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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì

allrugby allrugby a gmail.com
Lun 19 Ott 2009 15:35:34 CEST


Dal Gazzettino. Per PD, RO e VE solo notizie sul rugby cosiddetto
"minore", che non ho riportato.
Se a qualcuno possono interessare, me lo facciano sapere.
Ciao.
Franco (TV)

(im) Il motorhome con immagini e materiale degli Springboks con il
quale verrà promozionata Italia-Sudafrica del 21 novembre sarà sabato
prossimo a Padova per Petrarca-Prato, venerdì 30 a Treviso per
Benetton-Gran Parma e sabato 31 a Rovigo per FemiCz-L’Aquila. Farà poi
tappa all’estero a Klagenfurt, Lubiana, Fiume e Capodistria.
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Per gli Springboks a Nordest (Udine, 21 novembre) dopo il danno la
beffa. Per fortuna i friulani sono gente tosta, che non si perde
d’animo. Com’è già successo quando si sono messi a lavorare sodo dopo
il ritardo di tre mesi con cui la Fir ha designato lo stadio Friuli a
ospitare Italia-Sudafrica, correndo ai ripari dal no di Firenze.
      Cos’è successo stavolta? Gli Springboks arriveranno in Friuli
solo il mercoledì precedente il match, perchè martedì 17 novembre sono
a Wembley per un incontro con i Saracens. Viene a cadere così la
possibilità di avere i campioni del mondo tutta la settimana a Udine.
Sulla quale l’organizzazione locale faceva affidamento per eventi
collaterali con gli sponsor che facessero raccogliere risorse.
      «Il management degli Springboks - spiega l’ex rugbista e
assessore regionale Elio De Anna - ci aveva dato disponibilità per
coinvolgere gli atleti in eventi legati al food & beverage, golf e
mostre d’arte. Volevamo portarli in giro per cantine, nei
prosciuttifici di San Daniele, alla mostre di Monet a Villa Manin. Ma
abbiamo scoperto il match di metà settimana, del quale nessuno ci
aveva detto nulla al momento di sottoscrivere l’impegno per la
partita, così dovremo ridimensionare tutto. Verosimilmente li avremo a
disposizione solo il giovedì mattina. Vuol dire che ci concentreremo
sugli eventi a Pordenone con gli azzurri».
      L’unico aspetto positivo della vicenda è il risparmio
sull’ospitalità. Una settimana con i sudafricani all’Astoria di Udine
sarebbe costata circa 70 mila euro. Per il resto si conferma il metodo
del due pesi e due misure con cui il Nordest è stato trattato in
questi test autunnali. Per il grande evento di Italia-All Blacks a San
Siro le stelle neozelandesi staranno una settimana a Milano e sono già
stati venduti 70mila biglietti. Anche a Udine le cose non vanno
comunque male. La prevendita è a quota 12 mila, più 4mila di sponsor e
2mila per le scuole. Significa che oltre metà dei 37.000 posti del
Friuli sono già pieni. Un buon dato, con tutti i contrattempi
successi. Presto partirà il motorhome pubblicitario che toccherà
Veneto, Austria, Croazia e Slovenia. A dimostrazione che i friulani
non si scoraggiano mai, soprattutto davanti alle avversità.
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Parma sconfitto
(37-13)
dal Leeds

Sempre a zero punti il Parma in Challenge Cup. Il Leeds ha sconfitto
37-13 gli emiliani che sono riusciti a chiudere il primo tempo 3-12
grazie a un calcio di Irving allo scadere. Poi la meta di Mariani,
trasformata da Irving, vale il 10-12. Risultato in bilico (13-15) fino
al 54’. Poi il tracollo.
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MISCHIA APERTA
di Antonio Liviero

