Under 19, Treviso perde la leadership
SERIE C
Girone d’Elite: Montebelluna-Casale 10-44,
Conegliano-Monselice 14-36, Jesolo-Belluno 29-18, Lemene-Villadose
16-40, Oderzo-Alpago 19-3, Montereale-Vicenza 12-11.
Casale 62, Monselice 55, Belluno 49, Villadose 47, Montebelluna 41, Oderzo 34, Jesolo 31, Lemene 30, Conegliano 23, Alpago 20, Vicenza 8, Montereale 4.
Girone Civ: Lido Ve-SudTirolo 27-5, Pordenone-Frassinelle 21-7,
Ped. Livenza-The Monsters 15-18, Valdagno-West Verona 16-0,
Valsugana-Valeggio 44-12, Cus Verona-Trento 27-5, riposava il
Valpolicella.
Lido Ve, Pordenone 64, The Monsters 63, Ped. Livenza 60,
Frassinelle 37, Valdagno 35, Valsugana 32, Cus Verona 27, West Verona
26, Valpolicella 13, SudTirolo 10, Trento 2, Valeggio 0.
UNDER 19 Nel Girone 1 terza sconfitta consecutiva del Benetton che
perde la leadership. Nel Girone 2 l’Orved San Donà sempre in corsa per
il primo posto.
Girone 1:
AlmavivA Capitolina-Benetton 29-17, Ruggers Tarvisium-Overmach Parma 28-10, Cammi Calvisano-Laif Benevento 29-18, Vibu Noceto-Carrera Padova 28-10, Easy Living L’Aquila-Montepaschi Viadana 8-12.
AlmavivA 52, Benetton 50, Tarvisium 45, Cammi 42, Carrera 37, Vibu 26, Montepaschi 25, Laif 23, Easy Living 21, Overmach 18.
Girone 2:
Rolly Gran Parma-Cus Genova 29-6, Orved San Donà-MarchiolSanMarco 55-7, Banco di Brescia-Donelli Modena 7-27, Femi Cz Rovigo-Grande Milano 19-23, Casale-Mirano 15-25.
Rolly 61, Orved 59, Donelli 51, Femi Cz 38, Grande Milano 36, Cus Genova 33, Mirano 28, MarchiolSanMarco 19, Banco Brescia 11, Casale 3.
E.G.
SEI NAZIONI La 24enne apertura padovana è il candidato numero uno a sostituire l’infortunato Bortolussi e svela: «Con il Galles anche Masi calcerà»
La Nazionale si aggrappa ai piedi di Marcato
«L’estremo non è il mio ruolo, quest’anno ho piazzato solo 4 volte
contro il Catania, ma sono pronto ad affrontare il Millennium»
«Quest’anno ho piazzato solo quattro calci, contro il Catania». La confessione, sincera e significativa, è di Andrea Marcato. L’uomo al cui piede si aggrapperanno quasi certamente le speranze dell’Italia per fare risultato sabato a Cardiff, nel 3. turno dell’Rbs Sei Nazioni.
Nick Mallett è stato di parola. Perso David Bortolussi (100% con l’Inghilterra) per infortunio e appurato che l’apertura "sperimentale" Andrea Masi il piede lo ignora, non ha ceduto alla logica dell’emergenza. Ovvero richiamare Ramiro Pez o Andrea Scanavacca. Le uniche aperture esperte e con buone percentuali al calcio del movimento italiano. Il citì ha convocato un debuttante destinato alla panchina, il trevigiano Paolo Buso, e sembra escludere l’ipotesi di Marcato numero 10, il suo ruolo, con Masi centro, ala o estremo. «Fiducia a Masi, apertura per tutto il torneo» aveva detto e così sarà, conferma anche il manager Carlo Checchinato. Così estremo e piazzatore in Galles dovrebbe esserci un ragazzo padovano di 24 anni che nel suo club non piazza (al Benetton la fa Marius Goosen), non gioca estremo e in azzurro ha sulle gambe 50′ in 4 presenze. Davvero un coraggio al limite dell’azzardo, in nome della fiducia data al gruppo, per Mallett. Vedremo l’esito. Ma fin d’ora da Nick il pragmatico il suo appellativo può cambiarlo in Nick l’idealista, o Nick il coerente.
«Rischio di debuttare da titolare con la Nazionale in un ruolo non mio – commenta Marcato – Estremo avrò giocato 3-4 volte. Mi ricordo 2 a Padova, 1 a Treviso e in Coppa Italia. Ovvio che ci penso. Non mi piace l’idea di fare brutta figura. Ma piuttosto di stare in panchina meglio così. Lavorerò sodo tutta la settimana su copertura del campo, movimenti difensivi, offensivi e su ogni dubbio parlerò con il tecnico, per trovare le soluzioni».
