[RUGBYLIST] Notizie del lunedì

[allrugby]

Dal Gazzettino.
Ancora per Treviso, e solo per Padova e Rovigo, notizie sul rugby
cosiddetto "minore".
Ripeto l'invito a chiedermi tali notizie per chi ne avesse interesse.
Non c'è il consueto articolo di Antonio Liviero.
Ciao.
Franco (TV)

Il progetto Benetton ad uno snodo cruciale: allargare la base

Celtic, unire il Veneto

Primi passi per rilanciare i Dogi. Appuntamento il 18 a Pordenone

L’avventura del Veneto in Celtic League inizia una nuova fase.
Incassato l’ok definitivo dalla Fir alla candidatura della Benetton e
in attesa del placet del board celtico (entro il 31 dicembre),
l’obiettivo si sposta da fuori a dentro la regione più rugbistica
d’Italia. Si trasforma da battaglia comune per ottenere un legittimo
riconoscimento a costruzione di un progetto comune. Che porti nella
manifestazione non solo Treviso, ma tutto il Nordest.
      In pratica si tratta di far risorgere lo spirito dei Dogi (sarà
questo il nome della squadra?). La selezione a inviti che fra gli anni
’70 e ’90 ha rappresentato una vera e propria nazionale triveneta.
Capace di confrontarsi con grandi club o selezioni estere. Nel rugby
moderno e professionistico le selezioni a invito non hanno più motivo
di esistere, per affollamento di calendario e spessore tecnico degli
impegni. Vedi il ruolo da Harlem Globetrotter a cui sono relegati i
leggendari Barbarians. Ha motivo di esistere, invece, un concetto come
quello di nazionale del Nordest che i Dogi incarnavano. L’avventura
italiana in Celtic è un assist per questo. Trasforma la tradizione in
modernità.
      Come? Assodato che la barra del comando è in mano al Benetton
(ha ottenuto a proprio nome la candidatura) occorre ora allargare la
base della franchigia. Un po’ come si è fatto con la "rivolta di
popolo" scoppiata dopo la bocciatura del Veneto il 18 luglio. In grado
di unire la professionistica Treviso, la dilettantistica Cus Padova e
la protagonista del rugby di base Lido di Venezia.
      L’assemblea di Zelarino è stata l’emblema di questa unione.
L’appuntamento del 18 novembre alle 20, in sala della Provincia a
Pordenone, può esserne la naturale prosecuzione. Come iniziativa
collaterale a Italia-Sudafrica del 21 novembre a Udine (prevendita a
quota 15 mila), si terrà la serata "Il rugby triveneto si
racconta...". Talk show con testimonianze e filmati degli ultimi 30
anni dei derby. Presenti De Anna, Munari, Bettarello, Marchetto,
Lorigiola, Pivetta e tanti altri.
      È l’occasione per gettare il seme di un progetto, che il
Benetton auspica nella candidatura, capace di sviluppare tre snodi
cruciali. La franchigia dovrà giocare nei principali stadi del
Nordest. Dovrà essere composta dai migliori atleti triveneti, che se
non sono impegnati in Celtic tornano a giocare il campionato nei
propri club. Dovrà essere alimentata dai vivai di tradizione (Petrarca
e Tarvisium su tutti) del Triveneto. Una vera superselezione, insomma,
che diventi la bandiera dell’area più rugbistica d’Italia e che
dell’Italia (intesa come nazionale) sia al servizio per formare gli
azzurri. Sogno a occhi aperti, o utopia possibile?
Ivan Malfatto
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Esordio in casa Benetton: dopo 517 giorni al palo è tornato
il pilone ex Calvisano ed ha dimostrato subito il suo valore

Cittadini in mischia
Recupero da bonus

Dopo 517 giorni è tornato. Un anno e mezzo di assenza a causa di un
brutto infortunio alla gamba destra: frattura di tibia e perone.
Lorenzo Cittadini, pilone di 26 anni, infortunatosi nella semifinale
scudetto della stagione 2007/2008 contro il Petrarca Padova quando
giocava a Calvisano, venerdì ha fatto il suo esordio assoluto in
maglia Benetton. Poco più di un tempo, 48’ per l’esattezza, facendo
vedere già un buon movimento con la palla in mano. “Un po’ di
tensione, ma alla fine tutto è andato bene – ammette il pilone
biancoverde – attendevo questo momento da parecchio tempo e finalmente
è arrivato. Non è facile restar fuori per un periodo così lungo, ma ho
avuto il sostegno di tutti che in una maniera o nell’altra mi hanno
dato tanto conforto”.
      La bella percussione all’inizio della partita ha fatto capire
che paure e timori erano ormai alle spalle…
      «In effetti, come ho detto, all’inizio c’era un po’ di tensione.
Comunque avevo collaudato la gamba già in allenamento, qualche brutto
colpo era già arrivato, mai però alcun problema. Anche i medici mi
dicevano di stare tranquillo, il peggio era ormai passato. In gara ho
provato subito e problemi non ce ne sono stati assolutamente, segno
questo di una completa guarigione».
      Un Benetton dal punteggio largo anche se non tutto è andato per
il verso giusto.
      «Abbiamo commesso qualche errore, è vero, però abbiamo centrato
il nostro obiettivo, quello di vincere con il bonus e rimanere al
comando della graduatoria. Oltretutto abbiamo segnato più di 40 punti
e non abbiamo subìto mete. Penso che tutto sommato la partita contro
il Gran Parma sia da considerare piuttosto positiva».
      Il tuo inserimento nel Benetton?
      «Direi che migliore approccio non poteva esserci. Rispetto a
Calvisano c’è un modo diverso di lavorare, ma non è stato difficile
inserirmi. Treviso è una città che sia a livello sportivo che di vita
dà molto, quindi direi che l’esperienza è alquanto positiva».
      Ora il raduno con la Nazionale. Cosa ti aspetti?
      «Ad essere sincero non credo di essere già pronto per giocare i
test match autunnali. Mi manca l’agonismo, cosa normale dopo un anno e
mezzo di assenza dalle gare; mi auguro comunque che questo sia un
primo assaggio per poter poi entrare a far parte di questo gruppo
magari dalle partite successive».
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  Undici
giocatori
biancoverdi
in azzurro

