Gioco a zone e blocchi L’ora dei ripensamenti
Il rugby è un gioco del pensiero, diceva Carwyn James. Affermazione di
attualità bruciante a quasi 25 anni dalla scomparsa del principe degli
allenatori. Per far fronte a difese sempre più rinforzate, gli
attacchi si sono strutturati rendendo più complesso il cosiddetto
“think rugby”.La grande svolta offensiva è cominciata con il gioco a
zone. Il campo è stato ridisegnato dai tecnici in assi (laterale e
profondo) e settori. Come minimo se ne prendono in considerazione 5,
individuati con un numero o una lettera: la zona a raso e vicina alla
conquista o al raggruppamento (di solito la 1 o la A), quella in mezzo
nell’ambito di pertinenza dei centri (2) e quella al largo (3). Si
aggiungono poi il lato chiuso e lo spazio alle spalle della linea di
opposizione che può essere occupato al piede. Quando si lancia
l’attacco da una mischia o da una touche i giocatori hanno già
concordato non solo dove sferreranno l’offensiva, ma spesso anche le
zone in cui porteranno la pressione nella fasi successive. Ci sono
squadre che preferiscono superare la linea del vantaggio il prima
possibile e il più vicino ai propri sostegni, cioè in zona 1, per
fissare subito la difesa sull’asse profondo e poi andare a cercare
spazi al largo in zona 3. Altre che variano di più i lanci: innesco in
zona 2 e prosecuzione in 3. Oppure allargamento totale della linea di
difesa andando alla mano subito in 3 per poi penetrare in 1 (ai lati
del raggruppamento) o in 2 (al centro del campo). Ci sono anche i
doppi movimenti nello stesso senso: come le verticalizzazioni ripetute
(zone 1-1), le serie di pick and go per usurare le difese sul piano
fisico e concentrarle sull’asse profondo per sguarnirle all’esterno. E
le duplici aperture (3-3) per mettere in difficoltà invece i difensori
sullo spostamento e il ripiazzamento.L’altra rivoluzione tattica ha
riguardato lo schieramento di avanti e trequarti mescolati tra loro
sulle fasi dinamiche. Si danno appuntamento in zone prestabilite per
squilibrare la difesa con un sostegno anticipato. Se ad esempio si
decide di lanciare il gioco in zona 2 con una penetrazione del primo
centro, attorno ad esso si struttura un blocco di conservazione
composto di solito dal giocatore che gli ha passato la palla e dalle
terze linee, che sono gli avanti più rapidi ad arrivare sulla linea
del placcaggio. Contestualmente si forma un gruppo di continuità
all’esterno (con il secondo centro, l’ala e l’estremo) pronto a
sfruttare uno sviluppo dell’attacco nella stessa direzione. Le seconde
linee vanno invece a costituire un blocco di penetrazione schierandosi
ai lati del primo attaccante chiamato a giocare la palla uscita dal
raggruppamento. Mentre i giocatori della prima linea possono rimanere
nella zona di conquista pronti a intervenire, con l’ala del lato
chiuso ed eventualmente un flanker, su un eventuale ribaltamento di
fronte. Naturalmente questi sono solo dei canovacci, perché le
soluzioni sono innumerevoli e complesse. E gli allenatori si
sbizzarriscono dosando “penetratori”, percussori, sostegni, playmaker
nei vari blocchi d’attacco.Tutte queste combinazioni tra zone e
blocchi richiedono, oltre all’anticipo dei sostegni, un sistema di
codici e di comunicazione perfetto, fondamentale per pensare e agire
collettivamente. Ma le difese non sono state a guardare. Hanno messo
in discussione la filosofia dei piani di gioco: troppo ripetitivi,
prevedibili e privi di un vero pensiero di qualità.
A. Liviero
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In C vince il Pordenone, a Dax l’Italia u18
ITALIA SEVEN -Una vittoria sul Kenia (19-5) e 3 sconfitte con Nuova
Zelanda (41-5), Russia (17-12) e Galles (20-7) a Hong Kong per
l’Italia alla prima uscita stagionale. Il torneo è stato vinto da
Samoa che ha battuto in finale 27-22 le Figi.
ITALIA UNDER 18 -A Dax, l’Italia Under 18 Fira di Lorenzo De Vanna ha
battuto la Russia 27-9 (pt 17-09). Marcatori: m. Zoli, Andrucci, De
Cicca, 2cp e 3 tf Favaretto. Mercoledì Francia-Italia.
