[RUGBYLIST] Ritorno all'antico?

Lun 6 Ott 2008 17:32:30 CEST

E' anni che si cerca un compromesso fra squadre di club e selezioni. 
Le squadre di club non vogliono rinunciare alla loro tradizione e alla possibilità di partecipare alle coppe.
La nazionale avrebbe d'altra parte necessità delle selezioni per consentire ad una sessantina di atleti di interesse nazionale di competere ad un livello superiore a quello dell'attuale Top Ten.
Su tutto poi c'è una stagione di fatto divisa in due: prima e dopo il 6 Nazioni, con l'intermezzo delel Coppe europee.
Con la scelta di un campionato diviso in due fasi non si farebbe altro che prendere atto di questa situazione, lasciando ad una prima fase l'avviamento della stagione agonistica e concentrando in una seconda fase, più ristretta, a 6 squadre, il top della stagione agonistica di club.
Non la trovo affatto una cattiva idea e, anzi, aspetto fin da ora dalla Federazione una lettera di ringraziamento per il lavoro fin qui svolto ...

Grazie.
Luca Oliva

lun 6/10/08 16:06 , "Emanuele Zobbio - Rugby! Magazine" redazione a rugbymagazine.it ha inviato:
Ma perchè il rugby italiano deve sempre trovare questi artefici per non 
scontentare nessuno? 
Troppo difficile fare un campionato vero a 12 squadre, semiprofessioniste 
(x' signori è questa la nostra dimensione) e lavorare su delle selezioni 
vere ed italiane? 
Lo hanno fatto in Galles ed in Scozia, dove comunque vivono ancora i 
campionati locali: le squadre non faranno più 1200 spettatori, ma solo 700? 
Pazienza! Non è con i biglietti che si pagano la stagione, ma lavoriamo per 
la crescita del movimento. 
Al limite blocchiamo le retrocessioni per 3 anni e lavoriamo perchè tutte le 
squadre trovino investitori e si strutturino, arrivano così ad avere un 
campionato con 60 milioni di euro di budget globale. Questo potrebbe essere 
un modello Premiership o, se preferite, francese (ma per una serie di cose 
propendo ancora per l'Inghilterra). 
Il ritorno al passato lo vedo invece come un'involuzione, non un'evoluzione 
da Super 10 a Super 12. 
Cosa ci sia poi di Super lo lascio a voi. 

Ben vengano 3 selezioni iniziali (di cui una totalmente sperimentale per i 
giovani talenti però, magari direttamente collegata anche all'accademia di 
Tirrenia) su cui lavorare per l'internazionale ed un Serie A (vera) a 12 
squadre che identifichi il meglio del rugby italiano, con un campionato 
riserve a 12 squadre, una A2 a 12 sq1uadre, una B1 a 12 squadre, una B2 a 24 
(2 gironi), una C1 a 48 (4 gironi territoriali), una C2 a 96 (8 gironi 
territoriali) ed una Serie D gestita localmente come avviene adesso per la 
C, ma sui cui l'interesse dei comitati deve essere massimo: è qui che si 
creano le nuove realtà, la base della piramide e del movimento. 

scusate lo sfogo 
Tucker 

----- Original Message ----- 
From: "Luqa" <lvfi67 a tiscali.it> 
To: <rugbylist a rugbylist.it> 
Sent: Monday, October 06, 2008 3:23 PM 
Subject: [RUGBYLIST] Ritorno all'antico? 

Sul Corriere dello Sport di sabato, mi pare, appariva un articolo dove 
siaccennava ad una riforma del format per il campionato diEccellenza. 

si tratterebbe ,si scriveva , di tornare al sistema 

2 giorni di qualificazione da 6, 10 partite da giocare priam del 6N 
2 gironi finali (scudetto-retrocessione) da giocare dopo il 6N. 
Non ho capito se con ulteriori semifinali e finali. 
Si diceva che sarebbe un sistema propedeutico alle selezioni (2 : una 
per ogni giorne di qualificazione?) anche se occorrerebbe una deroga 
dell'ERC poiché alle Coppe dovrebbero partecipare squadre che fanno un 
campionato. 

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