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[RUGBYLIST] uno-contro-uno
Giovanni Sonego
giovanni a sonego.net
Lun 27 Nov 2017 10:28:53 CET
Non so se sia l'effetto delle nuove regole o altro, ma è
drammaticamente vero quanto scritto da Luca: non sono stati mai creati
spazi per passare e il gioco si è concentrato sul provare a battere i
Sudafricani nell'uno contro uno. Un suicidio doloroso. Credo che
attirare difensori in un punto allo scopo di creare spazi sguarniti sia
una concetto talmente banale che mi stupisco non venga usato sempre. Ma
d'altro canto mi sono stupito anche di non vedere ingressi di giocatori
con angoli di corsa differenti, per cercare varchi. Boh.
Pochi mesi fa ridicolizzavamo l'Inghilterra con l'uso della Fox (e i
bastardi hanno cambiato la regola) e ci stiamo domandando se sono già
finite le nostre energie creative. Possibile?
Voglio sperare che O' Shea si stia tenendo qualche arma segreta per il
sei nazioni, se noi sai che palle!
Ciao
Giovanni Sonego
Luca Oliver ha scritto il 27/11/2017 alle 09:51:
Cosa ne pensate dell'interpretazione delle nuove regole sui punti
d'incontro (breakdown) che porta a sguarnire gli stessi e a reinfoltire
le difese in linea ? E' diventato un mantra di Vittorio Munari in
telecronaca.
Vedendo il ns attacco, intendo dell'Italia, andare a sbattere per 10
minuti consecutivi contro lo difesa sudafricana poco oltre la linea dei
22mt, non ho potuto non pensare alla teoria esposta da Vittorio Pepe,
pragmatico tecnico veneziano, in un recente libro scritto a 4 mani con
Luciano Ravagnani, su come "attirare" la difesa in un punto per poi
attaccare su spazi sguarniti. Esattamente il contrario di quanto
mostrato dall'Italia in quegli stoici, ma infruttuosi 10 minuti di
attacco contro la trincea nemica.
Mi chiedo: ha senso insistere nel cosiddetto "uno contro" quando i tuoi
avversari sono palesemente superiori fisicamente e meglio preparati
tecnicamente ? Non avrebbe più senso puntare su quelli sono i tuoi
strumenti "poveri" piuttosto che continuare a giocare sul piano tecnico
preferito dagli avversari ?
Mi rendo conto che queste vengono considerate "bestemmie tecniche" ma,
mettendo da parte l'orgoglio, se il rugby continuerà su questo piano, e
cioè dell'opposizione fisica uno-contro-uno fra colossi superman fisici
e dotati di superiori skills e abilità, per l'Italia sarà notte fonda,
e scusate se faccio la cassandra.
Un saluto a tutti.
Luca
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