[RUGBYLIST] HAKA

[Gian Domenico Mazzocato]

Stamattina ho detto due parole su e per Luciano.
Sento di dover aggiungere qualcosa sull'Haka. 
Io ho avuto la fortuna di vivere "dentro" un' Haka. Accadde tanti anni in un club sportivo alle porte di Treviso: gli AB ne erano ospiti e quella sera la eseguirono per noi. 
Era la squadra di Zinzan "Valentine" Brooke, di John Kirwan, di Va'aiga Lealuga Tuigamala, mica bruscolini.
Sento ancora il brivido. 
Tuigamala fissò me per tutta l'Haka e io rimasi un po' scosso al suo sguardo di fuoco, al cupo nero dei suoi occhi.
C'era qualcosa di metallico, in loro.
Era un lampo che racchiudeva storia e biografia personali. Orgoglio e identità.
Faceva paura, gesùsssanto, se faceva paura.
Poi Tuigamala venne da me, bevemmo prosecco a lungo insieme e mi spiegò che loro si scelgono un avversario a testa e ognuno lo guarda. Quello capisce che sarai tu il suo avversario diretto.
l'Haka è folklore nel senso altissimo del termine, è cultura, è modo di essere e di stare nella storia.
E' una esibizione del valore proprio e quindi è un modo per onorare l'avversario. 
"Devo dirti che sono forte perché ti rispetto.
Cerco di farti paura perché mi fai paura.
Per farlo scomodo la mia storia, gli dei dei miei avi, la mia credibilità"

E C'E' QUALCHE SCIOCCHINO CHE PENSA DI FISCHIARE?

Io lo so: la madre dei birichini è sempre incinta. Ma qualche volta ho l'impressione che faccia gli straordinari.

gian domenico mazzocato








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