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FW: [RUGBYLIST] Nordest come Galles o Padania ?

Massimilano De Silva d_massimiliano a hotmail.com
Mar 23 Dic 2008 10:42:01 CET






Non si tratta solamente di togliere giocatori dal Veneto (riconosciuta
patria dell'ovale italiana), si tratta di un discorso che va al di là
dell'aspetto puramente sportivo e entra nei meandri di una gestione
politica che ha ormai invaso anche questo sport.

Quindi interessi economici e creazioni di classi d'elite che possano
nel tempo, con scuse come quelle di favorire la crescita del movimento
rugbistico, spartirsi dividendi e posti d'onore. Si tenga in
considerazione ad esempio che lo statuto della F.i.r. recita: 



Art. 1 - Costituzione

La Federazione Italiana Rugby, fondata nel 1928, di seguito denominata FIR, è una associazione con

personalità di diritto privato riconosciuta ai sensi dell’art. 18 del D.Lgs. 23 luglio 1999 n. 242 e

successive modifiche ed integrazioni ed alla quale è riconosciuta una autonomia tecnica, organizzativa

e di gestione sotto la vigilanza del CONI.

La FIR non persegue fini di lucro ed è disciplinata, per quanto non previsto dal D.Lgs. 23 luglio 1999

n. 242 e successive modifiche ed integrazioni, dal codice civile e dalla legislazione vigente in materia.



Quindi perchè tanto accanimento nel mantenere una poltrona all'interno degli organi federali?

Per il bene della palla ovale o per il bene del proprio portafogli?



Ma disfattismo a parte che è insito nel dna degli italiani (pure nel
mio), è chiaro che il rugby in Italia, considerando il movimento
globale, ha subito neglio ultimi anni una involuzione.

Mi spiego, la Top Ten si  è innalzata senza dubbio come qualità (anche
perchè si è entrati nella mentalità, giustamente, che per far con
criterio questo sport i giocatori devono essere considerati
professionisti e trattati come tali), le altre categorie sono diventate
niente più che una enorme serie c di dilettanti.

E' vero che le serie cosidette serie minori potrebbero fungere da
serbatoio per la Top Ten ma è pur vero che di fatto non è così. LA
QUALITA' E' SCADENTE.

Scrivo a giusta ragione questo, in quanto ho assistito quest'anno a
diverse partite di serie A, con mia grande delusione per il gioco
espresso, la qualità dello stesso e soprattutto la scarsa maturità dei
giocatori e la consapevolezza degli stessi di giocare comunque in serie
A non al prato con gli amici.

Non ultimo il match di domenica scorsa fra Colleferro e Mirano. Vada per il Colleferro (anche se come osservatore e addetto ai lavori sono rimasto a dir poco DELUSO dall'ambiente di Colleferro)
che si è ritrovato in serie A per le vicende note di ripescaggio ma dal
Mirano ci si aspettava qualche cosa di più, cosi come dal Benevento
ecc. ecc.

Quindi torniamo al discorso di classe d'elite, Top Ten riservata a
pochi e con la maggior parte di giocatori , oriundi, naturalizzati e
stranieri, visto l'impoverimento delle classi minori. NON OSO
AVVICINARMI AI CAMPI DI GIOCO CHE VEDONO PROTAGONISTE SOCIETA' DI SERIE
C.



Ora se il presidente federale dichiara :



"Penso che oggi il Consiglio abbia preso all’unanimità
una decisione epocale, imprimendo una svolta al movimento di vertice
italiano per adeguarlo alle federazioni dell’alto livello mondiale - ha
commentato il presidente della Fir Giancarlo Dondi - Desidero
ringraziare tutti i club di Super 10 per gli sforzi ed i sacrifici
profusi sino ad oggi, ma purtroppo con l’apertura al professionismo
abbiamo dovuto effettuare delle scelte in proiezione del nostro futuro".



Vivo nell'angoscia se mi soffermo sulle ultime parole "ma purtroppo con l’apertura al professionismo
abbiamo dovuto effettuare delle scelte in proiezione del nostro futuro"



Nel tempo le abbiamo viste tutte, giocatori di interesse nazionale
mandati a giocare all'estero (club stranieri) nel tentativo di farli
inespertire, naturalizzazione di oriundi, tecnici stranieri, creazione
di top ten. E' servito tutto ciò?.  Si a qualcosa è servito ma a poco
secondo me. 

E' necessario investire tutto il movimento a partire dalla famosa
propaganda scolastica ormai quasi sparita, FORMARE i tecnici e non
prenderli solo dall'estero, FORMARE i preparatori atletici, dare
coscienza e identità nazionale vera (pescare di più dalle giovanili).
Se si limita a pochi, il rugby ritorna ad essere un movimento riservato
a pochi come in anni passati. 

Bisogna rompere i famosi baronismi e avere il coraggio (deve essere
globale il coraggio - dimostrato anche dai presidenti di tutti i club,
Top Ten Serie A - B - C) di investire in ITALIA. Lavorare ancor di più
sull'aspetto mediatico.



Quindi è buono aver lavorato per la celtic, ma bisogna andare oltre e
non far si che sotto la top ten ci sia un movimenti di massa alla
sbando, una accozzaglia di gente che dice gioco a rugby ma in mente ha
l'idea che la nazionale sia riservata solo ai grandi.