SERIE C -Girone élite: Lido Venezia-Lemene 0-45 (mete 0-8),
Casale-Montebelluna 12-29 (0-5), Vicenza-Frassinelle 10-11 (2-1),
Riviera-Alpago 54-5 (8-1), Oderzo-Belluno 30-0 (4-0), riposava
Tarvisium. Classifica: Riviera 79 p., Tarvisium 65, Oderzo 62,
Montebelluna 61, Belluno 56, Casale 40, Alpago 31, Vicenza 21, Lemene
19, Lido, Frassinelle 14. Girone Civ: West Verona-Jesolo 0-58 (0-10),
Valdagno-The Monsters 6-0, Friulcassa Pordenone-Pedemontana Livenza
24-13 (4-1), Montereale-Valpolicella 67-0 (13-0), Cus Verona-Trento
10-20 (2-4), riposava Sud Tirolo. Classifica: Montereale 77 p., Jesolo
67, The Monster 53, Cus Verona 46, Valdagno 43, Pedemontana 38,
Pordenone 26, Valpolicella 25, Sud Tirolo 14, Trento 11, West 4.
EUROSPORT -Eurosport 2, canale numero 211 della piattaforma Sky,
trasmetterà in differita da Belfast 10 incontri del gruppo 1 dei
Mondiali Under 19 (nessuno dell’Italia che è nel gruppo B). Si parte
giovedì con Nuova Zelanda-Galles (23,15) e Australia-Irlanda (0,45).
RUGBY! -È in edicola il numero di Aprile del mensile “Rugby!”, che
dopo l’unione con “La Meta” avvia per la distribuzione la partnership
con Mondadori. (im)
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Nel posticipo del Groupama Super 10 netta vittoria trevigiana. Paura
per l’ala dopo uno scontro con Mafi. In meta anche Enrico Pavanello
Williams e il pack fanno tornare Treviso in testa
Il Benetton domina touche e occupazione. Il Calvisano centra il bonus
solo all’87’, tutti i punti segnati da Scanavacca
Treviso
NOSTRO SERVIZIO
Il Benetton vince il posticipo e match clou della quarta giornata di
ritorno e si riporta da solo al comando del Groupama Super 10. Il
Cammi Calvisano agguanta proprio in extremis un punticino di bonus che
gli fa riacquistare il secondo posto.
La partita tra le due squadre che hanno caratterizzato le ultime sfide
scudetto ha visto prevalere giustamente la squadra trevigiana, che ha
dato vita ad una partita di sacrificio e di orgoglio. Una partita che
ha visto il Benetton mettere alla frusta l’avversario per quasi tutto
il primo tempo, non riuscendo tuttavia a concretizzare in punti la
gran mole di lavoro svolto e i 30 (almeno) minuti trascorsi nella metà
campo bresciana. Un Benetton determinato in particolare nella rimessa,
fase di gioco in cui ha lasciato poco spazio a Calvisano.
Dopo un uno-due di Marcato che in 7′ ha portato il risultato sul 6-0,
Treviso ha insistito prepotentemente con il pacchetto mettendo sempre
a dura prova il Cammi, che comunque, in una maniera o nell’altra, è
sempre riuscito a rintuzzare ogni offensiva. Neppure con la
superiorità numerica (giallo a Purll poco prima della mezz’ora)
Treviso è riuscito ad andare a segno. I biancoverdi sono andati più
volte vicini all’area di meta bresciana, senza però trovare il modo di
piazzare il colpo decisivo. Così c’è stato bisogno di uno sprazzo di
Brendan Williams, il quale dopo averci provato nel primo quarto d’ora
un paio di volte senza trovare la via giusta, ad un minuto dalla
chiusura del parziale è riuscito a sorpredere la difesa avversaria,
prima zigzagando tra le maglie giallonere e poi calciando per se
stesso, riuscendo così a segnare la prima meta dell’incontro.
Il primo tempo si è chiuso sull’11-0, ma Treviso sapeva che i conti
non tornavano. Nei primi 40′, infatti, la squadra trevigiana avrebbe
potuto anche chiudere ogni discorso, se solo fosse stata più incisiva.
Nella ripr
esa si infortunava subito Williams, il quale nel tentativo
di placcare Mafi si scontrava testa conto testa con lo stesso avendone
la peggio. Il furetto australiano restava a terra alcuni minuti, ma la
diagnosi del dopo gara non sembra destare preoccupazioni.
In questa seconda parte d’incontro era Calvisano a sbloccare per primo
il risultato con Scanavacca che metteva tra i pali il pallone del 8,
ma dopo il primo acuto dell’apertura azzurra era ancora Treviso a
riprendere le redini del gioco. Al quarto d’ora Enrico Pavanello
sorprendeva tutti andando in meta senza che nessuno riuscisse a
fermarlo. Marcato trasformava e Treviso acquisiva il massimo
vantaggio, 18-3.
Nell’ultimo quarto di gara c’era però la reazione dei bresciani.
Treviso rimaneva in 14 per il giallo a Kingi e Scanavacca ne
approfittava subito per piazzare un uno-due che riportava i suoi a 9
(9-18). Calvisano premeva alla ricerca del punto di bonus e veniva
premiato nell’ultimo dei 7′ di recupero decretati da De Santis.
