Dal Gazzettino (17.11.2008)

Italia vs Argentina – La Sesta Nazione – Gioco dentro la difesa: il perché di un limite – GLI ALTRI RISULTATI DEI TOUR AUTUNNALI – SUPER TEN – SERIE A1 – SERIE A2 – SERIE A2 – SERIE B/3 – Torino
NOSTRO INVIATO –

Italia-Argentina

Torino
NOSTRO INVIATO

Se l’Italia avesse battuto l’Argentina con almeno 15 punti di scarto sarebbe balzata avanti di due posizioni nel ranking mondiale dell’Irb. Salendo grazie alle contemporanee sconfitte di Scozia e Irlanda (con Sudafrica e Nuova Zelanda) dal 10. all’8. posto. Il più alto di sempre, raggiunto per un breve periodo solo dopo lo straordinario Sei Nazioni del 2007.

Uscendo sconfitta 22-14 dai Pumas all’Olimpico di Torino, invece, oggi nell’aggiornamento del ranking l’Italia farà una balzo indietro e uscirà dopo molte settimane dalla top 10. Il ko casalingo porterà infatti alla decurtazione di punteggio. Essendo gli azzurri alla pari con le Figi a quota 75,24 è inevitabile lo slittamento all’11. posto. E l’olimpo del rugby mondiale non potrà essere recuperato prima del prossimo Sei Nazioni. Il test di sabato a Reggio Emilia contro i Pacific Islanders non è valido per il ranking Irb, trattandosi di una selezione di tre nazionali. Quindi la classifica dell’Italia e delle Figi (non hanno test internazionali nel frattempo) non si muoverà più.

Sarà anche condivisidibile quanto dichiarato dal capitano azzurro Sergio Parisse alla vigilia di Torino: «A noi giocatori, onestamente, del ranking non importa poi molto. L’importante è fare bene per noi, e per tutte le persone che ci sono sempre vicine quando scendiamo in campo». Un approccio sacrosanto, visto che il valore di un giocatore e di una squadra si misurano dal calore della passione e dalle qualità tecniche che mettono in campo. Non certo da una fredda classifica stilata da un computer. Ma una conseguenza questa espulsione dalla top 10 la porterà. Più di immagine internazionale che di sostanza, ma la porterà. E sappiamo quanto l’immagine e i piccoli progressi contino per una nazionale come la nostra, che si sta ritagliando a fatica e con orgoglio il suo spazio fra le big.

Questa conseguenza è lo slittamento dalla seconda fascia dell’urna (se fossimo entrati nella top 8) alla terza (dove siamo tuttora) nei sorteggi dei 4 gironi di Coppa del Mondo 2011, che avverranno a dicembre per la prima volta in base alla classifica del ranking Irb. L’Italia continuerà a essere considerata una potenza mondiale di terza fascia, come è in effetti e come è sempre stata considerata nelle World Cup del passato. Niente di male, per carità. Se nel girone a 5 squadre nel 2011 l’avversaria di seconda fascia sarà il Galles (come nel ’03), la Scozia (’07) o l’Irlanda (non più inarrivabile) le chance di prima storica qualificazione ai quarti di finale resteranno intatte. Addirittura se l’Argentina chiuderà l’anno nelle top 4 (com’è nelle sue possibilità) potrebbe capitarci anche una rivale di prima fascia abbordabile, e non impossibile come le altre tre stelle del Sud. Ma non aver colto la chance di tornare nell top 8 in un momento così particolare lascia l’amaro in bocca, come la brutta prova fornita dagli azzurri contro i Pumas.

«Abbiamo commesso troppi errori, qualche fallo di troppo e, contro un avversario così è inevitabile venire puniti quando si concede così tanto – commenta il pilone Andrea Lo Cicero – Ma non possiamo dimenticare che, contro squadre di alto livello, negli anni scorsi subivamo passivi più pesanti: adesso siamo sempre molto vicini nel punteggio, lo si è visto anche nelle ultime due gare, e non riuscire a concretizzare è sicuramente frustrante. Ho visto molte critiche alla nostra mediana, forse bisognerebbe ricordare che Canavosio e Marcato hanno disputato in coppia appena due partite e, in quelle posizioni, non si improvvisa nulla. Hanno bisogno di più tempo. La mischia e la touche migliorate rispetto all’Australia? Si tratta di due fasi di gioco in cui ci siamo comportati quasi sempre bene, dovranno essere un punto di partenza anche nella partita di sabato prossimo contro i Pacific Islanders».

Ivan Malfatto

RANKING MONDIALE

Ecco l’attuale classifica, che verrà aggiornata oggi come tutti i lunedì dopo i test-match.

