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R: [RUGBYLIST] fischi italia australia

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Mar 11 Nov 2008 19:55:26 CET


Concordo con Luca Bonisoli. Fischiare l'avversario che calcia un piazzato è una forzatura. Chi fischia è un testone e non si diverte, diverso è il fischio goliardico che tutti abbiamo ricevuto nella vita e che ci ha sempre fatto bene!
Lo spettacolo di sabato era bello. Lo stadio aveva l'aspetto di un vero campo di rugby. Anche Dondi aveva l'aspetto di un vero Presidente federale! Il rugby deve avere i suoi stadi esclusivi. A Genova, pur non essendo impianto esclusivo di rugby, riusciamo a far confluire gran parte degli appassionati italiani di palla ovale. Forse perché Genova e' facilmente raggiungibile dai sostenitori, piu' della stessa Roma. Al Ferraris riusciamo ad avere con gli AB 40-50 mila persone, cioè ben oltre il 50 per cento dei tesserati FIR, che invece sono restii nel muoversi in altre direzioni (6Nations incluso), anche per la politica federale dei biglietti, che segue il principio del baratto con le altre federazioni estere (peraltro, il baratto è in fase di netta rivalutazione: anche i chirurghi negli ospedali si fanno pagare con polli, galline, abbacchi, olio d'oliva etc.!!). 
Il guaio di sabato è stato che, a parte una nazionale in cui si lanciano i giovani ad uno ad uno invece di sperimentare nuove concatenazioni, una parte del pubblico (fischi a parte) comprende appassionati di palla ovale ma anche trapianti esterni di altri sport ed ambienti. Ogni tanto anche al Flaminio si sentono esclamazioni alla Simona Ventura, quindi il nostro non è ancora un pubblico totalmente competente, anche se ci stiamo avvicinando al traguardo, piano piano. 
Non capisco invece per niente la tradizionale attenzione della list verso gli arbitri. Che io sappia, è difficile, se non quasi impossibile, che un match di rugby venga completamente (ripeto:completamente) risolto da errori arbitrali. Chi perde nel rugby perlomeno non è stato capace di dominare il match. Chi conquista di piu' e trasmette più accuratamente ed in vantaggio sull'avversario normalmente vince sempre nella palla ovale, arbitro o non arbitro! In un test match, i valori si esprimono piu' velatamente, ed anche il gioco di contrasto, specie da parte dei mediani, è più lieve, quindi fioriscono azioni individuali con meno attenzione sulle varie fasi, il che condiziona anche l'arbitro, rendendo la sua azione piu' estemporanea. Ma non mi sembra di aver visto nel match di sabato eccessi di antigioco o di cadute volontarie o di giochi di mano e palloni ingiocabili, ci sono stati allineamenti non corretti ma sono inevitabili in un match del genere. Invece, secondo me, si dovrebbe sperimentare di più. Siamo troppo ossessionati dal risultato. Mallett non si faccia condizionare da Roma, che ormai vive nella cabala più di Napoli, cerchi di vivere di più nella sua vecchia Rovigo. I tests servono solo per fare esperienza, non vedo altro scopo. 
Giovis       
  ----- Original Message ----- 
  From: qso a libero.it 
  To: rugbylist a rugbylist.it 
  Sent: Tuesday, November 11, 2008 9:41 AM
  Subject: R: Re: R: [RUGBYLIST] fischi italia australia


  Ciao a tutti,



  io ho iniziato a seguire il rugby quando vedevo in tv, da piccoletto, le telecronache in bianco e nero di Rosi.



  Rosi, per chi non lo ricordasse, era quello dei:



  Mennea cerca di recuperare, cerca di recuperare, recupera, recupera, recupera, recupera, recupera..., ha vinto!!!, ha vinto!!!, straordinaria impresa di Mennea...

  o di:

  Cova, Cova, Covaaa, Covaaaa, Ha vinto Cova



  e che faceva le telecronache del 5 nazioni. Il fascino di quelle partite stava anche nell'incredibile compostezza e rispetto per la partita, per gli avversari e per le consuetudini da parte del pubblico - di Cardiff, di Londra, di Edimburgo, di Dublino e di Parigi. Il fascino per il rugby ha anche lì la sua ragione.



  Temo che se non mantenessimo ALTA la vigilanza su questi principi (per quanto desueti e incomprensibili ai più) il rugby si trasformerà in uno sport, e basta, come sta succedendo (in parte) nell'emisfero australe.



  I fischi al calciatore sono un dazio da pagare per la popolarità dello SPORT del rugby, ma non devono comprendere in modo assoluto IL RUGBY in quanto modello di vita.



  Un caro saluto a tutti



  Luca Bonisoli



    ----Messaggio originale----
    Da: p.imperatori a gmail.com
    Data: 11/11/2008 9.28
    A: "Rugbylist"<rugbylist a rugbylist.it>
    Ogg: Re: R: [RUGBYLIST] fischi italia australia



    totalmente d'accordo con te.
    Non allinearsi necessariamente alla massa è quello che distingue l'essere umano dal pecorone.

    Si deve dare la possibilità al calciatore di piazzare nella massima concentrazione. Tra l'altro il boato per l'eventuale sbaglio sarà più fragoroso se viene dal silenzio assoluto.

    paolo imp.


    Il giorno 11 novembre 2008 8.26, paolo.valbusa a libero.it <paolo.valbusa a libero.it> ha scritto:

      Io resto dell'idea che il silenzio in codesti casi sia sempre un grande segno
      di civiltà e di vera cultura sportiva. Rimasi colpito, alcuni orsono, in un
      incontro del VI Nazioni, dal silenzio di tomba dei tifosi irlandesi durante i
      tentativi di porta dei piazzatori italiani . E fu una partita che si giocò
      punto a punto.
      Che neppure il mondo del rugby, in taluni frangenti, sia al di sopra delle
      miserie umane è un dato di fatto. Ma non mi sento più "civile" perché adesso a
      fischiare sono anche i francesi, i neozelandesi, gli australiani o gli abitanti
      della Nuova Papuasia. La maleducazione diffusa non diventa buona educazione.
      Resta, sempre, maleducazione. A tutte le latitudini.
      Un saluto a tutti.
      Paolo Valbusa

      >----Messaggio originale----
      >Da: jersey a tim.it
      >Data: 10/11/2008 19.44
      >A: "Rugbylist"<rugbylist a rugbylist.it>
      >Ogg: [RUGBYLIST] fischi italia australia
      >
      >Con ancora le mie scuse a tempodirugby che gli ho scritto privatamente. A
      prescindere dal fatto che io abbia scelto di non fischiare più agli avversari,
      credo che ognuno sia libero di fare quello che vuole durante una partita senza
      che quelli del la sette parlino di scorrettezza se qualcuno fischia. Quando in
      ogni ambiente vige civiltà e vige il rispetto, nessun problema. Eli.
      >
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