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[RUGBYLIST] Re: Celtic League
Piero Filotico
pierofilotico a alice.it
Mer 10 Mar 2010 09:20:27 CET
----- Original Message -----
From: "Marco" <marco_suomi a libero.it>
To: "rugby list" <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Tuesday, March 09, 2010 12:26 PM
Subject: [RUGBYLIST] Re: Celtic League
Già. È come in Premiership inglese o nel campionato francese. Aiuta a far
crescere i giocatori "di seconda fascia". E va anche bene alle due squadre
"italiane", visto che buona parte dei nazionali non penso abbiano intenzione di
rientrare in "patria" (tra virgolette perché mi chiedo se Gower in Italia ci
sia mai stato, se non al Flaminio per giocare).
In Scozia ci sono due franchigie (franchigie vere, non come Treviso). Entrambe
senza soldi, visto che gli stranieri "di grido" sono canadesi e olandesi. Fino
alla stagione scorsa, un disastro. Magari stavano a galla fino a Febbraio, poi
partiva il Sei Nazioni e PUM! Edimburgo e Glasgow piombavano in fondo alla
classifica. Quest'anno (ma Edimburgo già l'anno scorso) sta andando meglio.
Piano piano...
Anch'io penso che dovrebbe andare così, o almeno lo spero: una specie di selezione
naturale dei migliori (giocatori e squadre). Dipende però molto dalla guida che
imprimerà la FIR: , perchè si dovrà intervenire con norme, aiuti, indicazioni che
sollecitino e ottimizzino l'intero meccanismo.
Il mio pessimismo è più che altro focalizzato su *chi* parteciperà alla
Magners League. Una selezione, gli Aironi (non più Aironi Viadana, ma solo
Aironi, a quanto pare), che pescherà dal serbatoio dell'Emilia-Romagna (e dalle
zone limitrofe, immagino). E un club, il Benetton Treviso. Magari le altre
venete cederanno alcuni giocatori al Benetton, ma non si tratta di una
selezione - è un club. Fosse, che ne so, "Dogi Treviso" sarebbe diverso.
L'altra cosa - e questa sì che mi lascia piuttosto indignato - è la
localizzazione geografica delle due squadre. Certo, il Veneto è una zona
fondamentale per il rugby italiano. Ma il resto della nazione? Gli Aironi sono
dietro l'angolo. Un rugbysta di Verona è praticamente a metà strada. Ma gli
Aquilani? I tantissimi rugbysti di Roma? E i Siciliani, con Catania a guidare
il manipolo? Chi se ne frega di loro, vero? Ma sì, facciamoli sentire rugbysti
"di serie B". Tanto Benetton ha i soldi. E gli Aironi hanno piazzato una
proposta estremamente buona, ragionevole, già all'inizio, quando si parlava dei
Pretoriani. Che avrebbe avuto molto più senso...
Mah. Speriamo che questa scelta della FIR non uccida definitivamente il rugby
fuori dal Venero e dall'Emilia.
Sono d'accordo - e non solo per campanilismo - anche su questo. Ma spero che
tutto abbia origine dalla constatazione che altre franchigie al momento non erano
possibili e l'importante era far partire il nuovo corso. Se la FIR ha in progetto
- da ora - di vigilare affinchè dopo un paio d'anni si riesca a farne decollare un altro
paio (una al centro ed una al sud), allora tutto bene.
Se invece ha deciso che tutto proceda per proprio conto allora il pessimismo è
anche mio e, penso, di tutti.
In bocca al lupo a tutte e due, comunque. Speriamo.
Marco Piva
Su questo non c'è dubbio. Siamo tutti con loro !
Piero
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