  1. Nuova Zelanda p. 94,91
  2. Sudafrica 88,28
  3. Australia 85,65
  4. Inghilterra 83,16
  5. Argentina 82,11
  6. Francia 80,13
  7. Galles 79,58
  8. Irlanda 77,18
  9. Scozia 76,91
  10. Italia 75,24

 

 
Gioco dentro la difesa

Il perchè di un limite

Forse sarà perchè all’Olimpico di Torino siamo abituati ad ammirare le magie di Del Piero. O più realisticamente perchè l’Argentina ha dato una spietata lezione di difesa e pressione. Fatto sta che il palcoscenico di Pinturicchio ha messo a nudo la drammatica crisi creativa dell’Italia del rugby. Il malanno è cronico. Le azioni dei trequarti azzurri da tempo si svolgono con passaggi davanti alla difesa. Purtroppo non basta più per arrivare in meta. È necessario attaccare l’asse profondo. I tecnici lo chiamano gioco dentro la difesa. L’Italia quasi mai arriva a farlo. È raro vedere un azzurro rompere la linea di opposizione e sul placcaggio riuscire a liberare braccia e palla rimanendo in piedi. Quanti break e off load si sono contati contro l’Argentina e l’Australia? E nello scorso Sei Nazioni? Pochissimi.
La questione è complessa. E non dipende dalla vena dei singoli. Da fase statica conta la manovra davanti alla difesa: la qualità del possesso, la velocità, il ritmo e in eguale misura il piazzamento e il movimento senza palla per disorganizzare i difensori, attirarli in una zona e sguarnire quella in cui si è deciso di sferrare l’attacco. Tutto questo l’Italia lo fa piuttosto male pur disponendo di una buona conquista. Una volta dentro la difesa diventano decisivi il sostegno e il lavoro di pulizia sui punti d’incontro. I sostegni dovrebbero anticipare l’azione nella zona prestabilita e consentire una liberazione della palla in un paio di secondi, prima cioè che la difesa possa ripiazzarsi. La realtà è ben diversa: nel gioco dinamico i palloni dell’Italia sono quasi tutti a liberazione ritardata. Non sono estranee a queste difficoltà organizzative carenze di tecnica individuale. Gli attacchi in seconda e terza fase, ad esempio, richiedono che avanti e trequarti giochino mescolati tra loro in maniera intercambiabile. I "gormiti" della mischia azzurra appartengono al popolo del metallo, dispongono di una potenza e una tecnica collettiva tra le più temibili al mondo. Ma certo molti di loro hanno limiti nella gestualità e nella corsa.

Per tutti questi motivi un salto di qualità nelle costruzioni offensive sembra riguardare più il domani che l’oggi. A breve è più saggio concentrarsi sulla "trilogia classica": conquista, difesa e gioco al piede. E sulla gestione tattica. Contro i Pumas l’Italia pensava, non senza fondamento, di muovere la palla per cercare di evitare la sfida e l’usura fisica. Ma l’aggressività e l’organizzazione difensiva degli argentini non ha fatto che trasferire la pressione nella zona di placcaggio. Insistendo in simili condizioni a muovere la palla sull’asse laterale l’Italia ha concesso fette di campo importanti e calci di punizione. Occorreva uscire da questa morsa invertendo la pressione. I manuali in casi del genere indicano due soluzioni: gioco al piede e, se possibile, avanzamento del pacchetto o ai suoi lati. Si sarebbero dovuti alternare di più e meglio i calci tattici. Così come, visto l’esito del confronto tra gli avanti, non sarebbe stata insensata la ricerca di soluzioni nel piccolo perimetro.

Di tutto questo poco o nulla si può addebitare a Marcato, in pratica alla seconda partita in nazionale da apertura. Anche perchè molto dipende dalle opzioni che un mediano si trova a disposizione per attaccare. E l’Italia, tramontato il maul a causa delle nuove regole che ne consentono il crollo, deve trovare nuovi mezzi per giungere alla meta.

