Questo sito è dedicato alla rugbylist, un ritrovo "virtuale" dove si incontrano centinaia di appassionati di rugby.
I: [RUGBYLIST] Guardare avanti per non tornare indietro....
Oliver63
luca.oliva a katamail.com
Mar 25 Gen 2011 10:25:21 CET
Sottoscrivo ogni parola di quanto detto da
Cinotti ...
Aggiungo che il campionato under 20 (o under
18) così strutturato ti dà una possibilità in
più, di "pescare" tra i '93 quelli che ti
mancano tra '94 e '95 ...
Il problema di base è che è difficile fare
reclutamento in Italia, nonostante l'attività
nelle scuole (che forse va ripensata come
modalità ...) e la promozione che ognuno di
noi fa con i propri mezzi (volantinaggio,
articoli sul giornale, apparizioni
televisive) ...
Capisco che il centro dà le colpe alla
periferia e viceversa la periferia si sente
"abbandonata" dal centro ...
Dal mio punto di vista però mi chiedo come
sia possibile "vendere" il "prodotto" rugby
in modo che possa essere appetibile anche in
realtà più locali ...
Sicuramente il 6 Nazioni, e la nazionale in
genere, è un grosso volano per tutto il
movimento ...
Ma una strategia condivisa a livello globale
e poi applicata a livello locale potrebbe
dare frutti maggiori ... andrebbe definita
insomma una modalità di "franchising" del
rugby ...
Quando apri un franchising ti vengono date
delle linee guida da seguire, ti viene
fornito del materiale promozionale e poi la
gestione del "negozio" rimane a te ...
Insomma le linee guida dell'attività
promozionale del rugby a livello locale
andrebbero definite meglio, invece che
lasciarle all'iniziativa o alla fantasia dei
dirigenti .... e andrebbero supportate
concretamente con materiale promozionale e
contributi economici a copertura delle spese
sostenute ...
E' questo il punto su cui lavorare per fare
crescere la base effettiva dei praticanti ...
altrimenti resta un meccanismo di selezione
sicuramente efficiente ma fatto su numeri
bassi ... quindi con risultati forzatamente
condizionati ...
Un saluto a tutti.
Luca Oliva
Il 25/01/2011 9.47, antonio cinotti ha scritto:
> Squadre e aziende di rugby in Italia -
> http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
>
> __________________________________________
> Buongiorno a tutti,
> per quanto ne so io non è la FIR che non
> vuole un campionato Under 20 ma.. le
> squadre che non partecipano!
> L'anno scorso abbiamo prestato un ragazzo
> al Vasari Arezzo e mi diceva che la
> situazione, pur con dei costi di trasferta
> elevati, era paradossale. Poche squadre
> iscritte, un ritiro (o due), rose
> risicate.. alla faccia dell'elite!
>
> Lo stesso problema è quello del campionato
> per anni nelle giovanili, che di base è una
> ottima iea ma quante sono le squadre che
> hanno i numeri per farlo? A volte ci si
> trova comunque in giovanile davanti a
> ragazzi che sono il doppio degli altri.
> Domenica nel Rufus San Vincenzo c'era un
> colosso di 13 anni che era almeno 1,75 ed
> era il doppio dei suoi compagni e dei
> nostri ragazzi pur avendo pieno merito di
> giocare. Capita..
>
> A me piacerebbe che ci si rendesse conto
> che non esiste solo sto benedetto alto
> livello e che se per una squadra di alto
> livello il solo problema è trovare
> avversari all'altezza la domenica per
> alzare la qualità per il restante 90% del
> rugby italiano il problema è quello di
> mettere in campo 15 o 22 giocatori.
> Questo nonostante la percentuale di budget
> dedicata alle giovanili rispetto ai
> seniores sia molto più alta nel basso
> livello rispetto agli altri; noi investiamo
> più del 75% del nostro budget annuale sul
> settore giovanile e nonostante questo,
> nonostante le giornate con le scuole,
> nonostante il fatto che tutte le nostre
> giovanili hanno due allenatori non abbiamo
> le rose di 22 nè in under 16 nè in under 18...
>
> Alla riunione del CRT dello scorso anno a
> Tirrenia fu spiegato che l'85% delle
> partite giovanili under 16 e under 18 non
> viene giocato 15 contro 15. Non si può far
> finta di non vedere questo dato che nasce
> dal fatto che è difficile promuovere il
> rugby in Italia...