Ma come lotta
Kingi: l’orgoglio
di essere maori

Fuori dal campo è un pezzo di pane di 112 chili. Calmo e taciturno.
Padre premuroso di tre figli, ultima nata Siena. Sul terreno di gioco
Dion Kingi è invece il capo guerriero del Treviso. Uno dei pochi
giocatori di cui Smith non può privarsi. Maori della tribù dei Waikato
Tainui, Dion ha nel temperamento e nel combattimento le doti
principali. È dura fermarlo quando si sgancia dalla mischia o avanza
da una ruck. Fosse stato più veloce sarebbe finito dritto negli All
Blacks. Però la linea del vantaggio la supera sistematicamente.
Retrocedere è un termine sconosciuto nella sua lingua nativa. «Maori
per me è un modo di vivere - mi dice -. È un orgoglio, è essere parte
di una grande famiglia, di una cultura forte. E un modo di stare nella
società, ogni giorno, come mi ha insegnato fin da piccolo mia nonna
Videt cercando di vaccinarmi dal rischio di discriminazioni razziali».
      Discriminazioni, assicura, che grazie anche alla capacità di
integrazione del rugby, non ha mai subito. «Però, se avessi le gambe
più svelte, che bello sarebbe volare via con la palla» confessa in un
pomeriggio di sole nella quiete della Ghirada, forse pensando al sogno
mancato della maglia all black. Se gli chiedo di dirmi un suo pregio,
tace. Ci pensano le statistiche di Franchino Properzi, coach della
mischia, a toglierlo d’impaccio: Dion è il giocatore trevigiano con
più placcaggi finalizzati al recupero della palla. È quello con il
maggior numero di interventi di pulizia sulle fasi a terra. E, ancora,
quello che porta avanti più palloni. «La sua dote maggiore è la
costanza» dice Properzi.
      Nato a Waiuki, nei dintorni di Auckland, 33 anni fa, figlio di
un militare, pilone nella squadra dell’esercito, e di una giocatrice
di netball di buon livello, ha incominciato col rugby a 10 anni.
Cresciuto nel club di Papakura, poi nell’Npc con la provincia del
Counties, la stessa di Lomu. L’arrivo in Italia è la storia di una
fuga. Siccome era giunto ai trials per gli All Blacks under 21 e i New
Zealand Maori, il suo allenatore nell’Npc, per sottrarlo al
reclutamento delle province più ricche lo spedì per qualche tempo a
Mantova in B. Rientrò in patria ma non seppe resistere al cibo
italiano e alla chiamata del Brescia.
      A Treviso è arrivato l’estate di 5 anni fa, guidando un furgone
sgangherato pieno di mobili, valigie e con l’immancabile barbecue. Da
allora 4 finali e 3 scudetti. Quella di sabato col Munster è stata la
presenza numero 104 tra coppe europee e campionato, grazie alla quale
ha raggiunto Ivan Francescato e Roberto Amadio. Nel Super 10 ha
realizzato 12 mete, di cui 6 lo scorso anno e già 2 in questo avvio di
stagione. «Ma la meta per me non è la cosa più importante - dice
girando alla larga da ogni possibile elogio -. La cosa più bella del
rugby è l’amicizia. È per questo che gioco». E se lo dice un guerriero
maori...
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BENETTON Smith anche dopo la sconfitta con il Munster
tiene i piedi per terra, tira le somme e guarda avanti

Venerdì con il Viadana
sarà match da scudetto.

Come non si era esaltato dopo la vittoria contro Perpignan, neppure si
è abbattuto dopo la sconfitta contro Munster.
      Franco Smith sta con i piedi a terra.
      “Abbiamo affrontato una squadra che punta a vincere la Coppa
Europa – dice il tecnico trevigiano – una squadra che dispone di un
budget e un parco giocatori di gran lunga superiori ai nostri. Alla
vigilia, ma anche dopo il vantaggio di 10-0 in cui ci siamo trovati ad
un certo punto, credere di poter vincere la partita sarebbe stata una
cosa irreale perché il Munster in questo momento è per noi una
formazione inarrivabile.
      Certamente il punteggio è pesante, oltretutto se non avessimo
regalato all’avversario la possibilità di segnare tre mete adesso
saremmo qui a parlare di un risultato diverso, sicuramente più consono
a quanto è accaduto in campo. Il mio più grosso rammarico è proprio
questo”.
      Cosa ti resta di positivo dopo questa partita?
      “Avevo chiesto alla squadra di giocare con lo stesso orgoglio e
la stessa voglia dimostrati il sabato precedente contro Perpignan e
sotto questo aspetto penso di non poter dire nulla ai giocatori.
Abbiamo giocato un primo tempo di grande intensità e bisogna
riconoscere che pur non essendo al massimo della condizione, i ragazzi
hanno dato comunque il massimo che possono in questo momento. Forse
potevamo segnare un’altra meta nel primo tempo, chiudere a 17, magari
potevamo evitare due-tre mete avversarie e il risultato sarebbe stato
senz’altro diverso, ma parlare di possibile vittoria contro un
avversario di tali proporzioni penso sia fuori luogo”.
      Intensità che in Italia è improponibile in questo momento.
      “Per quanto riguarda l’intensità penso non ci sia paragone, ma
soprattutto a livello di placcaggi la differenza è enorme. A Limerick
abbiamo fatto più del doppio dei placcaggi che normalmente si fanno
nel nostro campionato. Al di là delle tre mete subìte e che potevamo
evitare, sono comunque soddisfatto della prestazione difensiva della
squadra”.
      Dopo due partite di Heineken Cup, venerdì arriverà la prima
rivincita scudetto con Viadana.
      “Spero che queste due prove in campo europeo ci siano servite
per crescere. Mi auguro comunque che la partita di venerdì venga
giocata con la stessa intensità – conclude Franco Smith – perché
sarebbe un bene per tutto il rugby italiano”.
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Il Munster
ha vinto
due volte
la Heineken