 

 

 

GLI ALTRI RISULTATI DEI TOUR AUTUNNALI

L’Australia doma anche la mischia inglese, i calci tradiscono la Scozia con i Boks

Ci sono rimasti male venerdì sera i quasi 60mila spettatori del Millennium quando il Galles, stravolto da ben 12 cambi rispetto al test con i Boks, ha faticato oltre misura a battere il Canada. Infatti solo due mete dell’emergente ala diciannovenne Halfpenny e due mete tecniche hanno risolto la pratica Canucks. «Abbiamo commesso troppi errori e perso troppi palloni e non abbiamo mostrato alcuna coesione» ha commentato Gatland che ha anche ammesso che «sabato prossimo contro gli All Blacks dovremo fornire ben altra prestazione». Il Galles non batte la Nuova Zelanda dal 19 dicembre del 1953 (finì 13-8 con la celebrata meta dello sprinter olimpionico Ken Jones) e fino a martedì incrocerà le dita per sapere se l’apertura Hook ed il centro Shanklin saranno del gruppo causa gli infortuni patiti venerdì. Gatland comunque ha avuto riscontri più che positivi dalla diciannovenne apertura degli Ospreys, Dan Biggar, dal pilone del Cardiff, John Yapp, e dall’estremo degli Scarlets, Morgan Stoddart. Mentre in Galles cresce l’attesa per il test di sabato prossimo, l’interesse dei fan è anche catturato dalla notizia che gli Ospreys vogliono acquisire i servigi di Wayne Smith, assistant coach degli All Blacks.

Solo nel secondo tempo la Francia ha dilagato contro i Pacific Islanders che hanno ripetuto la scialba prestazione di sabato scorso contro gli inglesi. Francesi comunque pasticcioni ed imprecisi nella prima frazione dove un pugno dell’ala figiana Nalaga, espulso immediatamente dall’arbitro Owens, ha spedito fuori campo in barella Elissalde. Nella ripresa le mete di Heymans, Picamoles e Médard hanno chiuso la partita portando tuttavia Lièvremont a dichiarare che «a fronte di una difesa solida abbiamo perso davvero troppo possesso».

Un’Australia cinica ha impartito una lezione di realismo ed esperienza all’Inghilterra. Sfavoriti dai pronostici in mischia chiusa, i Wallabies hanno invece messo in seria difficoltà il pacchetto dei padroni di casa che ha finito per commettere troppi falli venendo punito sistematicamente dal piede di Giteau, decisivo con sei punizioni. «Non abbiamo sfruttato le occasioni avute dentro ai loro ventidue e sabato prossimo col Sud Africa non potremo permettercelo di nuovo» ha ammesso il ct Martin Johnson che aveva covato sogni di gloria quando alla pausa lo score vedeva il XV della Rosa sotto di un solo punto, 11-12.

Come accaduto contro il Galles, anche con la Scozia la vittoria sudafricana è giunta più per demerito dei padroni di casa che per quanto mostrato dai Boks. Cinque piazzati falliti (due da Parks e tre da Godman) ed una meta mancata allo scadere dagli scozzesi, a più riprese arrembanti col pack ai cinque metri, hanno salvato i campioni del mondo apparsi ancora clamorosamente confusi. All’intervallo Scozia avanti 10-0 ma tre calci di Pienaar e la meta di Fourie hanno ribaltato lo score.

C’è voluta una meta tecnica allo scadere del primo tempo per sbloccare la Nuova Zelanda che fino ad allora era stata ben contenuta dall’Irlanda. Nella ripresa le mete di Thorn e Nonu hanno consolidato la grande mole di lavoro della mischia All Black. «Siamo molto contrariati per come abbiamo perso oggi con i kiwi, ma adesso dobbiamo guardare alla grande sfida contro i Pumas che ci attende sabato prossimo» ha detto il neo-coach irlandese Kidney al termine della gara. Intanto mercoledì 18 a Limerick è in programma Munster-Nuova Zelanda per celebrare il trentennale della famosa vittoria per 12-0 dei locali sugli allora All Blacks di Graham Mourie.

ALTRI RISULTATI – Giappone-Usa 29-19. Asian 5 Nations (1. Divisione 2008): Taiwan-Sri Lanka 35-23. Singapore promossa al Top 5 del 2009. Coppa Europa 2008-2010: in 1. divisione Spagna-Germania 22-11 (a Madrid), con terna arbitrale italiana Ventura, Sironi e Bonacci. In 2. divisione A Repubblica Cèca-Polonia 7-13 (a Ostrava). Questi ultimi due incontri erano validi anche per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2011.

Giampaolo Tassinari

 

LA SESTA NAZIONE

Venerdì prossimo alle 11, alla sala stampa dello
stadio Giglio di Reggio Emilia, il presidente Giancarlo Dondi
presenterà il libro "La Sesta Nazione – 80 anni di storia della
Federazione italiana rugby". Si tratta di un volume scritto a più mani
da un gruppo di giornalisti esperti di rugby e a cura di Gianfranco
Bellè e Gianluca Barca che intende celebrare l’importante traguardo
tagliato dalla Fir.

