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[RUGBYLIST] Delusione
Giovanni Sonego
g.sonego a pianeta.it
Lun 16 Feb 2009 16:43:02 CET
A Roma, a Roma!
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Ieri sono andato a Roma. E' stata una bella giornata, perche' ho
conosciuto il figlio di un vecchio amico.
Per il resto una delusione tremenda. Non sono un tecnico, non sono in
grado di fare disamine da esperto. Non ho neppure visto la partita. Mi
limito a fare qualche osservazione generale sull'incontro. Faccio fatica
a trovare qualcosa di buono, ma ci provo.
Il primo tempo mi e' piaciuto tantissimo (forse per questo la delusione
del secondo sembra ancora maggiore). Un peccato per l'eccessiva
aggressivita' (credo pianificata, ma sfuggita di mano) ma fortunatamente
non siamo stati penalizzati piu' di tanto. Ho visto una squadra coesa,
in cui ogni giocatore era pronto a farsi il mazzo per il compagno. Le
touche sono migliorate rispetto a una settimana fa e ho visto una
compagine in grado di difendersi egregiamente da assalti tremendi come
quello portato dall'Irlanda alla fine del primo tempo. Abbiamo preso la
meta, perche' alcuni giocatori, probabimente in debito d'ossigeno, non
sono riusciti a rientrare in posizione. Ma l'unica cosa da dire e':
"Brava Irlanda".
Gli irlandesi non ci perdonano gli errori, ma riusciamo a chiudere il
primo tempo assoutamente in partita.
Purtroppo, nel secondo tempo, sembrava di vedere un'altra squadra. E, ad
un certo punto, il patatrac.
Una squadra di leoni, nel secondo tempo si e' trasformata in una squadra
di gattini stanchi.
Ci sono alcune cose che proprio non riesco a digerire:
- In diverse occasioni di touche i nostri avversari erano ben
schierati ed hanno dovuto aspettare l'arrivo il nostro pacco che si
portava in posizione camminando. Come mai?
- Bergamirco svirgola un calcio. Pazienza. Succede. Ma come mai
c'era solo un giocatore a fermare la rimessa laterale?
- Perche', visto l'insuccesso dello scorso anno, Mallett ci ha
riproposto Masi all'apertura?
- Perche', dopo aver confabulato per un tempo lunghissimo, si affida
l'ultimo calcio ad un giocatore pieno di crampi che non riesce neppure a
buttare la palla oltre la linea laterale?
Non voglio dare colpe ai giocatori. Come tutti hanno i loro pregi e i
loro limiti. Se sono sembrati poco allenati, o demotivati non e' tutta
colpa loro. C'e' uno staff che dovrebbe seguirli, prepararli e
tutelarli. Che fine ha fatto? Mallet avra' i suoi buoni motivi, ma mi
piacerebbe sapere cos'ha in mente. Se ha un piano perche' non lo
chiarisce? Magari se lo capiscono anche gli altri (anche noi) e forse
diventa piu' facile seguirlo in questo doloroso percorso e sopportare
quello che il movimento sta sopportando.
Un grosso limite (e una bella cosa)
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Negli anni scorsi abbiamo lavorato per avere una mischia forte e per
padroneggiare un'arma: la maul. Il nuovo regolamento ha vanificato
questo nostro sforzo, dobbiamo ricominciare e inventarci qualcosa di
nuovo. A questo proposito, mi e' piaciuto molto il modo di giocare le
touche lunghe. Peccato che la prima volta ci sia costato una meta, ma
senza sperimentazione non c'e' progresso.
Il pubblico
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Scusate ma non ne posso piu'. Non per fare il saputello o il saccente o
quello con la puzza sotto il naso (il mio livello di competenza
rugbistica non mi autorizza a farlo) ma ero circondato da persone che
rugby non ne capivano una fava.
Ho sempre amato i neofiti e gli ignoranti, forse perche' lo sono
anch'io, ma che diamine! Un po' di discrezione? Fino a qualche anno fa,
chi veniva allo stadio digiuno di rugby, cercava di capire, chiedeva,
azzardava ipotesi, sempre con grande umilta'. I nuovi tifosi invece
pontificano stupidaggini a voce altissima. Francamente irritante.
E che dire di quell gruppo di persone in curva? C'e' una squadra che sta
soffrendo in campo, ci sono giocatori che si stanno dannando l'anima e
la preoccupazione di questi neotifosi qual e' stata? Lanciare al OLA! Ma
che vadano a quel paese!
Ho un grande rimpianto di quel pubblico di rugbisti che partecipava con
grande immedesimazione ai momenti piu' dolorosi della partita. Di quella
gente che quando vedeva un giocatore uscire infortunato, risentiva sulle
proprie ossa le mazzolate prese in gioventu'. (o la domenica prima). Che
quando gli arrivava all'orecchio il rumore del placcaggio ripensava a
quella volta che aveva perso il fiato per un colpo simile. Un pubblico
questo, che oggi sembra decisamente minoritario rispetto agli
appassionati di OLA.
Tifosi come conseguenza della politica federale?
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Oggi sulla Gazzetta dello sport dicevano che la federazione ha lavorato
in questi anni per creare dei tifosi e c'e' riuscita. Per i giocatori
invece c'e' ancora molta strada da fare. Condivido in pieno questa
affermazione, ma ci dovrebbe essere qualche conseguenza. O rimarra'
tutto fermo come sempre?
Concludo chiedendo: non sarebbe ora che si facesse da parte chi chi ha
puntato sulla crescita dei tifosi invece che sulla crescita della base?
Ciao
Giovanni Sonego
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