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R: Re: R: [RUGBYLIST] fischi italia australia
qso a libero.it
qso a libero.it
Mar 11 Nov 2008 09:41:23 CET
Ciao a tutti,
io ho iniziato a seguire il rugby quando vedevo in tv, da piccoletto, le telecronache in bianco e nero di Rosi.
Rosi, per chi non lo ricordasse, era quello dei:
Mennea cerca di recuperare, cerca di recuperare, recupera, recupera, recupera, recupera, recupera..., ha vinto!!!, ha vinto!!!, straordinaria impresa di Mennea...
o di:
Cova, Cova, Covaaa, Covaaaa, Ha vinto Cova
e che faceva le telecronache del 5 nazioni. Il fascino di quelle partite stava anche nell'incredibile compostezza e rispetto per la partita, per gli avversari e per le consuetudini da parte del pubblico - di Cardiff, di Londra, di Edimburgo, di Dublino e di Parigi. Il fascino per il rugby ha anche lì la sua ragione.
Temo che se non mantenessimo ALTA la vigilanza su questi principi (per quanto desueti e incomprensibili ai più) il rugby si trasformerà in uno sport, e basta, come sta succedendo (in parte) nell'emisfero australe.
I fischi al calciatore sono un dazio da pagare per la popolarità dello SPORT del rugby, ma non devono comprendere in modo assoluto IL RUGBY in quanto modello di vita.
Un caro saluto a tutti
Luca Bonisoli
----Messaggio originale---- Da: p.imperatori a gmail.com Data: 11/11/2008 9.28 A: "Rugbylist"<rugbylist a rugbylist.it> Ogg: Re: R: [RUGBYLIST] fischi italia australia
totalmente d'accordo con te.
Non allinearsi necessariamente alla massa è quello che distingue l'essere umano dal pecorone.
Si deve dare la possibilità al calciatore di piazzare nella massima concentrazione. Tra l'altro il boato per l'eventuale sbaglio sarà più fragoroso se viene dal silenzio assoluto.
paolo imp.
Il giorno 11 novembre 2008 8.26, paolo.valbusa a libero.it <paolo.valbusa a libero.it> ha scritto:
Io resto dell'idea che il silenzio in codesti casi sia sempre un grande segnodi civiltà e di vera cultura sportiva. Rimasi colpito, alcuni orsono, in un incontro del VI Nazioni, dal silenzio di tomba dei tifosi irlandesi durante itentativi di porta dei piazzatori italiani . E fu una partita che si giocòpunto a punto.Che neppure il mondo del rugby, in taluni frangenti, sia al di sopra delle miserie umane è un dato di fatto. Ma non mi sento più "civile" perché adesso afischiare sono anche i francesi, i neozelandesi, gli australiani o gli abitantidella Nuova Papuasia. La maleducazione diffusa non diventa buona educazione. Resta, sempre, maleducazione. A tutte le latitudini.Un saluto a tutti.Paolo Valbusa>----Messaggio originale---->Da: jersey a tim.it>Data: 10/11/2008 19.44 >A: "Rugbylist"<rugbylist a rugbylist.it>>Ogg: [RUGBYLIST] fischi italia australia>>Con ancora le mie scuse a tempodirugby che gli ho scritto privatamente. A prescindere dal fatto che io abbia scelto di non fischiare più agli avversari,credo che ognuno sia libero di fare quello che vuole durante una partita senzache quelli del la sette parlino di scorrettezza se qualcuno fischia. Quando in ogni ambiente vige civiltà e vige il rispetto, nessun problema. Eli.>>_______________________________________________>Gestisci la tua iscrizione>http://www.rugbylist.it/mailman/listinfo/rugbylist >_______________________________________________Gestisci la tua iscrizionehttp://www.rugbylist.it/mailman/listinfo/rugbylist
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