Ennio Grosso

 

Campionati Italiani

SUPER TEN

Sarà con ogni probabilità Femi CZ Rovigo-Benetton Treviso la
sfida televisiva della settima giornata del Campionato Super Ten in
onda su Rai Sport Più. Il match, derby numero 119 tra i due club, sarà
disputato domenica 30 novembre, sul terreno dello stadio Battaglini,
alle 14.10; inizio della diretta televisiva alle 14.

 

SERIE C

 

Sesta giornata di andata.

Girone d’Elite

Jesolo-Monselice 29-11

Alpago-Belluno 12-0

Lemene-Bassano 7-32

Conegliano-Feltre 20-27

Lido Venezia-Pordenone 33-11

Classifica

Bassano, Feltre 25,

Belluno 22,
Jesolo 20,

Alpago 16,

Lido Venezia 9,

Monselice, Pordenone 4, Lemene 1, Conegliano 0.

 

Girone CIV Est:

Montebelluna-Silea 71-3 (sospesa al 39′ del primo tempo perchè il Silea aveva in campo un numero di giocatori inferiore a quanto consentito dal regolamento),
Mirano-Oderzo 8-14,

Venjulia-Valsugana 17-8,

Cus Udine-Montereale 27-5,

Spilimbergo-Pedemontana Livenza 3-116.

Classifica

Montebelluna 30

Pedemontana Livenza 20

Oderzo 19

Venjulia 16

Mirano, Valsugana 14,
Cus Udine 8

Silea 6

Montereale 2

Spilimbergo 0.

 

Girone CIV Ovest:

The Monsters-Vicenza 10-22

Valeggio-Villadose 24-12,

Cus Verona-SudTirolo 66-10,

Valpolicella-West Verona 16-7,

Altovicentino-Frassinelle rinviata a domenica prossima,

riposava il Trento.

Classifica

Vicenza 30,

The Monsters 21,

Altovicentino 18,

Cus Verona, West Verona 14,

Frassinelle 11,

Valpolicella 7,

SudTirolo, Valeggio 6,

Trento 4,

Villadose -4.

 

UNDER 19

Sesta giornata di andata.

Girone 1:

Carrera Padova-Cammi Calvisano 52-14,

Benetton Treviso-Plusvalore Gran Parma 32-14,

Montepaschi Viadana-Antares Benevento 41-0,

Giunti Firenze 1931-AlmavivA Capitolina 16-34,

Vibu Noceto-Ruggers Tarvisium 68-10.

Classifica: Carrera 26, Benetton 23, AlmavivA, Montepaschi 22, Cammi 15, Plusvalore 13, Vibu 12, Giunti 7, Antares 5, Tarvisium 0.

 

Girone 2:

Amatori San Donà-Casinò di Venezia 12-8,

Overmach Parma-Amatori Milano 22-12,

HBS Colorno-MarchiolSanMarco 48-0,

Mirano-Donelli Modena 8-24,

Grande Milano-Femi CZ Rovigo 21-17.

Classifica: San Donà 29, Colorno, Overmach 24, Casinò di Venezia 16, Amatori Milano, Donelli 14, Femi CZ 13, Grande Milano 10, Marchiol SanMarco, Mirano 0.

 

 

SERIE A1

6

San Dona’ – Consiag Po 7 – 31

San Marco – Alghero 17 – 11

Livorno – Colorno 20 – 32

L’aquila – Milano 49 – 22

Firenze – Lazio 1927 14 – 23

Piacenza – Udine 26 – 13

PROSSIMO TURNO
(23/11/08): Lazio 1927 – Udine, Milano – Firenze, Colorno – L’aquila, Alghero – Livorno, Consiag Po – San Marco, San Dona’ – Piacenza,

SERIE A2

6

Benetton Tv – Colleferro 84 – 3

Calvisano – Viadana 27 – 11

Vibu Noceto – S. Gregorio 40 – 3

Benevento – Lyons 17 – 13

Pro Recco – Badia 15 – 16

Brescia – Mirano 2008 29 – 10

 

PROSSIMO TURNO (23/11/08):Badia – Mirano 2008, Lyons – Pro Recco, S. Gregorio – Benevento, Viadana – Vibu Noceto, Colleferro – Calvisano, Benetton Tv – Brescia,

SERIE B/3

6

Valsugana – Cus Padova 13 – 28

Petrarca – Rubano 26 – 13

Casale – Villadose 42 – 8

Tarvisium – Valpolic. 3 – 43

Villorba – Paese 17 – 34

Riviera – Cus Verona 12 – 10

CLASSIFICA

PROSSIMO TURNO: (23/11/08) Cus Padova – Casale, Rubano – Villorba, Villadose – Tarvisium, Valpolic. – Valsugana, Cus Verona – Petrarca, Paese – Riviera.

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