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[RUGBYLIST] serie B girone 4

IlFalco ilfalco7 a libero.it
Lun 2 Feb 2009 12:55:03 CET


una precisazione, Martinelli mediano di mischia del Benevento ora gioca per le Fiamme Oro.

Ancora una vittoria per le Fiamme Oro Rugby

Cinque mete nel primo tempo e le Fiamme Oro archiviano dopo soli ventinove minuti la "pratica" Milazzo. 
La squadra della Polizia di Stato non ha lasciato tempo ai siciliani di riprendersi dalla prima meta al terzo minuto di Claudio Gaudiello, che al nono Andrea Pelliccione, dopo una corsa solitaria, posando il pallone al di là della linea, aggiunge altri cinque punti allo score. Il Milazzo tenta di reagire segnando tre punti con un calcio di punizione, ma, nel giro di undici minuti, le Fiamme assestano il colpo del KO con tre mete consecutive che, già nella prima frazione di gioco, consentono alla squadra cremisi di conquistare il punto bonus per la classifica.

Nel secondo tempo la musica non cambia e la squadra guidata da Sven Valsecchi mette a segno altre cinque mete (tre con il trequarti ala Patrizio Bozza), di cui due trasformate dal piede di Federico Merli, fermando il punteggio sul 60 a 3: un risultato netto che permette alla squadra romana di consolidare il primo posto in classifica con un punto di vantaggio sul Catania (vittorioso sul Cus Roma) e otto sul Frascati (che oggi osservava un turno di riposo).

"È la prima volta quest'anno che chiudiamo una partita subito - dice l'allenatore delle Fiamme Oro - non lo avevamo ancora fatto. Abbiamo saputo mantenere l'ordine in campo e restare tranquilli fino alla fine. Questa era la classica partita che poteva essere presa sotto gamba, ma la squadra ha risposto bene, portando a casa un risultato importante".

Dopo questo turno, il campionato si fermerà per 22 giorni per lasciare lo spazio alla Nazionale impegnata nel Sei Nazioni, poi le Fiamme Oro affronteranno fuori casa, in un match molto difficile, il Sele che lotta per non retrocedere e, dopo un'altra pausa di circa un mese, troveranno la Capitolina ed il Frascati: due incontri decisivi per il futuro delle "maglie cremisi".

"Abbiamo recuperato tutti gli infortunati - prosegue coach Valsecchi -. L'obiettivo è quello di mantenere tutti i giocatori al top in questi due mesi, per poi affrontare i match che contano con il meglio che abbiamo".


I TABELLINI DELLA PARTITA

FIAMME ORO - MILAZZO 63-3

FIAMME ORO: Gaudiello, Moro, Pelliccione, Massaro, Bozza, Merli, Alfonsetti R., Mernone, Pellegrinelli, Soccorsi, Flammini, Bizzozzero, Gasparini, Lombardo, Castagna
A DISP.: Zonetti, Frezza, Ma trullo, Grossi, De Nisi, Sestili
ALL.: Valsecchi Sven

MILAZZO: Impellizzeri, Greco, Amato, Cipriano, Ammendola, Nunnari, Milazzo, Imbevi, Scolaro Giov., Lo Duca, Scolaro Gaet., Di Stefano, Formica, Sorbara, Calabrò 
A DISP.: Leto, Cannistrà, Scimia.

MARCATORI:
PRIMO TEMPO: 3' m. Gaudiello, 9' m. Pelliccione, 17' cp. Impellizzeri, 18' m. Massaro tr. Merli, 21' m. Merli, 29' m. Mernone tr. Merli
SECONDO TEMPO: 5' m. Bozza, 11' m. Bozza tr. Merli, 15' m. Gaudiello, 19' m. Moro, 22' m. Pellegrini, 41' m. Bozza tr. Merli

Note: 
Crush Military Watch Man of The Match: Mernone

Classifica:
FIAMME ORO ROMA 58; CATANIA 57; FRASCATI 50; SEGNI 40; SANNIO 39; CAPITOLINA 36; PARTENOPE NAPOLI 30; CUS ROMA 18; PRIMAVERA 9; MILAZZO -1; SELE -2. 


