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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì
allrugby
allrugby a gmail.com
Lun 24 Nov 2008 15:11:43 CET
Ecco, dal Gazzettino di oggi, le notizie sul rugby.
Una di esse riporta anche il "metodo" usato per l'assegnazione del
MoM: ridicolo e vegognoso! E' giusto accontentare gli sponsor "per
contratto" o mantenere una propria onestà intellettuale?
Molto interessante anche l'articolo di Antonio Liviero, come sempre
competente e puntuale.
Ciao.
Franco (TV)
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WAYNE SMITHL'ex tecnico del Benetton e attuale assistant della Nuova
Zelanda, Wayne Smith, potrebbe sedersi sulla panchina degli Ospreys
dall'inizio del 2009. Domenica il tecnico incontrerà i massimi
esponenti della selezione gallese. Gli Ospreys sono nel girone del
Benetton in Heineken Cup, quindi non sarà improbabile vedere Smith a
Treviso nel match del 13 dicembre.
GRAVE INFORTUNIODurante l'incontro PistoiaSpezia, Serie C girone
toscano, il tallonatore spezzino Cosimo Alessandro è stato vittima di
un grave infortunio alla colonna vertebrale che lo ha costretto ad un
lungo intervento chirurgico. Cosimo è l'unico sostentamento per sé, la
madre e la sorella. Per dare un aiuto al giocatore, lo Spezia Rugby ha
aperto il conto corrente "Amici di Alessandro Cosimo" ad uso esclusivo
della madre di Cosimo. L'Iban per i versamenti o i bonifici è
IT33Y060301070100004925C00.
SUPER 10Dopo quasi un mese di sosta, riprenderà sabato il Super Ten
con la settima giornata. Queste le gare in programma:
AlmavivA-Plusvalore, Casinò di Venezia-Carrera, Montepaschi-Cammi,
Overmach-Futura Park; domenica: Femi CZ-Benetton (diretta su Rai Sport
Più dalle 14). Classifica: Benetton 21, Montepaschi 20, Overmach 19,
Femi CZ 18, Cammi 17, Carrera, Futura Park 12, Casinò di Venezia 10,
Plusvalore 9, AlmavivA 2.
DAL CORSO SPAGNOLOAlberto Dal Corso, trequarti del Petrarca Padova,
impegnato in Spagna col progetto Erasmus dell'Università, sta giocando
a Madrid. Dal Corso milita nel C.D. Hercesa Alcalà Rugby, che
partecipa alla Division de Honor B, pari alla nostra serie A.
TOP 14Undicesimo turno. Bourgoin-Toulouse 12-18, Bayonne-Montpellier
42-9, Clermont-Perpignan 29-9, Stade Français-Castres 19-12,
Brive-Montauban 33-28, Toulon-Biarritz 10-5, Mont de Marsan-Dax 12-6
(80' per David Bortolussi del Dax). Toulouse 39, Bayonne 37,
Perpignan, Stade Français 35, Clermont 30.
SERIE A FEMMINILEQuinta giornata. Pesaro-Red Panthers Benetton 5-88,
Roma-Monza 0-12, Biella-Piacenza 7-20, riposava il Sitam Riviera. Red
Panthers Benetton 25, Monza 18, Sitam Riviera 14, Piacenza 10, Roma 5,
Biella, Pesaro 0.
UNDER 19Settima giornata.Girone 1:Tarvisium-Carrera 0-53, Antares
Benevento-Benetton 0-45, AlmavivA-Montepaschi 32-25, Plusvalore-Vibu
Noceto 18-7, Cammi-Giunti Firenze 24-10. Carrera 31, Benetton 28,
AlmavivA 26, Montepaschi 23, Cammi 19, Plusvalore 17, Vibu 12, Giunti
7, Antares 5, Tarvisium 0.Girone 2: Modena-Amatori San Donà 5-33, Femi
CZ-Overmach 24-15, Casinò di Venezia-HBS Colorno 23-14, Amatori
Milano-Mirano 26-12, MarchiolSanMarco-Grande Milano 11-22. Amatori San
Donà 34, HBS, Overmach 24, Femi CZ 21, Casinò di Venezia 20, Amatori
Milano 19, Modena 14, Grande Milano 6, MarchiolSanMarco, Mirano 0.
