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[RUGBYLIST] I: Dalla nostra tradizione per il nostro futuro

antonio cinotti antoncino a alice.it
Mar 13 Mar 2012 14:54:50 CET


Ciao a tutti,
non sono sempre d'accordo con le parole ed i modi di Salvatore cui 
riconosco però il fatto di "metterci sempre la faccia", motivando e 
firmando ogni sua osservazione, e di essere spesso uno spunto per 
riflessioni importanti e anche "atipiche".
Concordo però in pieno con questo messaggio, sia per l'analisi dello 
status quo che sulle vie per uscirne.
Per farsi una idea del malcontento serpeggiante nell'ambiente, in epoca 
di web 2.0 in cui spesso i contenuti li fanno gli appassionati e non 
solo i giornalisti basta leggere i commenti ai vari articoli di Duccio 
Fumero, Paolo Wilhelm (grillotalpa) per vedere che le ciritiche spesso 
non sono solo da parte della minoranza becera che sempre ciritica ma 
vengono spesso da persone che trovano sbagliato l'attuale modo di 
gestore le cose in ambito centrale e che spesso danno consigli molto ben 
pensati. Stessa cosa dai commenti su fb ai post della Federazione.

Non credo ci sia una sola persona che possa fare solo critiche a questa 
gestione e allo stesso tempo so che solo chi non fa non sbaglia.
Ma ci sono tantissime cose che dovrebbero, con la quantità di risorse 
che la FIR gestisce, prendere una via nuova. Si parla da anni della 
assenza dell'erede di Diego Dominguez (speriamo suo figlio abbia la 
stessa classe del padre che tanto con questi chiari di luna possiamo 
tranquillamente aspettarlo!) e non se ne viene a capo, si parla della 
crisi del settore arbitrale e si è fatto troppo poco per correre ai 
ripari (un esempio? obbligatorietà anche per ogni società di avere 
almeno uno o due arbitri pena multa in punti), passando per risultati 
fallimentari della Nazionale che ha naturalizato negli anni chiunque 
avesse modo di poter calciare in maniera decente.
Senza voler esprimere giudizi negativi un mondiale l'abbiamo fatto con 
Rima Waka Rua, ottimo al piede ma non proprio un fulmine in difesa, uno 
con il desparecido Steven Bortolussi, uno con Orquera e abbiamo 
maledetto Gower che ci ha obbligato a portare anche Bocchino...
Io credo che fino ad oggi la FIR abbia fatto delle scommesse, non tutte 
vinte, e che andrebbe giudicata non sull simpatie e sulle simpatie ma 
sui risultati.
In ogni democrazia un ricambio, se dettato dalla carenza di risultati 
reali, porterebbe come minimo a levare le mele marce che ci sono. Chi ha 
il potere per tanti anni spesso è costretto a scendere a patti, 
ricambiare favori ecc ecc, ma questo non è quello che ci insegna il 
nostro sport in campo, deve essere un'altra la molla che guida la FIR.

Non so quanti avranno la faccia per esporsi e negare di fatto un 
consenso a chi oggi gestisce il potere perchè, vivendo in una piccola 
città sotto controllo politico egemone dal primo dopoguerra, so 
benissimo che a parole sono tutti bravi ma poi a fare i fatti sono in 
pochi quando si inizia a ragionare di soldi, di politica e di favori.

Non so se Gianni Amore che non ho il piacere di conoscere di persona 
possa avere la voglia e la volontà di predisporre un qualcosa di 
alternativo, basato magari anche sul coinvolgimento delle società invce 
che sul contrasto come spesso accade quando si tratta di far passare 
nuovi regolamenti e altre cose che la base non gradisce.
Ho sentito parlare bene di lui da molti amici, so dei risultati 
lusinghieri della sua gestione del comitato regionale siciliano e sarei 
ben contento di vedere il suo nome accanto a quello di chi fino ad oggi 
ha gestito il potere ovale italiano in un scheda elettorale per non 
veder ripetersi le elezioni bulgare dello scorso quadriennio in cui non 
c'era una sola persona che abbia avuto il coraggio di presentarsi contro 
(e per come era stato trattato Marzio Innocenti non è che ci fosse da 
meravigliarsi..).
Poi come in ogni democrazia sarebbero le urne a designare il vincitore.

Potrebbe essere un segnale che forse potrebbe scuoterci dal dorato 
torpore che ci avvolge, alla fine a 12 anni dall'ingresso del 6 Nazioni 
credo che sia evidente che sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più da 
una nazionale che ad oggi ha assorbito tante risorse (destinate 
maggiormente all'alto livello rispetto che alla base per precisa scelta 
politica federale) e che in termini reali ha fatto meno risultati di una 
qualsiasi squadra destinata alla retrocessione in uno dei nostri 
campionati...

Gianni se ci sei batti un colpo!!! Che va a finire che ti facciamo 
vincere noi le primarie via rugbylist!