>
> Poi per fortuna è anche da realtà come la
> nostra che vegono fuori potenziali campioni
> visto che abbiamo un atleta in Accademia
> FIR a Parma che a Siena non credo abbia
> giocato più di 10 partite in campo con 14
> compagni visto che scendevano sempre in
> campo in 14 o 13.
>
> E la situazione in tante altre squadre
> toscane è la stessa e credo che non sia
> solo nella mia regione.
>
> Il problema è complesso e di difficile
> risoluzione, non sempre la FIR è coerente e
> quello che è certo è che non ascolta le
> società ma anzi dà loro la colpa di mancare
> di programmazione di lungo periodo. Poi
> ogni anno si hanno nuovi campionati e mi
> tranquillizzo perchè capisco che il fatto
> di dare la colpa alle società è solo uno
> scaricabarile..
>
> Buona giornata a tutti
>
> Antonio
>
>
> Il 24/01/11 19.23, Giorgio Betteto ha scritto:
>> Squadre e aziende di rugby in Italia -
>> http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
>>
>> __________________________________________
>>
>>
>> Ciao da Giorgio
>> Salvatore Messina wrote:
>>> Squadre e aziende di rugby in Italia
>>> -http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
>>>
>>> __________________________________________
>>>
>>>
>>> Domanda: chi ha formato (effettivamente)
>>> gli attuali giocatori della nazionale e
>>> Celtic league?
>>> Domanda: se un giocatore esce
>>> dall'accademia ed entra in nazionale chi
>>> l'ha formato, la squadra di eccellenza o
>>> quella in cui ha giocato in giovanile?
>>>
>> Questo è il "Problema dei Problemi" ...
>> che NON si è mai voluto affrontare, perchè
>> le squadre dell'ex-Super10 storicamente
>> più vicine alla dirigenza sono proprio
>> quelle che hanno formato meno giocatori o
>> affatto giocatori della nazionale;
>> Per formare giocatori di alta qualità
>> servono : Numeri, ovvero una base molto
>> larga da cui selezionare, Qualità
>> del'insegnamento , perchè il livello è
>> espressione di quello che uno è stato in
>> grado di insegnare , Partite impegnative ,
>> quindi campionati il più competitivi
>> possibile perchè solo attraverso la
>> competizione si può progredire, per essere
>> competitivi i campionati giovanili devono
>> essere più "egualitari" possibile , se
>> possibile arrivare a classi di età
>> singole, perchè far giocare un 16enne
>> contro un 18enne falsa completamente i
>> valori ...
>> Poi con le accademie ed i centri di
>> eccellenza si potranno far ulteriormente
>> progredire i migliori , ma selezionati fra
>> 400-500 ragazzi e non su una 90ina ad
>> essere ottimisti.
>>
>> Ed invece avremo : Cancellazione del
>> campionato under20 meritocratico a girone
>> nazionale e sostituzione con una Under 23
>> regionale *non obbligatoria* con la
>> possibilità di schierare 6 fuoriquota fino
>> all'anno 1969 di nascita - praticamente un
>> doppione delle serie C1 e C2.
>> Cancellazione del campionato Under18
>> attuale e sostituzione con una Under20
>> non più obbligatoria, a gironi regionali
>> in cui giocheranno i sedicenni,
>> diciassettenni e 8 diciottenni .
>> In pratica la dirigenza FIR ritiene di
>> sostanzialmente *escludere* i clubs dallo
>> sviluppo dei giocatori dalla Under 16 in
>> poi, funzione che ritiene debba essere
>> svolta dalle accademie regionali e
>> federale praticamente in esclusiva.
>> Nella prossima stagione, i nati nell'anno
>> 1992 - che disputeranno comunque il 6
>> Nazioni e la coppa del mondo under 20 NON
>> AVRANNO UN CAMPIONATO DOVE GIOCARE.
>>
>>
>>
>> _______________________________________________
>>
>> Gestisci la tua iscrizione
>> http://www.rugbylist.it/mailman/options/rugbylist
>>
>
> _______________________________________________
>
> Gestisci la tua iscrizione
> http://www.rugbylist.it/mailman/options/rugbylist
>
>
>
>
Maggiori informazioni sulla lista
Rugbylist