Idem sul fronte dei piazzati. «Li proverò due volte al giorno invece di una, come ora – continua – Facciamo sedute insieme a Bortolussi, Galon e Masi. David ha le percentuali migliori, io appena dietro. Certo, un conto è calciare a Monigo e al Plebiscito, un altro al Millennium! Sul gioco tattico è previsto che dal terzo match Masi inizi a usare gradualmente il piede (con Irlanda e Inghilterra ha calciato 4-5 volte in tutto, ndr). Se sarò in campo ci divideremo i compiti».
È un’importante assunzione di responsabilità per Marcato, ragazzo timido, ma determinato. A Dublino ha fatto finta di non conoscere Diletta, quando è passata a prendersi il biglietto del match, per non contravvenire all’ordine dello staff: niente fidanzate in albergo. Poi si è goduto il debutto nel torneo. «Gli inni, la gente, il Croke Park, ero già emozionato prima di entrare dalla panchina» confida. A Cardiff se giocherà dal primo minuto l’emozione dovrà lasciarla nello spogliatoio e pensare solo a calciare meglio che può. Dimenticando in mezzo a 70mila gallesi che finora ha piazzato solo quattro calci, contro il Catania.
Ivan Malfatto
Il match perfetto di "Phil la scarpa"
(A.Liviero)
Gli anni in 8 portano bene per i grandi slam. L’Irlanda nel ’48 realizzò l’unico en plain della sua storia nel Cinque Nazioni. La prima volta della Francia fu nel ’68, mentre nel ’78 il Galles griffò l’ultimo slam della seconda "golden era". Una ricorrenza che incoraggia le speranze dei Dragoni, come allora opposti alla Francia a
Cardiff nell’ultima partita. Certo in fatto di classe non c’è paragone con la famosa orchestra rossa di 30 anni fa, che stava al rugby come il Beatles al rock. Gareth Edwards e compagni avevano reinventato il nobile gioco. Prima di loro solo gli All Blacks erano riusciti a portare novità così radicali. E più tardi solo l’Australia saprà fare altrettanto. Gli avanti non si limitavano alla conquista ma garantivano continuità all’azione con l’inesauribile sostegno al portatore della palla. L’estrazione sociale era prevalentemente plebea, con qualche studente. La prima linea Price-Windsor-Faulkner proveniva da Pontypool, un villaggio di minatori. Cobner il calvo era operaio siderurgico a Cardiff. Alle loro spalle una banda di attaccanti toccati dalla grazia. A cominciare dai mediani Edwards e Bennett. E poi Gerald Davies, la più grande ala di ogni tempo, e la gazzella JJ Williams . Mentre la maglia di estremo era saldamente sulle spalle dell’altro Williams, JPR, il più coraggioso dei cavalieri.
Phil Bennett era un ragazzo timido e schivo dall’aspetto gracile, che a 15 anni aveva lasciato gli studi per la fabbrica. Si guadagnava il pane da metalmeccanico alla periferia di Llanelli. Ma a scuola c’era rimasto abbastanza da farsi notare per l’abilità nel rugby. Carwyn James ne intuì le potenzialità della natura riflessiva e il talento creativo. Divenne il suo mentore. Phil non aveva lo smalto di Barry John. Ma difendeva molto meglio. Ed era uno sciamano nella lettura del gioco. Il suo destro raffinato produceva incantamenti sublimi. Carwyn, che era un poeta, ne paragonò la bellezza del calcio a quella di un sonetto. Lo chiamavano "Phil la scarpa". Ma aveva molte altre qualità oltre al piede. Come lo scioccante side step che gli consentiva serpentine dense di magia.
Naturalmente aveva qualche difetto. E momenti neri. Ad esempio era autocritico all’eccesso. L’anno prima di quel favoloso ’78 non fu nemmeno convocato con la nazionale. E lui ammise: «Avrei dovuto giocare un po’ meglio». In certi momenti assumeva un atteggiamento rinunciatario, sembrava assorto. Ma all’improvviso usciva dal guscio, come a Cardiff nel ’73 , nella memorabile partita dei Barbarians vittoriosi sugli All Blacks, quando lanciò il folle contrattacco dall’area di 22 che portò alla meta da sogno di Edwards.
