Il centro gallese Bleddy Bowen, nato a Trebanos il 16 luglio 1961, ha vissuto il momento migliore della sua carriera nel 1988, quando, da capitano, ha condotto i Dragoni alla vittoria nel Cinque Nazioni, e alla conquista della Triple Crown.
Tuttavia, il giocatore del South Wales Police RFC ha fatto il suo debutto in una circostanza meno propizia, avendo ottenuto, al suo primo cap, datato 12 novembre 1983, una brutta sconfitta contro la Romania a Bucarest. Il ventiduenne Bowen era uno dei sei esordienti scelti dai selezionatori per quella gara, i quali erano tutti stati avvertiti che quel primo loro incontro internazionale sarebbe stato difficoltoso. Il Galles, infatti, è stato battuto 24 a 6, concedendo quattro mete.
Tuttavia, Bowen è riuscito a mantenere il suo posto nella squadra per affrontare il Cinque Nazioni dell’anno seguente. Centro elegante, dotato di un tempismo perfetto, il giocatore si è presentato con il break che ha dato ad Adrian Hadley l’ovale per la meta decisiva, con la quale il Galles ha battuto l’Inghilterra a Twickenham 24 a 15.
Quindi, ha contribuito con due penalty alla vittoria per 18 a 9 contro l’Irlanda a Lansdowne Road. Ma i rossi hanno poi perso in casa con la Francia, una sconfitta che, se unita a quella della prima giornata, sempre a Cardiff, contro una Scozia che avrebbe centrato il Grande Slam, ha fatto sì che fosse un altro anno deludente per il rugby in rosso.
Bowen ha giocato solo una partita nel 1985, una vittoria per 40 a 3 contro Fiji, in quanto i selezionatori hanno deciso di sperimentare il giocatore dello Swansea Kevin Hopkins, e quello del Pontypool Mark Ring.
Il centro di Trebanos è tornato in squadra nella stagione successiva, perdendo, però, contro l’Inghilterra a Twickenham, in quello che sarebbe stato un altro campionato deludente per il Galles, che ha visto 2 vittorie con Scozia e Irlanda, e 2 sconfitte, contro la Francia e, appunto, il XV della Rosa..
È arrivata così la prima Coppa del Mondo di Rugby, nel 1987, dove i Dragoni non sono partiti con i favori del pronostico. Invece, è stato proprio lì che la squadra è progredita parecchio.
Durante la prima fase i rossi hanno sconfitto Irlanda, Tonga e Canada, partita quest’ultima nella quale Bowen è andato in meta. Quindi, una vittoria nei quarti di finale contro l’Inghilterra per 16 a 3, li ha fatti accedere alle semifinali. Purtroppo, un impressionante team All Black ha inflitto loro la sconfitta peggiore subita sino a quel momento, un 49 a 6 che la dice lunga sulla supremazia dei neri.
Bowen, poi, è rimasto in panchina nella finale di consolazione vinta 22 a 21 contro l’Australia.
Per il Cinque Nazioni del 1988, il centro è stato nominato capitano del Galles, e quello è stato il suo momento migliore.
I rossi hanno aperto il torneo con le emozionanti vittorie contro l’Inghilterra a Londra (11 a 3) e la Scozia in casa (25 a 20), attuando un gioco caratterizzato dalla velocità, come dimostra la seconda meta di Adrian Hadley contro gli inglesi, dove Bowen ha avuto un ruolo fondamentale. Questa, però, non è stata una sorpresa, perchè la squadra in rosso sembrava disporre di ben quattro mediani di apertura a fare girare l’ovale, fra i quali lo stesso Bleddyn.
La Triple Crown è arrivata in maniera roccambolesca, grazie a un penalty all’ultimo minuto contro l’Irlanda, a Dublino, che ha portato al 12 a 9 finale.
Purtroppo, la sconfitta di Cardiff con la Francia ha visto svanire il Grande Slam, ma non la vittoria nel torneo, condivisa ex equo proprio con i galletti.
Da questo punto in poi, però, le cose non sono più andate molto bene per Bleddy Bowen. Selezionato come skipper per il tour estivo in Nuova Zelanda, si è fratturato un polso e ha dovuto rinunciare.
Dopo di allora ha disputato solo altre due gare per il Galles, due brutte sconfitte nel Cinque Nazioni dell’89 contro Scozia (23 a 7) e Irlanda (19 a 13). Una fine triste per un giocatore molto modesto ma di grande talento.
Leave a Reply