Treviso - (e.g.) Per capire meglio la consistenza del Munster basti
pensare che ha disputato 103 incontri in Heineken Cup, competizione
alla quale ha sempre partecipato sin dalla prima edizione del
1995/1996. Per il Munster si tratta pertanto della quindicesima
partecipazione. Nei 103 incontri disputati, ha vinto 72 volte, perso
30 e pareggiato in un’occasione. Munster ha situazione favorevole con
tutte le squadre italiane, 3 vittorie su Treviso, 2 su Petrarca e
Viadana, una sul Milan, ma vanta computo favorevole persino con
squadroni del calibro di Biarritz, Gloucester, Ospreys, Perpignan,
Sale, Saracens, Stade Français. Solo Cardiff (3-2) e Northampton (2-0)
vantano più successi nel confronto diretto; Clermont, Bath, Leicester,
Leinster, Tolosa e Wasps sono invece alla pari. Munster ha vinto due
volte la Heineken Cup, nel 2006 battendo il Biarritz 23-19 e nel 2008
battendo il Tolosa 16-13. In altre due occasioni ha perso la finale,
nel 2000 contro Northampton 8-9 e nel 2002 contro Leicester 9-15.
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DATI & CURIOSITÀ
Pavanello agguanta Alessandro Troncon

TREVISO - (e.g.) Con i 13’ giocati a Limerick contro il Munster,
Enrico Pavanello ha raggiunto il terzo posto nella graduatoria delle
presenze trevigiane in campo europeo alla pari di Alessandro Troncon.
      Pavanello ha toccato quota 36 test. Passo avanti anche di
Brendan Williams che ha raggiunto il sesto posto, alla pari di Tommaso
Visentin, con 34 gare disputate. Sia Pavanello che Williams potranno
dare la caccia già in questa stagione al secondo posto di Faliva che è
a quota 38 presenze. Irraggiungibile invece per il momento
Massimiliano Perziano che ha disputato 44 gare nelle competizioni
europee ed è al comando di questa classifica per quanto riguarda i
giocatori del Benetton.
      Buon passo avanti sempre di Brendan Williams sia nella
graduatoria dei marcatori che dei metamen. Il trequarti australiano
del Benetton, grazie alla meta segnata sabato a Limerick contro il
Munster e quindi l’aggiunta di ulteriori 5 punti, ha raggiunto il
sesto posto con 60 punti superando il compagno di squadra Marcato
(59). In fatto di mete, Williams è sempre secondo alle spalle di
Massimiliano Perziano, ma ora è a sole 3 lunghezze, 15 Perziano e 12
Williams.
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Un anticipo dettato da esigenze televisive

TREVISO (e.g.) Riprende in questo fine settimana il campionato Super
Ten con la sesta giornata. Venerdì, a Viadana, nell’anticipo
televisivo di Rai Sport Più (alle 19), si affronteranno le ultime due
finaliste, Montepaschi e Benetton.
      Questa la graduatoria attuale: Benetton Treviso 20, Parma 19,
Montepaschi Viadana, Petrarca Padova 15, Femi CZ Rovigo 13, Consiag I
Cavalieri Prato 10, L’Aquila 9, Casinò di Venezia 8, Futura Park Roma
e Plusvalore Gran Parma 5.
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