Cristiano Morabito - Addetto stampa Fiamme Oro Rugby
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  cristianomorabito 
   
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  ----- Original Message ----- 
  From: Salvatore Messina 
  To: rugbylist a rugbylist.it 
  Sent: Tuesday, January 20, 2009 3:33 PM
  Subject: I: [RUGBYLIST] Commenti degli allenatori sulla celtic


  Notizie di rugby: http://www.rugbyrugby.it



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  Certo che non è male! La FIR paga i cartellini dei nazionali (e nazionalizzabili) ai 2 club, questi fanno 6 partite vergognose in coppa ed il resto dell'anno giocano in S10 senza dare alcuna possibilità agli altri di vincere.
  Bellissimo!!!! Tanto vale fare il S2 tra Calvisano e Treviso e gli altri in serie A....

  Ai club non interessa la crescita del movimento ma solo vincere il campionato. Se fosse per i club Galles, Francia ed Inghilterra avrebbero in formazione solo giocatori di 2a divisione.
  Ed è una cosa giusta e sacrosanta. Nessuno vuole rendersi le cose complicate giocando ad un livello più difficile. A meno di essere interessato ad un businness maggiore; cosa questa che non sembra minimamente interessare alla maggior parte dei club di S10 (a parte Viadana e Rovigo) vista l'attenzione che hanno nei confronti del proprio "pubblico".
  E' dunque compito di una federazione far crescere il livello nell'interesse (economico e sociale) di tutti. E questo può essere fatto con 2 realtà (4 sarebbe meglio ma al momento pare impossibile) al di sopra dei club. In questo modo si salverebbe anche il S10.
  Nel breve periodo sicuramente qualcuno ci rimetterà ma, se il passaggio viene gestito con una pianificazione corretta, nel lungo periodo tutto il movimento ne godrà i benefici.

  Così come è successo per la nazionale dal suo ingresso nel 6N, anche allora osteggiato dai club e da molti tecnici. 
   
  PEACE & LOVE & PLAY RUGBY 



  Salvatore Messina 




  ----- Messaggio inoltrato -----
  Da: Maci <maci a maidiremeta.it>
  A: rugbylist a rugbylist.it
  Inviato: Martedì 20 gennaio 2009, 9:13:46
  Oggetto: [RUGBYLIST] Commenti degli allenatori sulla celtic

  Notizie di rugby: http://www.rugbyrugby.it



  -----Segue allegato-----

  Mi sembrano tutti un po' perplessi e le obbiezioni che portano sono ragionate, non campate per aria.
  Sembrano dire: che porti benefici sara' anche vero ma i dubbi sono tanti e non sara' facile farli sparire.

  ps: L'idea di Brunello non mi sembra male...

  Ciao a tutti,

  Maci

  Giudizi positivi, ma anche molto critici o perplessi, degli allenatori
  del Super 10. Oggi i delegati Fir sono a Londra per definire
  l'ingresso

  Rivoluzione Celtic, i tecnici mettono in guardia

  Brunello: «Meglio due squadre in Heineken». Gajan: «Può essere un
  disastro». Smith: «No alle selezioni tagliando fuori i club»