Ennio Grosso
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GLI ALTRI TEST MATCH DEL WEEK END - IL ROSSOBLU GIURIA IN META CON
L'URUGUAY, IL TECNICO DEL VENEZIA GAJAN VINCE CON LA REPUBBLICA CECA
I Boks cancellano un'onta storica, Skrela rovina della Francia,
Irlanda all'8. posto del ranking
È stato un sabato pomeriggio tutto da dimenticare perDanny Ciprianinel
tremendo ko 42-6 a Twickenham dell'Inghilterra con il Sudafrica.La
promettente apertura inglese ha inanellato una serie preoccupante di
errori al piede e nel timing dei passaggi a cui si è unito di nuovo un
calcio di liberazione bloccato che ha permesso a Ruan Pienaar di
volare indisturbato in meta. Decisamente una gara dove tutto è andato
storto ha ammesso Cipriani in cui difesa il compagno di squadra dei
Wasps, Phil Vickery, è intervenuto: Ora è compito della vecchia
guardia tutelare e tranquillizzare le giovani stelle emergenti del
gruppo.
Mai l'Inghilterraaveva subito una sconfitta interna con un margine di
36 punti e il ct Martin Johnson ha dovuto mestamente riconoscere che
iBoksci hanno dato una lezione di pragmatismo, successo che così ha
definitivamente cancellato i fantasmi del clamoroso 53-3 del 23
novembre 2002 a Twickenham con cui il XV di Clive Woodward fece un sol
boccone degli allora derelitti sudafricani. Ora l'Inghilterra deve
dimenticare in fretta la cocente sconfitta e prepararsi per l'arrivo
degli All Blacks sabato prossimo.
Se Atene piange, Sparta non ride. E così il popolo delGallesdovrà
attendere ancora prima di vedere un nuovo successo dei Red Dragons con
laNuova Zelanda. Un parziale di 23-0 nella ripresa per gli All Blacks
ha ammazzato i sogni di gloria diWarren Gatlandche sperava di poter
dare la vittoria ai suoi dopo 55 anni di digiuno e passare alla storia
come il primo coach kiwi al timone gallese ad avere battuto gli All
Blacks. Il match invece è finito 9-29 Abbiamo perduto contro la
squadra attualmente migliore al mondo e questo genere di sconfitte non
può che farci fare progressi per avvicinarci al loro livello di
intensità che non cala mai in 80 minuti ha serenamente riconosciuto
Gatland a fine partita. Per il test di sabato con l'Australia, il
Galles dovrà fare a meno del seconda linea Ian Evans infortunatosi ai
legamenti di un ginocchio. Un altro grave stop ad un giocatore degli
Ospreys che va ad aggiungersi alla già lunga lista dell'infermeria di
quel club anche in vista della sfida di Heineken del 6 dicembre col
Benetton.
Il tecnico dellaFranciaMarc Lièvremont ha preso con la dovuta
filosofia la beffarda sconfitta 18-13 con l'Australia: Abbiamo
dimostrato di potere giocare allo stesso livello delle squadre più
forti al mondo. Ma fino a quando non costruiamo il nostro gioco
rischiamo di continuare a perdere queste gare.. A questo si aggiungano
i 6 errori diDavid Skrèla(5 dalla piazzola ed un drop) che hanno
finito per far pendere l'ago della bilancia a favore dei Wallabies che
si sono limitati a badare al sodo evidenziando il cinico gioco
redditizio già mostrato in tutto il 2008.
L'Irlanda vincendo 17-3 con l'Argentinaha mantenuto l'ottava piazza
nel ranking Irb e quindi sarà inserita in seconda fascia per il
sorteggio al Mondiale del 2011. Ma i Pumas hanno ceduto solo
nell'ultimo quarto quando la meta dell'ala Tommy Bowe ha allungato lo
score fuori portata per gli ospiti. Quando i nostri avversari vengono
al Croke Park sanno quello che li aspetta. Ed anche per i Pumas
l'accoglienza riservata non è stata differente ha dichiarato
capitanBrian O'Driscollrispondendo così per le rime al compagno O'Gara
che in settimana aveva accusato il gruppo della nazionale di non
giocare con la stessa passione del Munster.
ALTRI RISULTATI -Giappone-Stati Uniti 32-17 (a Tokyo). Coppa Europa
Fira: a Praga nella Divisione 2-A Repubblica Cèca allenata daChristian
Gajan (Casinò di Venezia) batte 11-9 la Moldavia con una meta al 75'
dell'ala Martin Jagr del Tolone. A Montevideo, campionato
sudamericano, Uruguay-Cile 46-12 con una meta del flankerAlfredo
Giuriadel Rovigo e 3 di Nicolas Brignoni (Oyonnax).