Ennio Grosso
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Il Rovigo lancia sulle maglie rossoblu lo sponsor culturale
(im) A Rovigo la cultura si promuove attraverso il rugby. Sabato nel
match contro l’Overmach Parma sulle maglie rossoblu apparirà un
co-sponsor originale. Si tratta della grande mostra di pittura
dedicata a Mario Cavaglieri, aperta fino al 1. luglio a palazzo
Roverella, allestita da Vittorio Sgarbi, organizzata da Comune,
Accademia dei Concordi e Fondazione Cassa di Risparmio. Per
promuoverla si è pensato di abbinarla alla squadra di rugby, famosa in
tutta Italia. «Dopo Parma, dove apparirà sulla schiena, la scritta
Mostra di Mario Cavalieri resterà sulle maglie del FemiCz Rovigo per
il resto del Super 10» spiega il ds Umberto Nalio. A Roma il calcio
aveva fatto lo stesso con la Festa del Cinema. Un bel modo di abbinare
sport, cultura e immagine della propria città.
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EUROCOPPE
Dominio anglo-gallese in Heineken In Challenge Tronky batte Wilkinson
(im) Le Eurocoppe parlano inglese e gallese. Nei match dei quarti di
finale le francesi e le irlandesi sono state spazzate via dall’Heinken
Cup, che ora vede solo il Llanelli di Stephen Jones in lizza contro le
3 inglesi che hanno già conquistato 4 volte la coppa in passato. La
sorpresa più grossa è il Northampton, impostosi a Biarritz. In
Challenge Alessandro Troncon, titolare, vince la sfida contro Jonny
Wilkins e porta in semifinale l’unica francese.
HEINEKEN CUP -Llanelli (Gal)-Munster (Irl) 24-15 (Pucciariello in
panchina), Wasps (Ing)-Leinster (Irl) 35-13, Biarritz
(Fra)-Northampton (Ing) 6-7, Leicester (Ing)-Stade Francais (Fra)
21-10 (Parisse 80′, Mi. Bergamasco dal 69′). Semifinali (20-22
aprile): Leicester-Llanelli, Northampton-Wasps
CHALLENGE CUP -Clermont(Fra)-Newport (Ing) 24-17 (Troncon 80′), Bath
(Ing)-Bristol (Ing) 51-12, Dragons (Gal)-Brive 39-17 (Orquera 80′,
1tf), Saracens (Ing)-Glasgow 23-19 (Sco). Semifinali:
Clermont-Dragons, Saracens-Bath.
SUPER 14 -Nel 9. turno: Highlanders-Cheetahs 21-17, Western
Force-Sharks 22-12, Hurricanes-Bulls 19-7, Chiefs-Blues 11-18,
Waratahs-Crusaders 33-34, Golden Lions-Brumbies 9-14. Classifica:
Blues 32 p., Crusaders 27, Force, Sharks 25, Brumbies, Bulls 22, Lions
21, Higlanders 20, Cheetahs, Hurricanes 18, Chiefs 17, Stormers 14,
Waratahs 10, Reds 7.
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SUPER 10
“Stranieri” di formazione, palla al Coni Campionato al via il 13-14 ottobre
(im) Ancora aperta la partita sugli equiparati azzurri che dalla
prossima stagione dovrebbero essere considerati fra gli 11 giocatori
di formazione italiana da inserire fra i 22 in lista nel nel Super 10
(in serie A saranno 16, in B-C 19). La circolare informativa, che
detta le linee-guida di tutta la stagione, è uscita sul sito Fir il 29
marzo (l’anno scorso si era aspettato l’8 giugno!), ma su questo punto
afferma che «la normativa non può considerarsi definitiva e potrà
essere oggetto di modifiche». Perchè?
Perchè la giunta del Coni, organo di controllo in materia di
stranieri, deve ancora pronunciarsi sulle due delibere del consiglio
federale che hanno varato la norma. Nel primo consiglio (15 dicembre)
si era deciso di non considerare di formazione italiana gli equiparati
azzurri. Nel secondo (17 febbraio) si è capovolta la decisione, con
duro scontro fra presidente e vice. Se il Coni approverà la delibera
del 17 febbraio gli equiparati azzurri saranno considerati di
formazione italiana (ma la Fir ha un altra chance di impugnare la
decisione, prolungando il contenzioso). Se la boccerà si tornerà come
prima. Intanto i club vivono nell’incertezza. Non sanno in base a
quali regole programmare le rose del prossimo campionato, di cui Fir e
Lire hanno deciso le date: inizio il 13-14 ottobre, finale il 7
giugno, finale di supercoppa il 5 ottobre. Con o senza gli “stranieri”
fra gli 11 italiani di formazione?
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