  TREVISO - (e.g.) Sono ben 11 i giocatori del Benetton convocati dal
ct azzurro Nick Mallett per il raduno iniziato ieri a Roma in vista
delle 3 sfide che vedranno l’Italia affrontare la Nuova Zelanda il 14
novembre a Milano, il Sudafrica il 21 novembre a Udine e le Samoa il
28 novembre ad Ascoli. Ai 10 già convocati, si è aggiunto Simon Picone
in sostituzione di Gonzalo Canale, infortunato. Gli azzurri rimarranno
in raduno fino a giovedì, dopodichè verranno rese note le liste per i
3 test della Nazionale Maggiore e i due della Nazionale A contro
Romania e Georgia.
      Questa la lista dei giocatori del Benetton convocati: Tommaso
Benvenuti (esordiente), Lorenzo Cittadini (1 cap), Gonzalo Garcia (10
caps), Leonardo Ghiraldini (22 caps), Luke McLean (11 caps), Antonio
Pavanello (3 caps), Simon Picone (17 caps), Ignacio Fernandez Rouyet
(4 caps), Fabio Semenzato (esordiente), Alberto Sgarbi (4 caps),
Alessandro Zanni (34 caps). Inoltre, il trevigiano Simone Favaro (2
caps) attualmente in forza al Rugby Parma.
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MARCATORI & PRESENZE
 Soltanto Kingi sempre in campo

TREVISO - (e.g.) Pur saltando le ultime due sfide di campionato, a
Viadana e in casa contro il Plusvalore Gran Parma, Marius Goosen
continua a guidare la graduatoria dei Marcatori trevigiani in Super
Ten. Il giocatore sudafricano ha totalizzato finora 46 punti, frutto
di 2 mete, 6 trasformazioni e 8 piazzati. Goosen, ai primi 5 posti
fino ad un paio di settimane fa, ora bazzica al decimo posto nella
graduatoria completa dei marcatori del Super Ten.
      Dietro a Goosen troviamo McLean con 19 punti e Botes 16, quindi
Kingi 15, Muccignat, Zanni 10, Barbieri, Bortolussi, Di Santo,
Mulieri, Enrico Pavanello, Semenzato, Sgarbi, Vilk e Williams 5.
      Metaman è Dion Kingi con 3 marcature, quindi Goosen, Muccignat,
Zanni 2, Barbieri, Bortolussi, Botes, Di Santo, McLean, Mulieri,
Enrico Pavanello, Semenzato, Sgarbi, Vilk e Williams 1.
      Delle 21 mete realizzate finora in questa stagione dal Benetton,
una è stata una meta tecnica, le altre 20 sono state divise equamente
tra uomini di mischia e trequarti, 10 a 10.
      Solo 4 giocatori sono entrati in tutte sette le partite sin qui
disputate: Filippucci, Kingi, Semenzato e Vermaak; unico sempre
titolare Dion Kingi.
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 Sei trevigiani conquistano la Coppa Europa Fira

TREVISO - (e.g.) La Nazionale Under 20 ha battuto 16-3 la Georgia
nella finale degli Europei FIRA di Coimbra, laureandosi campionessa
europea e qualificandosi per lo Junior World Rugby Trophy 2010.
      Sei i giocatori trevigiani, Tommaso Benvenuti, Nicola Corbanese,
Ornel Gega, Giovanni Venturato del Benetton, quindi Filippo Cazzola,
trevigiano del Livorno e Tommaso Iannone, trevigiano del Parma.
Iannone in finale ha siglato 11 punti, una trasformazione e 3
piazzati.
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SUPERDIECI

Casinò, ora si può sperare

In un momento di crisi come questo anche una sconfitta può serbare
segnali di speranza per il Casinò di Venezia, che all’indomani
dell’esonero del suo head-coach Marzio Innocenti, e sotto la
temporanea guida dell’assistente Mauro Marcuglia, esibisce un primo
tempo più che positivo contro la Consiag Prato, incontrata sabato alla
settima di andata. Peccato che il finale di 29-21 per i toscani,
squadra neopromossa ma complessivamente più attrezzata dei lagunari,
non lasci nemmeno il punto di bonus difensivo, come giusta
consolazione per una sconfitta maturata a cavallo tra il finale del
primo tempo quando il Casinò conduceva per 15-3, e il primo quarto
d-ora del secondo quando Prato ha effettuato il sorpasso.
      Da oggi a Favaro Veneto si torna a guardare avanti, alla ripresa
del campionato dopo la sosta agonistica che durerà fino a sabato 29
novembre. Prima però Pipitone e Gritti dovranno affidare la squadra a
un nuovo allenatore, che avrà il compito di portare la squadra a
guadagnare la salvezza.
      Intanto è arrivato un nuovo acquisto nella rosa dei giocatori,
il trevigiano Alberto Lucchese nato nel marzo del 1986, alto 1 metro e
74 per 80 kili. Come mediano di mischia ha vinto due scudetti con la
Benetton nel 2007 e nel 2009, oltre ad avere partecipato alla World
Cup Under 19 in Sudafrica nel 2004 con la Nazionale italiana. (m.sal.)
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