vincerà?
Il calendario del FemiCz Rovigo (Gran, Capitolina, Calvisano) è più favorevole di quelli del Carrera Padova (Parma, Viadana, Treviso) e dell’Overmach Parma (Petrarca, Treviso, Catania). Ma decisivo sarà proprio lo scontro diretto di sabato al Plebiscito fra Carrera e Overmach. Al quale, come allo sprint a tre, i rispettivi tecnici si approcciano con stato d’animo opposto, tipico del loro carattere.
Pacato è quello di Pasquale Presutti, allenatore del Petrarca. «Avevamo detto all’inizio che questo era il campionato più equilibrato degli ultimi tempi – afferma – Così è stato. Non mi stupisce il ritorno in corsa di Rovigo e Capitolina per il 4. posto. Come non mi stupisce che non si saprà fino all’ultimo chi arriverà primo fra Calvisano, Viadana e Treviso. Il nostro è il calendario più difficile, chi è davanti anche di un solo punto è favorito, ma ce la giocheremo. Se sbagliamo poco, e non prendiamo mete come quelle di Venezia, siamo una squadra che può fare risultato con tutti. Anche con Parma, Viadana e Treviso».
Una buona notizia in casa Carrera arriva dall’infermeria. «Il medico ci ha dato l’ok perchè Mariano Lorenzetti riprenda ad allenarsi – spiega Presutti – Lo recupereremo prima del previsto, forse già contro il Parma». Con il 3. linea più cacciatore di palloni del torneo in campo e la conferma che Little-Mercier continueranno a far coppia, le speranze di vittoria e sorpasso del Petrarca hanno qualche chance in più.
Agitato è, invece, lo stato d’animo di Andrea Cavinato, che di corsa a 3-4 per i play-off non vuol sentir parlare. «Credo che questa situazione – spiega il tecnico del Parma – non sia dovuta alla forza delle singole squadre, ma all’incapacità della classe arbitrale. In particolare dei guardalinee. Tra Parma o Padova e Rovigo c’è tanta di quella distanza che solo Dio sa. Se sono lì insieme a giocarsi il 4. posto è per colpa di un Super 10 falsato dai direttori di gara, altroché equilibrio. Mi spiegate perché al Casinò di Venezia a Parma non viene fischiato nulla, e vince, mentre a Rovigo gli viene fischiato tutto, e perde? O perché contro Calvisano il guardalinee Claudio Morandin, di Padova, fa di tutto perché noi perdiamo la partita, alla vigilia dello scontro diretto? Servono uniformità di giudizio e professionalità. In questo campionato non ci sono state. Poi siamo tutti rugbisti, e accettiamo il risultato del campo, ma non parlatemi di equilibrio».
Il clima di Carrera-Overmach, insomma, è già caldo. La FemiCz, se riuscirà nel colpo contro il Gran, è pronta ad approfittarne. Anche se Massimo Brunello, tecnico dei rodigini, confida: «Noi siamo più attenti al 6. posto per l’Europa che al 4. per i play-off. Per quest’ultimo vedo ancora favorito l’Overmach. Se a Padova perde, ma fa il bonus, può rifarsi con il Catania nell’ultimo turno. Cavinato stia tranquillo e non se la prenda con gli arbitri. A fine campionato il dare-avere con loro è sempre in pareggio. Se i conti non tornano, bisogna solo guardare in casa propria».
Ivan Malfatto
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