Giampaolo Tassinari
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SERIE A1
7
Lazio 1927 - Udine 37 - 7
Milano - Firenze 43 - 26
Colorno - L'aquila 37 - 15
Alghero - Livorno 8 - 37
Consiag Po - San Marco 45 - 10
San Dona' - Piacenza 35 - 7
CLASSIFICA
Consiag Po76012786731L'aquila760123812028Lazio
1927760117113427Colorno750222913526Milano740321619321San
Dona'730415315615Udine720512419115San
Marco730413518214Piacenza72059018711Livorno71061582258Firenze73041371645Alghero7106772525PROSSIMO
TURNO (30/11/08):San Marco - San Dona', Livorno - Consiag Po, L'aquila
- Alghero, Firenze - Colorno, Udine - Milano, Piacenza - Lazio 1927,
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SERIE A2
7
Badia - Mirano 2008 30 - 3
Lyons - Pro Recco 24 - 24
S. Gregorio - Benevento 15 - 18
Viadana - Vibu Noceto 12 - 43
Colleferro - Calvisano 3 - 25
Benetton Tv - Brescia 67 - 10
CLASSIFICA
Vibu Noceto77002707135Benetton
Tv76103165832Brescia760120315428Calvisano740312211219Benevento740313615719Badia640210711218S.
Gregorio721411914312Lyons721412018011Viadana721411319011Pro
Recco7115911678Mirano 20087016801774Colleferro6006401961PROSSIMO TURNO
(30/11/08):Calvisano - Benetton Tv, Vibu Noceto - Colleferro,
Benevento - Viadana, Pro Recco - S. Gregorio, Mirano 2008 - Lyons,
Brescia - Badia,
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SERIE B/3
7
Cus Padova - Casale 32 - 21
Rubano - Villorba 29 - 13
Villadose - Tarvisium 20 - 22
Valpolic. - Valsugana 54 - 0
Cus Verona - Petrarca 39 - 34
Paese - Riviera 8 - 21
CLASSIFICA
Cus Verona760121713630Petrarca760123610529Riviera77001635229Cus
Padova750215911423Valpolic.74032299221Tarvisium74039715217Rubano730414116414Paese720515112913Casale721413817912Villadose7205871839Villorba7007722262Valsugana7016882462PROSSIMO
TURNO: (30/11/08)Petrarca - Cus Padova, Villadose - Rubano, Casale -
Valpolic., Tarvisium - Paese, Villorba - Cus Verona, Valsugana -
Riviera.
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Reggio Emilia
NOSTRO INVIATO
Se per i Cariparma test autunnali esistesse il cucchiaio di legno,
come nel Sei Nazioni, l'Italia lo avrebbe conquistato per la prima
volta. Un risultato che non le fa onore a livello internazionale. Dal
2000, anno in cui ha iniziato a disputare questa finestra stagionale
con le big mondiali, non aveva mai perso tutti i test. Di fatto
nemmeno nel 2002 quando era finita ko in entrambi (Argentina,
Australia), ma aveva vinto le partite di qualificazione mondiale
(Spagna, Romania) inserite nel calendario autunnale.
NESSUN PROGRESSO -In realtà se andiamo ad analizzare i risultati di
questi sette autunni (nel 2003 e 2007 niente test perchè c'era la
Coppa del Mondo) vediamo che il 2008 disastroso non ha poi detto
niente di nuovo in fatto di risultati. È che in casa azzurra sono
aumentate le aspettative e quindi ora la delusione è maggiore.
L'Italia non hanno mai vinto contro una big. Nemmeno contro
l'Argentina, ormai da considerare tale. In casa non la battiamo dal
1998 (era pre Sei Nazioni). Le 9 vittorie su 19 match precedenti al
trittico perdente attuale sono state ottenute contro Romania (2), Figi
(2), Canada (2), Spagna, Stati Uniti e Tonga. Nazionali di terza
fascia, che non hanno i benefici di crescita (finanziaria, tecnica, di
popolarità) del Sei Nazioni. L'Italia nove anni dopo quindi è ancora
al palo. L'unico progresso sono i risultati più equilibrati nelle
sconfitte con le grandi e il gap creato con le piccole (nel 2001 a
Rovigo il Canada ci batteva, nel 2006 a Fontanafredda ha subito 35
punti di scarto). Ma se le nazionali meno forti si uniscono (vedi
Pacific Islanders), pur essendo una selezione e non una squadra,
continuano a metterci in difficoltà.