  Oggi a Londra incontro decisivo di Fabrizio Gaetaniello e Alfredo
  Gavazzi, delegati della Fir, con i dirigenti della Celtic League per
  l'entrata delle squadre italiane al torneo con le selezioni di Galles,
  Irlanda e Scozia. Nei giorni scorsi la federazione ha diramato la
  serie di condizioni alle quali dovrà attenersi chi parteciperà alla
  competizione. La rivoluzione del rugby di vertice italiano muove
  dunque i primi passi. Ma cosa ne pensano gli allenatore dei club del
  Groupama Super 10? Ecco le loro risposte, tutte interessanti e non
  prive di sorprese.
       JIM LOVE (Mps Viadana): «Il progetto Celtic League è negativo
  per il rugby italiano, se saranno solo due squadre a parteciparvi. I
  giocatori migliori giocheranno solo nelle due formazioni e il
  campionato si livellerà verso il basso. Un passo importante sarebbe
  investire da parte della federazione sul miglioramento della classe
  arbitrale, rendendola professionistica».
       FRANCO SMITH (Benetton Treviso): «Non sono d'accordo nel far
  partecipare due selezioni, tagliando fuori i club. Sono due anni che a
  Treviso lavoriamo per essere competitivi e quella delle selezioni non
  è la soluzione giusta, anche perché non è solo la mancanza di
  giocatori che non rende competitivi i club. Ci sono altri importanti
  problemi da risolvere».
       MASSIMO BRUNELLO (FemiCz Rovigo): «In questo momento è una
  novità troppo sconvolgente. C'è un'idea, ma non un progetto. Quando
  uscirà questo progetto bisognerà valutarlo in tutti i suoi aspetti. La
  Celtic non è un torneo ambito da tanti in Europa. Era più prestigioso
  andare con due selezioni in Heineken Cup, lasciando ai club la
  Challenge, e utilizzando in questa competizione e poi da marzo in
  campionato i migliori giocatori italiani. Così oltre ad avere due
  selezioni avremmo elevato il livello del Super 10».
       MARC DELPOUX (Cammi Calvisano): «Se il futuro del rugby italiano
  si chiama Celtic League allora la competizione è da fare. Il Super 10
  comunque deve cambiare struttura. Esiste una grande differenza
  ovviamente tra Super 10 e Celtic League e il cambio verso la maggiore
  qualità aiuterà il rugby italiano».
       ANDREA CAVINATO (Overmach Parma): «Ã^ prematuro capire cosa verrà 
  deciso dalla Fir visto che il cambiamento al momento è solo sulla
  carta. Comunque una variazione sostanziale doveva essere apportata al
  rugby italiano».
       GEORGE GRAHAM (Carrera Petrarca Padova): «Può essere questa la
  strada giusta per crescere, ma bisogna avere un piano preciso e farlo
  con i tempi dovuti, non così. Mi sembra tutto molto affrettato. Da noi
  in Scozia abbiamo fatto lo stesso passaggio, ma al termine di un
  processo lungo tre anni e solo adesso iniziano a vedersi i risultati.
  Prima di entrare, inoltre, bisogna trovare un accorto preciso con le
  società esistenti».
       STEFANO BORDON (Futura Park Roma, fino alla 9. giornata): «Ã^ una
  svolta positiva. Spero ci sia un'ampia discussione fra tutti gli
  interessati su come realizzare il progetto. Spero che per la prima
  volta club e federazione lavorino insieme per il bene del rugby
  italiano».
       CRISTIAN GAJAN (Casinò di Venezia): «Mi sembra un'idea strana e
  difficile da perseguire. Se metto tutti i migliori italiani in due
  squadre, più quelli che giocano già all'estero, il nostro movimento
  alla fine non diventa niente. E se non diventa niente chi, come e dove
  si farà la formazione per avere i rugbisti del futuro? Dove sarà il
  movimento fra tre o quattro anni? Per me rischia di essere un
  disastro. La strada giusta a mio avviso era quella di rafforzare il
  Super 10 con più mezzi e creare un importante campionato a livello
  under 23».
       RIAAN MAY (Plusvalore Gran Rugby): «Il livello qualitativo dei
  giocatori italiani migliorerà giocando nella Magners. Ma i risultati
  non arriveranno subito. Bisogna avere pazienza e soprattutto creare
  una struttura dietro a queste due selezioni. Ovvero creare quella base
  di qualità per alimentare e creare i cambi generazionali
  indispensabili. Inizialmente il Super 10 soffrirà questa partenza di
  molti giocatori per la Magners, ma deve servire quale principale fonte
  per ricreare l'indispensabile serbatoio».
       FRANCESCO RUBIO (Almaviva Capitolina): «In questo momento è
  l'unica soluzione per migliorare il livello qualitativo e competitivo
  del rugby d'élite italiano. Ne risentirà tutto il movimento, perché
  con una sessantina di giocatori che parteciperanno alla Magners
  altrettanti dalla A1 dovranno giocare nel Super 10 e altri dalla A2
  verranno "promossi" nelle squadre di A1. Naturalmente bisognerà 
  lavorare tanto per ricreare quel bacino generazionale qualitativo per
  garantire i cambi ai massimi livelli».
       Ivan Malfatto




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