Da Parma un aiuto al Congalie Rugby di Pointe Noire

Gran Parma, Amatori Parma, Farnese Rugby, Rugby Colorno sono i nomi delle società coinvolte da Manuela Bambozzi del Master MOSS dell’Università di Parma per donare materiale da gioco usato ai ragazzi del Congalie Rugby Club di Pointe Noire, in Congo.

Congalie 

DA PARMA UN AIUTO AL CONGALIE RUGBY CLUB DI POINTE NOIRE

 

 

Pointe Noire (Repubblica del Congo), 19 settembre 2011 – Gran Parma, Amatori Parma, Farnese Rugby, Rugby Colorno sono i nomi delle società coinvolte da Manuela Bambozzi del Master MOSS dell’Università di Parma per donare materiale da gioco usato ai ragazzi del Congalie Rugby Club di Pointe Noire, in Congo.

Lo sforzo è stato davvero encomiabile, dal momento che sono stati raccolti ben cinque scatoloni con sei mute, palloni e altri capi spediti poi via container in Africa.

 

I ragazzi del Congalie avevano consumato le divise ricevute nel corso degli anni precedenti, avute sempre tramite donazioni di appassionati e squadre italiane, anche di calcio. In condizioni estreme il materiale si usura velocemente, inoltre i ragazzi crescono e quindi servono sempre altri capi.

 

Come nasce il rugby in Congo? Paolo Familiari ex-giocatore trasferitosi per motivi di lavoro in Congo, per tenersi in forma si allenava in spiaggia. Ben presto ha raccolto un centinaio di ragazzi incuriositi da cosa fosse il rugby e li ha riuniti nella squadra del Congalie (Congo più Italie) che ha partecipato a tre tornei di mini-rugby in Italia nel 2003 (Treviso e Piacenza) e 2004 (Milano), grazie a donazioni che hanno coperto le spese dei voli, trasferimenti, vitto, alloggio ed equipaggiamento.

L’avventura continua ancora e i ragazzi sono circa 80, di età compresa tra i 9 e i 21 anni.

Familiari paga loro la scuola – in Congo sono a pagamento anche quelle pubbliche – fino al termine delle superiori e cerca di recuperare materiale sportivo permettere loro di continuare a giocare.

Oltre a ricevere un’istruzione, che rappresenta la loro chance per un futuro migliore, i ragazzi hanno anche garantiti due pasti al giorno, e non è davvero poca cosa in Congo.

Molti di loro hanno perso un genitore o entrambi, non hanno nulla e fanno anche diverse ore a piedi per andare ad allenarsi la domenica e poi tornare a casa.

Speriamo che queste adozioni a distanza possano continuare. Infatti la crisi ha ridotto considerevolmente il numero di donatori. L’obiettivo è quello di completare i finanziamenti per l’anno 2011-2012 e di sostenere almeno i più meritevoli in futuro, visto che alcuni si applicano poco e si fanno bocciare.

 

I ragazzi più grandi hanno dato vita a due squadre che disputano il campionato del Congo: Congalie e Racing (seconda squadra del Congalie). Affrontano quella degli espatriati francesi (i Barbars) e quella formatasi nella capitale Brazzaville (Black Star Mvou-Mvou). Nel 2008 è nata la Federazione locale e oggi buona parte dei giocatori del Congalie fa parte della Nazionale, che ha disputato nel luglio 2010 scorso il suo primo torneo in Nigeria.

 

Per informazioni sul Congalie: paolo.familiari@libero.it e www.congalie.com (in corso di aggiornamento).

 

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