Nel ’78 il Galles arrivò imbattuto all’ultima partita con la Francia a sua volta a punteggio pieno. Una sorta di finale delle finali perché per la prima volta si sfidavano squadre che avevano ottenuto il grande slam nei due precedenti tornei. L’Arms Park ammutolì dopo 23′ quando Viviès aggiunse un drop alla meta di Skrela portando il punteggio sul 7-0. Bennett e Edwards, alla loro ultima stagione internazionale, si guardarono negli occhi e in 13 minuti cambiarono la partita. Sul prato di Cardiff si vide solo il rosso della maglie gallesi. Bennett fece un match perfetto. Lasciò tutti a bocca aperta sfuggendo a Viviès, alla farfalla Rives e a Bertranne. E tuffandosi in bandiera con Gallion avvinghiato alla cintola, sotto lo sguardo impotente di Aguirre. "Phil la scarpa" in quel pomeriggio di sole rifilò ai francesi due mete e una trasformazione. Edwards mise tra i pali un drop. Il Galles passò avanti 13-7. E non si fece più raggiungere.
ALL’ESTERO. IMPEGNATI A TEMPO PIENO I PILONI DELL’ITALIA
Bortolami, rientro con giallo in Premiership
VOLA TOLOSA Continua la marcia inarrestabile dello Stade Toulousain che sabato, nel 10° turno del Top14, ha travolto il Perpignan 41-15 (Perugini 80′) grazie alle doppiette di Heymans e Clerc.Al 2° posto a 10 punti di distacco c’è lo Stade Français che a fatica ha avuto ragione del fanalino Auch 15-12 con 5 piazzati di Skrèla di cui quello decisivo al 75′. Buon terzo il Clermont vittorioso 11-9 a Brive (Orquera 3 piazzati per i padroni di casa, Canale entra al 66′ per gli ospiti) mentre al 4° posto in classifica si colloca il Biarritz (Masi 80′) che ha espugnato il campo del Montpellier 18-14.
NAZIONALI A RIPOSO – Compagini gallesi senza i giocatori della nazionale nell’11° turno della Magners League. Ad eccezione del mediano di mischia Mike Phillips (Ospreys), autore di 1 meta nel largo succeso contro il Conacht 37-7, tutti i giocatori convocati da Gatland per la sfida di sabato prossimo contro l’Italia hanno osservato un turno di riposo. Nell’Ulster vittorioso 38-13 contro i Dragons, Del Fava è entrato nella ripresa mentre nel Munster, che ha espugnato il terreno dell’Edimburgo 11-7, è uscito nel 2° tempo Pucciariello.
RECORD CROLLATO – Dopo 15 mesi di imbattibilità casalinga in Premiership, il Bath ha perso al Recreation Ground. I Wasps con un secondo tempo da favola (22 punti Cipriani e 2 mete Lewsey) hanno vinto 42-34.Cade anche il Gloucester a Bristol 29-26 (Nieto e Bortolami 80′, giallo per quest’ultimo) ma i biancorossi mantengono la testa della classifica con un punto di vantaggio sul Leicester (Castrogiovanni 80′) che ha perso con i London Irish.
Finiscono Ko anche i Saracens (Ongaro 80′) superati allo scadere dal Newcastle 16-14.
Giampaolo Tassinari
LE STATISTICHE
Per battere per la prima volta nel 6 Nazioni l’Irlanda e/o l’Inghilterra dovremo attendere come minimo un altro anno: questo il crudo responso delle due partite iniziali dell’edizione 2008. Ma è anche vero che il -5 con l’Irlanda è il miglior scarto negativo del torneo nei confronti tra i due Paesi, mentre in assoluto la sconfitta con il minor scarto è il -3 di Belfast nel premondiale di agosto. Invece il -4 della sconfitta con gli inglesi è lo scarto minimo assoluto in 14 test. La crescita dell’Italia prosegue: continua a perdere ma ora rimane in partita fino all’ultimo minuto.
12 METE AL TRIFOGLIO – Bilancio delle 9 partite con l’Irlanda nel 6 Nazioni: 9 sconfitte, 136 punti fatti, di cui 12 mete, mentre 310 sono i punti subiti, di cui 36 mete; peggiore il bilancio delle 9 con gli inglesi: 9 sconfitte con 107 punti fatti, di cui 9 mete, contro i 387 punti subiti, di cui 50 mete.
ESORDIENTI – Hanno giocato la loro prima partita nel torneo i seguenti giocatori: Bortolussi, Travagli, Marcato, Cittadini, Reato e Sgarbi; gli ultimi tre al debutto assoluto in azzurro e, molto consolante, tutti e tre italiani, sintomo positivo della Mallett tendenza di utilizzare più giocatori italiani.
CASTRO FA OTTO – Castrogiovanni ha raggiunto 51 cap e contro l’Irlanda ha segnato la sua seconda meta nel torneo. Curiosità: anche la prima l’aveva inflitta ai verdi del trifoglio. Il totale delle mete di "Castro" in maglia azzurra sale a 8: è ora il quarto avanti più prolifico dopo Carletto Checchinato (21) Mauro Bergamasco (13) e Zanon (9). Anche Bortolami e Lo Cicero non scherzano in quanto a mete, 7 per entrambi, ma per il pilone catanese, ora salito al quarto posto assoluto delle presenze con 73 cap, ancora nessuna meta nel torneo.
