Una partita giocata con il cuore, tre bellissime mete ma i ragazzi di Eugenio non ce la fanno, 17-15 dalla Rugby Roma nel ritorno della semifinale. La Lazio non ce l’ha fatta a sovvertire il pronostico e a recuperare la sconfitta della partita d’andata e si è arresa, ma solo nel finale, a una squadra comunque, di categoria superiore. Eppure nel derby che l’ha spinta verso il salotto buono del rugby italiano, un po’di paura la Rugby Roma deve averla provata, soprattutto quando alla fine del primo tempo aveva incassato tre mete, due del pilone Cannone e una dell’ala Sepe e si ritrovava sotto 15 – 9. Sei punti di svantaggio, che potevano essere dodici se Sulpis non avesse fallito le trasformazioni ( ha preso anche un palo). Era nel secondo tempo che la Roma rinveniva lanciandosi verso un recupero che passava per una meta di Todeschini e per un piazzato di Anversa a cinque minuti dalla fine. Poteva essere finita, ma da un pallone di recupero, quasi allo scadere usciva un’azione alla mano che portava il capitano Mannucci a pochi metri dalla linea del sogno. E in quei momenti, probabilmente, Claudione ha vagliato due opzioni, entrambe valide: dare la palla alla seconda linea Altobelli, che si trovava in posizione di ala, ma con un paio di avversari che stavano rapidamente montando su di lui, oppure cercare un’azione personale ributtandosi verso l’interno. Claudio ha scelto la seconda opzione, ma non è andata bene. Palla persa e quasi immediato fischio finale. Onore, dunque, e auguri, alla Rugby Roma, che ha vinto la semifinale con una squadra che, come ha detto poi l’allenatore Bordon, pensava e si preparava alla finale dal primo allenamento della stagione.
Rimpianti? “Per la sconfitta – ha detto il presidente Biagini – non tanto per il mancato passaggio del turno. Sarebbe stato bello finire una stagione cosi esaltante con una vittoria, soprattutto in una partita cosi carica di significati. D’altra parte – ha detto sempre il Presidente – non siamo ancora in grado di sognare un Super 10, abbiamo bisogno di un po’di tempo. Il risultato di questo campionato, comunque esaltante, resta per noi un punto di partenza, non certo di arrivo. A questo proposito sento il dovere di ringraziare tutti coloro che hanno lavorato e stanno lavorando per la Società e per il Progetto Lazio: dai Giocatori della Prima Squadra a quelli di tutte le Categorie, dai Tecnici ai Dirigenti, ai Soci e ai Consiglieri.”
FUTURA PARK RUGBY ROMA – MANTOVANI POL. LAZIO 17-15 (9-15)
Futura Park Rugby Roma: Bernardi S. (1’ st. Malipiero); Francesio, Todeschini J., Freschi, Corona; Anversa, Casasanta; Murrazzani (cap), Ollivier (25’ pt. Virgilio), Boscolo; Mastrodomenico, Roldan; Martino, Bricalli (1’ st. Giacci), Patrizi (1’ st. Martinez)
Mantovani Lazio Rugby: De Angelis; Sepe F., Sulpis, Vodo, Bonavolontà; Gargiullo, Milazzo; Mannucci, Di Laura-Frattura, O’Riordan; Zamboni, Nardi (16’ st. Altobelli); Sperandio (16’ st. Garfagnoli), Jimenez, Cannone (15’-20’ pt. Garfagnoli)
Arbitro: Marrama (Padova)
Marcatori: p.t. 5’ cp. Anversa (3-0); 8’ cp. Anversa (6-0); 10’ m. Cannone (6-5); 25’ m. Sepe F. (9-10); 43’ m. Cannone (9-15); s.t. 20’ m. Todeschini (14-15); 38’ cp. Anversa (17-15)
Note: 14’ pt. giallo Roldan (R), 37’ giallo O’Riordan (L)
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