TRIPLICE CORONA -Rimanendo alla terminologia del Sei Nazioni, la
Triple Crown spetta al pubblico. Trentamila spettatori all'Euganeo di
Padova, 27.500 all'Olimpico di Torino, 19.600 (dichiarati dalla Fir)
al Giglio di Reggio Emilia fanno in tutto 77.100 spettatori in tre
partite. Con due stadi esauriti. Fossero stati tre (il Giglio tiene
29.380 spettatori) si sarebbe potuto parlare di grande slam. Ma il
risultato è eclatante lo stesso. Sia per l'incasso (gli organizzatori
hanno guadagnato fra 1,5 e 2 milioni di euro), sia per lo spettacolo
degli spalti pieni, sia per l'entusiasmo che si è creato intorno alla
nazionale di rugby. Bella e perdente. Da vivere come una festa.
Immaginiamo cosa potrebbe succedere se iniziasse a vincere...
CARENZE ALLO STADIO -Le tre partite sono state ben organizzate dalla
Rcs, partner della Fir anche per i test 2009. Ma qualche pecca c'è
stata in tutti e tre gli stadi. Tipo l'orologio segnatempo assente; il
tabellone segnapunti invisibile, messo a livello del terreno di gioco
mescolato con i cartelloni degli sponsor; il maxischermo per i replay
che proprio maxi non era; le aree di meta troppo strette, a Torino e
Reggio addirittura di più che a Padova.
TRUFFA DEL MATCH -In queste carenze per dovere di sportività va
inserita la "truffa" dell'uomo del match. Il giocatore premiato a fine
partita come migliore. Per esigenze di sponsor, è stato spiegato, a
Torino e Reggio Emilia la scelta è caduta solo sugli italiani. Così
sono usciti il pilone Carlos Nieto (a cui andrebbe il premio, vero, di
miglior azzurro del trittico) e l'ala Kaine Robertson. Mentre a Padova
con l'Australia ci può stare che sia stato votato Masi, visto
l'andamento del match, negli altri due casi la scelta è ingiusta.
Sponsor accontentati, quindi, sportività un po' meno. Ma c'è il
contrappasso. I premiati non sono stati in realtà italiani, ma un
argentino e un neozelandese di formazione.
PARISSE NEI TOP 5 -Chi invece è finito con pieno merito nelle 5
nomination stile Oscar per il premio dell'Irb al miglior giocatore
dell'anno è Sergio Parisse. Ieri sera al galà di Londra si è giocato
il titolo con Dan Carter (Nuova Zelanda), Mike Blair (Scozia), Ryan
Jones e Shane Williams (Galles). È il primo italiano a cui tocca un
simile riconoscimento. Già il fatto di esserci, visto il livello da
cucchiaio di legno dell'Italia, per lui è stato un grande successo.
Ivan Malfatto
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I problemi dell'attacco e i dubbi sul ruolo di Masi - di Antonio Liviero
Il continuo trasloco di Masi da un posto all'altro della linea dei
trequarti non è esattamente il genere di movimento che i tifosi
sperano di vedere nel gioco dell'Italia. Estremo, ala, apertura nello
scorso Sei Nazioni, di nuovo estremo in questi test autunnali: per il
"Trematerra" aquilano che con i suoi break ha entusiasmato Biarritz,
la parabola in maglia azzurra rischia di assumere i contorni di uno
psicodramma. I motivi sono un paio. Il primo: a 27 anni si sente
ancora un precario dell'attacco, per quanto di lusso, mentre ambisce
al posto fisso. A quella specializzazione che dà fiducia, automatismi
e padronanza tattica. Secondo: mentalmente e tecnicamente si sente un
centro. Ed è in questo ruolo che vuole giocare. Per questione di
indentità ma anche perchè è con quella maglia che ha dato il meglio di
sè in Francia.
Certo Masi sa benissimo che la polivalenza è diventata un dogma del
rugby moderno e che il saper svolgere più compiti è il tratto
distintivo dei campioni. Ma sa altrettanto perfettamente che ciò non
significa nomadismo dei ruoli. E poi c'è una circostanza un po'
grottesca: in nazionale lo fanno giocare ovunque tranne dove lui
vorrebbe. La cosa ha del paradossale se si considera l'importanza
tattica crescente che il controllo del "midfield" riveste nel gioco
moderno e gli evidenti impacci degli azzurri nelle costruzioni
offensive alla cui risoluzione potrebbe essere utile un giocatore
delle sue caratteristiche.
Per la verità c'è di mezzo anche il caso. All'arrivo di Berbizier
sulla panchina italiana, Masi era fuori per infortunio. Il tecnico
francese puntò su Mirco Bergamasco e Canale. E si sa che quello tra i
centri è un rapporto simbiotico: l'armonia, la sincronia, il timing si
affinano giorno dopo giorno per dare vita a un congegno di precisione.
