[RUGBYLIST] naz. italiana

[paolo ceravolo]

Ciao a tutti, è parecchio tempo che non mi facccio sentire, nel frattempo ho sempre letto con interesse la list. Primo voglio ringrazziare Giandomenico per i servizi da Treviso, davvero belli, una volta ero davanti al pc per altri lavori e vedere le e.mail che arrivavano in segno di cambiamento è stato davvero importante. Ora vorrei parlare un po' di rugby, partendo sempre con il ricordare che non vedendo i miei concetti sono chiaramente influenzati dalle telecronache delle partite, in questo caso Sky. 
Non ho sentito le dichiarazioni di Mallet, quindi non ne parlo, però voglio solo parlare del vizio che abbiamo noi italiani di criticare senza poi dare vere alternative. Ho letto che Mallet deve dare le dimissioni, va bene, però chi indica questo dovrebbe poi dire a chi darebbe lui l'incarico e non noscondiamoci con non è compito mio, c'è la federazione per uqueste cose. Quello che ho visto io è il solito attaccamento alla maglia, es. Mirko che è diventato un calciatore affidabile, non solo per Fiji, qualcuno sa dirmi la percentuale di calci nei tre macht, di Sgarbi e Benvenuti che finalmente danno qualcosa di nuovo ai tre quattro. Ci sono le solite difficoltà, è vero, ma cosa insegnamo ai bambini nel mini rugby? Quanta tecnica individuale hanno i nostri ragazzi quando arivano in under 20? Quante terze giocano cammuffate da tre quarti? Poi ognuno ha le poroprie idee su tutto, quindi anche sul rugby, ma credo che non sia facile gestire una situazione come quella di una squadra nazionale, non solo Italia, in uno sport che sta vivendo una grande evoluzione socio culturale. Finisco facendo un nome per la nazionale, Franco Smith, Benetton sta facendo bene, lui conosce il nostro rugby, quindi chi meglio di lui. Nel basket Piereggiani allena Siena e nazionale e la nazionale ha avuto notevoli miglioramenti nel giro di poco tempo, e non venitemi a dire che nel basket è tutto più semplice perché si gioca in 5. Altro esempio Campania con la pallanuoto, conosce ambiente è un grande allenatore e nel giro di un anno siamo passati dalla figuraccia di Roma alla quasi totale esaltazione di Zagabria. 
Un saluto a tutti.
Paolo Ceravolo 
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