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Da "Il Treviso".
Ciao.
Franco

Rugby. Sfuma l'ingresso di Benetton e Viadana alla prossima edizione del torneo
DOCCIA FREDDA CELTIC LA FIR SI TIRA INDIETRO
Motivi economici alla base del dietrofront federale. Dondi:«Salvata la
dignità del movimento»
Grossa delusione per il Benetton Treviso

■ Doccia gelata sul Benetton Treviso e su tutto il rugby italiano.
La FIR ha infatti deciso di interrompere ogni negoziato con
il Board di Magners Celtic League relativamente all’ingresso
di due franchigie italiane a partire dalla prossima edizione.
TROVANO COSI' conferma tutte le voci che nelle ultime settimane
si erano succedute (provenienti soprattutto da Scozia e Irlanda)
su una possibile mancata ammissione dell'Italia alla competizione.
A motivare la scelta della Federazione, le richieste di
natura economiche sollevate dal Board e ritenute eccessive. «Ciò
che più mi rincresce - ha dichiarato il presidente federale Giancarlo
Dondi motivando la decisione - è che queste richieste siano
emerse solo nella fase finale delle trattative. Nel caso fossimo
stati messi preventivamente a conoscenza delle eccessive pretese
economiche del Board di  Magners avremmo evitato un
lungo e laborioso percorso. Questa amara decisione, che deriva
dal solo intento di preservare la  dignità del rugby italiano, non
puù e non deve in nessun modo rappresentare un freno alla crescita
del movimento rugbistico nel nostro Paese». Un movimento
che pretende di sedersi al tavolo dei grandi, ma che evidentemente
ha ancora molta strada da fare a livello dirigenziale e di
peso politico. Perchè le difficoltà a livello economico per la candidatura
italiana erano note da tempo, e nonostante ciò l'ingresso
in Celtic era stato “venduto” al grande pubblico come
qualcosa di scontato, nonostante  mancasse ancora il sì del
Board. Problemi legati alle sponsorizzazioni,
ai diritti tv e al bacino d'utenza delle due franchigie
scelte, ovvero Benetton e Aironi Viadana. Che ora restano
con un palmo di naso. Ieri sera, dal club biancoverde non è arrivato
nessun commento ufficiale alla vicenda: probabile venga
fatto oggi. Resta l'amaro in bocca ripensando alla battaglia, anche
politica, condotta l'estate scorsa contro la candidatura romana
dei Pretoriani, che in un primo tempo era stata preferita
a quella trevigiana dalla Benetton.
«Lavoreremo con ancor maggiore intensità ed impegno
per far sì che le competizioni nazionali possano essere sempre
più formative per l’alto livello ed appetibili per gli sponsor ed il
grande pubblico», promette Dondi. Ci si chiede però come,
visto il Super 10 (già impoverito dal ritiro di Calvisano e Capitolina)
 a maggio andrà in pensione. Per far posto ad una Celtic
che non c'è più.■