Quando l'aquilano è rientrato, il citì se ne è uscito con la famosa
formula dei tre centri. In realtà per privilegiare l'affiatamento
Bergamasco-Canale, Andrea è stato dirottato all'ala. I suoi 97 chili e
il discreto piede hanno poi fatto credere a Mallett di aver trovato il
nuovo Butch James tanto da affidargli la maglia numero dieci: la
difesa ne ha beneficiato, la gestione del gioco meno. Il razzo che in
Heineken Cup e nel Top 14 squarciava le difese nel mezzo è precipitato
in un palese impaccio.
Ora da estremo sta andando meglio, i tecnici azzurri sono soddisfatti.
Ha spazi maggiori per lanciare le sue corse. Nella meta all'Australia
c'è la sua mano, quella all'Argentina l'ha firmata lui. Ma viste le
difficoltà dell'Italia ad attaccare la linea di difesa, la tendenza a
subire pressione sugli impatti e a consumare troppi giocatori nelle
ruck per liberare la palla, sperimentarlo nel ruolo per cui si sente
vocato sembrerebbe un atto di puro buon senso. Potenza e rapidità ne
fanno un primo centro in grado di conquistare immediatamente terreno,
fissare gli avversari e conservare la palla rimanendo sugli appoggi
per attendere l'arrivo dei sostegni o servire, qualità del passaggio
permettendo, il compagno nell'intervallo. Un secondo centro rapido ed
effervescente come Mirco Bergamasco potrebbe beneficiare al meglio
degli spazi creati per dare continuità all'azione dentro la difesa.
Inoltre Masi, giocando vicino a Marcato, avrebbe la chance di
sperimentarsi da "cinque ottavi" rispolverando il gioco al piede con
minor pressione che da mediano. In questo modo l'Italia potrebbe
disporre di un'opzione tattica aggiuntiva (in pratica una seconda
apertura) per creare incertezza alle difese e occupare il campo.
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Al presidente Fir brucia in particolare il ko con l'Argentina. «Summit
con tutti i club, poi la riforma del campionato»
Dondi: «Prematuro parlare di selezioni»
«La frittata ormai è combinata, inutile recriminare. Pensiamo a come
fare meglio la torta la prossima volta, eliminando gli errori». Cioè a
febbraio nel Sei Nazioni. È un Giancarlo Dondi che guarda avanti
quello del triplice ko azzurro nei test autunnali. Tanto che il
presidente federale è già a Londra, per il galà del giocatore
dell'anno, e oggi sarà a Dublino, per la riunione dell'esecutivo Irb.
Instancabile.
Più contento per il successo di pubblico o più deluso delle tre sconfitte?
«Tutte e due, anche se delle seconde non ne faccio una tragedia»
Quale le è bruciata di più?
«Con l'Argentina, perchè la consideravamo una squadra alla nostra
portata. L'Australia, essere andati vicini a batterla è un buon
risultato. I Pacific Islanders li abbiamo trovati anche terza partita,
hanno fatto tempo ad amalgamarsi».
Cosa le è piaciuto meno degli azzurri?
«L'aggressività. Nel rugby serve quella, da sempre e a maggior ragione
nei confronti internazionali. Se vuoi giocare e vincere devi placcare
in avanzamento l'avversario».
Qual è il motivo per cui non riusciamo ad avere risultati?
«Perchè la nostra Nazionale gioca contro dei professionisti, mentre il
nostro rugby è ancora dilettantantistico».
L'unica strada per creare il vero professionismo in Italia sono le
selezioni, come invocato qualcuno?
«Parlare di selezioni è ancora prematuro parlarne. In Heineken Cup non
è ancora detto che ci accettino se ne proponiamo due. E poi chi ci
mette i soldi? Per fare del vero professionismo servono quelli».
Il manager Carlo Checchinato ha detto che il prossimo consiglio
federale di metà dicembre varerà una riforma del campionato e della
stagione italiana.
«Prima faremo una riunione con tutti i club di alto livello. Proveremo
a spiegare i motivi per cui bisogna cambiare e cercheremo di trovare
un'intesa. Dopo porteremo gli esiti che usciranno da questa riunione e
le proposte in consiglio deferale. La Fir è il governo delle società.
Qualsiasi decisione va sempre presa d'intesa con esse».
Le tre sconfitte avranno un contraccolpo sul prestigio internazionale
dell'Italia?
«Non credo. Anche perchè visto i risultati degli altri test, tutto
l'emisfero Nord ha dimostrato di avere grossi problemi ad adattarsi
alle nuove regole di gioco (Elv), non solo l'Italia. Noi, almeno, la
possibilità di battere l'Argentina e l'Australia l'abbiamo avuta».
Peccato non averla sfruttata.
I.M.
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