CAPITANO -Sergio Parisse, neo capitano, ha festeggiato il suo 50° cap contro gli inglesi col riconoscimento del man of the match, inoltre insieme a Carlo Checchinato condivide il primato delle presenze nel ruolo di terza centro che entrambi hanno ricoperto 42 volte.
MAURO RECORD – Mauro Bergamasco, 64 cap totali, con 61 presenze nel ruolo di flanker ha ora il primato solitario delle presenze in questo ruolo, che prima condivideva con Giovanelli ( 60 ).
DAVID CANNONIERE – Bortolussi con due presenze nel torneo ha marcato venti punti portando il suo totale personale a 153 con una media di 9,56 punti a partita, contro i 13,2 di Dominguez e gli 8,7 di Bettarello, ed è salito al quinto posto assoluto della classifica marcatori.
LA PRIMA DI PICONE – Picone al 12° cap ha segnato la sua prima meta, è il 229° azzurro a schiacciare in terra promessa.
JONNY GO – Jonny Wilkinson ha superato i mille punti, ora è a quota 1009 che, sommati a quelli segnati per i Lions britannici, lo pongono solo a qualche decina di punti dal primatista mondiale Neil Jenkins. Scommettiamo che per la fine del torneo, infortuni permettendo, lo batterà?
Walter Pigatto
Basta un tempo al Carrera contro la Femi Cz.
Domani test del Civ under 16
Dopo il terzo turno comincia a delinearsi la situazione nei due gironi della Coppa Italia. Nel Girone A Benetton e Carrera sono in fuga, già eliminato il Femi Cz; nel Girone B più intricata la situazione con 3 squadre, Cammi, Overmach e Montepaschi che si stanno giocando i due posti per le semifinali. Eliminata l’AlmavivA.
GIRONE A Femi Cz Rovigo-Carrera Padova 12-45, Casinò di Venezia-Vibu
Gran Parma 19-14, riposava il Benetton Treviso.
Benetton, Carrera 10, Vibu 5, Casinò 4, Femi Cz 0; Femi Cz e Vibu una gara in più.
Prossimo turno (22 o 24 febbraio): Carrera-Casinò, Vibu-Benetton, riposa il Femi Cz.
Nel derby di Rovigo la formazione di casa è la prima a portarsi in vantaggio, poi però il Carrera ribalta la situazione ed archivia il match già al termine dei primi 40′. Alla meta di Barion hanno infatti risposto Giovanchelli, Mercier e Gatto. Nella ripresa meta iniziale di Immelman, poi altre 3 mete patavine di Bezzati, Saccardo e Gatto.
Primo successo per il Casinò di Venezia che vince col Vibu. Tutti i punti veneziani nel primo tempo, meta di Wium, quindi una trasformazione, 2 piazzati, un drop di Bambry e un drop di Higgs.
GIRONE B Overmach Parma-Montepaschi Viadana 20-12, Amatori
Catania-AlmavivA Capitolina 15-9, riposava il Cammi Calvisano.
Cammi 10, Overmach 8, Montepaschi 5, Amatori 4, AlmavivA 2;
AlmavivA e Amatori una gara in più.
Prossimo turno: Cammi-Overmach, AlmavivA-Montepaschi.
CIV Rinnovando il rapporto di collaborazione fra le due istituzioni, si sta svolgendo il consueto stage tra Civ e il francese Comitée de Midi Pyrénées. L’iniziativa metterà a confronto rappresentative under 16 ma anche tecnici, dirigenti ed arbitri dei due comitati.
Responsabile della sel. Civ Under 16 è Arturo Bergamasco, mentre gli allenatori sono Dario Dardani e Giuseppe Artuso. Oggi e domani mattina squadre e staff tecnici italiani e francesi lavoreranno in campo e alla lavagna. Domani alle 15 a San Donà si svolgerà il test match che concluderà lo stage. Coinvolto anche quest’anno un arbitro dei due comitati. Il prescelto dal Civ è Marius Mitrea, il quale dirigerà il match di San Donà in collaborazione col francese Maxime Rouquié.
TESSERAMENTI ONLINE La Fir muove un nuovo passo nel proprio percorso di modernizzazione inaugurando a partire dall’1 marzo la possibilità, da parte delle oltre mille società affiliate, di gestire personalmente i tesseramenti dei propri atleti. Questa settimana le società affiliate alla Fir riceveranno la documentazione necessaria per collegarsi all’apposito server dedicato alle pratiche di tesseramento e potranno controllare ed aggiornare in tempo reale tanto i dati anagrafici che la documentazione necessaria.
Ennio Grosso
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