Di mio negli anni ho speso soldi e tempo sottraendolo alla famiglia e
al lavoro (mio sostentamento) per corsi, aggiornamenti sulle
metodologie di allenamento, preparazione di qualche atleta. Come me ce
ne sono altri non credo di essere una mosca bianca. E vi devo dire che
sono italiani non sono pseudo maghi argenti o dell'est che vantano
esperienze plurime. 



Se può servire la provocazione (e deve rimanere solo una provocazione)
di qualcuno di fare un federalismo rugbistico ben venga come spunto di
riflessione.



Un saluto a tutti


> Date: Mon, 22 Dec 2008 21:37:51 +0100
> From: allrugby a gmail.com
> To: rugbylist a rugbylist.it
> Subject: Re: [RUGBYLIST] Nordest come Galles o Padania ?
> 
> Notizie di rugby: http://www.rugbyrugby.it
> Non vorrei confondere il federalismo con il realismo; diciamo pure che
> potrebbe essere un errore di terminologia.
> Però, proviamo veramente a togliere i giocatori del Veneto dall'attuale S10!
> Qualcuno potrebbe elaborare statistiche in tal senso?
> Ciao.
> Franco (TV)
> 
> Il 22 dicembre 2008 18.33, Enrico Gottardo <alfa a quipo.it> ha scritto:
> > Notizie di rugby: http://www.rugbyrugby.it
> > qualche cosa di interessante l'ha pure scritta ma ... il federalismo nel
> > rugby!!!  demenziale dai...
> > diciamo TUTTI da anni che il futuro sarà entrare in un campionato misto
> > pluri-nazionale (Celtic League) e questo anonimo
> > propone addirittura il distacco del nord-est dal campionato attuale ... che
> > già è miserello!!!
> >
> > un saluto a tutti
> > alfa
> >
> >
> >
> > At 17.40 22/12/2008, Giorgio Betteto wrote:
> >>
> >> Notizie di rugby: http://www.rugbyrugby.it
> >> Ciao da Giorgio
> >>
> >> visto sul blog di rovigo ...
> >>
> >>> in mezo a tanti tifosi delle selezioni su rugby.it c'è anche qualcuno che
> >>> la vede giusta!
> >>>
> >>> >E' un pezzo che seguo queste discussioni capendoci poco ... ma ora mi
> >>> > sembra chiaro chi ci perde e chi ci guadagna ... per dirla brutalmente :
> >>> > scordatevi i 4 club ...
> >>> ci guadagnano le romane che avranno la franchigia FIR e non
> >>> retrocederanno più
> >>> ci guadagna la FIR che avrà due semi-nazionali a disposizione e la scusa
> >>> per le eventuali brutte figure della nazionale
> >>> ci guadagnano tutte i figure che orbitano intorno alla Federazione a
> >>> Roma, che avranno i mezzi ed i soldi di tutti noi.
> >>>
> >>> ci perdono i club, che faranno molta più fatica a trovare gente disposta
> >>> a dare soldi per il rugby, troveranno meno pubblicità.
> >>> ci perdono TUTTE le società di serie A e B : non servirà più a nulla
> >>> faticare per vincere campionati visto che si parla addirittura di bloccare
> >>> promozioni e retrocessioni per 5 anni !
> >>> ci perde -e tanto- ogni società che abbia formato dei giocatori , perchè
> >>> i migliori non potrà tenerseli o venderli al miglior offerente, ma li dovrà
> >>> cedere alla FIR , a condizioni che stabilirà ... pensate un pò...la stessa
> >>> FIR !
> >>>
> >>> Ma soprattutto ci guadagnano e tanto tutti quelli che da 30 anni mal
> >>> sopportano il fatto che in Veneto il rugby sia cresciuto e sviluppato così
> >>> tanto che se togliete i giocatori Veneti più di metà delle squadre del S10
> >>> non scenderebbero nemmeno in campo... quelli che hanno sempre provato con
> >>> aiuti e favori di ogni genere a "portare il rugby nelle grandi metropoli"
> >>> ...basti pensare come è stata trattata L'Aquila rispetto a Catania ...
> >>> e questi sarebbero i "paladini degli italiani" e del rugby di base?
> >>>
> >>> Se i nostri dirigenti avessero un pò di lungimiranza e di spina dorsale
> >>> penserebbero ad un futuro sviluppo del Rugby TRIVENETO LONTANO DA ROMA ! -
> >>> il nord-est ha dimensioni e popolazione superiori a irlanda e scozia messe
> >>> insieme ! se aggiungiamo le province di Brescia, Mantova e Ferrara passiamo
> >>> le celtiche tutte insieme ...
> >>> E' ora di pensare ad un campionato "Nord-est" con le 4 squadre di S10,
> >>> più Udine, Verona , Badia Polesine, Mogliano, San Donà Viadana, Brescia
> >>> (Calvisano impossibile, visto che ci sono loro in buona parte dietro la FIR
> >>> ... guarda un pò chi hanno mandato a trattare...) sviluppo interno, focus
> >>> sui vivai da chi li ha sempre fatti... e vediamo fra 4 anni a che punto
> >>> siamo!<
> >>
> >> Mah , io sono molto lontano dalle idee "Padane"  , però non è che questo
> >> anonimo dica delle cose sbagliate secondo me...
> >>
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