Antonio

Il 13/03/12 12:18, Salvatore Messina ha scritto:
> Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
> __________________________________________
>
>
> PEACE & LOVE & PLAY RUGBY
>
> Salvatore Messina
> ----- Messaggio inoltrato -----
> *Da:* Salvatore Messina <totorugby a yahoo.it>
> *A:* paolo ceravolo <luigi.ceravolo a fastwebnet.it>
> *Inviato:* Martedì 13 Marzo 2012 11:50
> *Oggetto:* Dalla nostra tradizione per il nostro futuro
>
> Mi riferisco alla morale contenuta nella fiaba di H. C. Andersen "Il 
> vestito nuovo dell'imperatore".
>
> In buona sostanza tutti sanno cosa non va e quali sono i mali del 
> nostro sport ma nessuno ha il coraggio di denunciarlo pubblicamente e 
> sopratutto di fare qualcosa in prima persona per cambiare. Quando però 
> la situazione non può più essere nascosta ecco che tutti dicono come 
> stanno le cose.
>
> La nazionale è solo la punta dell'iceberg di un movimento ingessato, 
> contorto ed autoreferenziale. Un mondo in cui giocatori che prendono 
> un sacco di soldi dai club, dalla FIR e dagli sponsor vengono fatti 
> passare come dilettanti che giocano solo per amore dello sport. Tifosi 
> che affollano gli stadi, ma che andrebbero a vedere anche una gara di 
> staffetta a chi beve più birra, vengono fatti passare come crescita 
> del movimento. La maggior parte dei quali del rugby non capisce nulla 
> se non che possono giocare anche i panzoni basta che abbiano un paio 
> di tatuaggi tribali....
>
> Viviamo nella cultura dell'"importante è partecipare" non tanto perché 
> ci crediamo veramente ma per giustificare l'incapacità di raggiungere 
> gli obbiettivi. Quando infatti si può vincere qualcosa la lotta è 
> all'ultimo sangue.....
>
> Ma il nostro livello non è questo. In molte cose abbiamo progredito. 
> In questi anni sono nate tante società nuove, il numero dei ragazzini 
> che pratica questo sport è cresciuto e non solo perché è un obbligo. 
> Molti giovani sono arrivati in nazionale e possono competere con i 
> pari età di altre nazioni.
>
> Dobbiamo solo avere coraggio. Coraggio di dire che le cose non vanno. 
> Coraggio di pretendere risultati da chi opera nel rugby non per 
> volontariato. Coraggio di confidare nei nostri giovani e rischiare 
> scommettendo su di loro perché chi non osa non ottiene.
>
> Certo che finché a fare le stesse cose con gli stessi risultati 
> saranno sempre le stesse persone non sapremo mai se qualcun altro 
> avrebbe fatto meglio.
> Le persone ci sono, per ogni campo del nostro sport. Basta cercare e 
> confidare in chi ha fatto veramente qualcosa di concreto. Chi, nel 
> piccolo o nel grande, ha saputo innovare, uscire dagli schemi senza 
> distruggere tradizioni ma traendo da queste la forza e la spinta per 
> crescere insieme per il nostro bene.
>
> Vorrei tanto che queste persone si facessero avanti. Perché questo 
> possa essere un momento di svolta. Un momento positivo per i nostri 
> giovani giocatori italiani che un domani avranno l'onore di vestire la 
> maglia azzurra e per i loro connazionali che affollano gli stadi 
> perché questo nostro paese, massacrato dalla crisi, dal pressapochismo 
> e dalla incompetenza, possa avere un giorno il sogno, almeno nello 
> sport, di cantare in faccia agli avversari l'inno di Mameli con in 
> mano il trofeo del 6N.
> Se vogliamo possiamo farcela. Basta unirci e sostenere chi ha come noi 
> questo sogno e che già adesso nella vita di tutti i giorni lavora per 
> questo obbiettivo.
>
> Non conosco persone famose ma la vita mi ha dato l'opportunità di 
> conoscere un caro amico di questa List. Una persona che ha grande 
> esperienza e di cui tutti possono pubblicamente verificare sul campo 
> il lavoro fatto: Gianni Amore.
> Non servono le mie parole ma basta vedere cosa ha fatto in Sicilia e 
> sentire cosa dicono di lui le tante persone per bene appassionate del 
> nostro sport.
> Io ho un sogno e vorrei tanto che ce l'avesse anche lui.
> Gianni perché non ci provi?
> Tu lo sai che se non spingiamo noi in prima linea tutta la squadra ne 
> soffre.
>
> Non aggiungo altro se non: bassi, tocco, pausa... ingaggio!
>
> PEACE & LOVE & PLAY RUGBY
>
> Salvatore Messina
> ------------------------------------------------------------------------
> *Da:* paolo ceravolo <luigi.ceravolo a fastwebnet.it>
> *A:* rugbylist a rugbylist.it
> *Inviato:* Lunedì 12 Marzo 2012 20:46
> *Oggetto:* [RUGBYLIST] voce fuori dal coro
>
> Squadre e aziende di rugby in Italia - 
> http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
> __________________________________________
>
> Scusa, ma quella del re nudo non l'ho capita, perdona la mia ignoranza.
> Ho voluto solo citare fonti che non sono tecnici, ma che a quanto pare 
> stanno apprezzando il tentativo di dare maggiore spettacolatrità al 
> gioco, gente che mai scriverà in list perché non sa che esiste una 
> list, perché non è un tecnico ma solo tifoso di una nazionale, tutto qui.
> Per i commenti tecnici lascio fare a chi è più preparato di me, anche 
> se personalmente ho le mie idee sull'argomento.
> Paolo Ceravolo
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