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[RUGBYLIST] Nuova rivista di rugby: ALLRUGBY
daniele resini
daresini a tin.it
Mar 30 Gen 2007 16:38:39 CET
Cari Angelo e cari amici della List,
un paio di considerazioni a proposito della rivista "ALLRUGBY", di cui
curo la parte editoriale relativa alla fotografia.
Vorrei ricordare che riviste tipo "Rugby World" fanno, ogni Sei
nazioni, in numero che riassume l'edizione che verrà, con dovizia di
foto e carrellate su squadre ed eventi che, ovviamente, sono svincolati
dalla cronaca quotidiana.
Chi vuole conoscere gli infortunati dell'ultima ora, compra un giornale
o consulta la Rete.
Inoltre, trovo curioso che si parli di "oleografia" quando ci riferisce
a delle foto efficaci. Le fotografie sono notizie. Semmai, molti
periodici che trovate in edicola, a differenza di "ALLRUGBY" usano le
foto come "figurine" per riempire i buchi. Noi no.
Le fotografie sono sintesi della cronaca, e della storia. Per tutte: la
foto della prima partita della Nazionale italiana contro una
rappresentativa spagnola, che pubblichiamo in una rubrica sulle foto
(notizie) storiche del rugby italiano. Nella loro "Storia del rugby",
parlando di quell'evento, Fadda e Ravagnani citano come inattendibili
le cronache dell'epoca, che parlavano di 80.000 spettatori, pensando
che ci fosse un errore (per difetto di stadi) e che i presenti fossero
forse 8.000 (pag.213).
In realtà la folla era davvero enorme, forse proprio di 80.000
spettatori, allo stadio Montjuich a Barcellona. Chi lo dice? Una
piccola e preziosa fotografia dell'epoca dovuta all'agenzia spagnola
FotoSport.
E' oleografia questa?
E' oleografia l'inserto fotografico di 16 pagine per numero che i
lettori potranno rilegare in un volume di 170 pagine a fine anno? O è
semplicemente un racconto fotografico di un anno di rugby pieno di
cronache in forma di immagini significative e, perche no, spettacolari?
E' così da parecchio (almeno dagli anni Trenta) per la comunicazione
moderna che si è affidata prima alle fotografie, poi al cinema e alla
televisione. Le buttate via le riprese delle telecamere francesi,
dicendo che sono compiacimenti? O rimanete ammirati per una
professionalità che premia l'informazione?
Ma anche i testi sono incisivi. Leggete quello di Lyn Owells su Italia
- Galles. Le considerazioni dell'attuale allenatore dell'Edimburgo, ex
braccio destro di Graham Henry col Galles ed ex allenatore della
Leonessa di Brescia, sul rugby italiano sono approfondite e molto
competenti. Chiunque, credo, potrebbe condividerne molti passaggi.
Ultima questione: la distribuzione. E' il primo numero e ci siamo
affidati a un distributore attento ai riscontri delle vendite. ALLRUGBY
è andato in tutt'Italia (a differenza delle altre testate) e
distribuito in gran parte delle edicole. Miglioreremo.
Considerate che abbiamo una qualità non comune nel mondo del rugby
stampato: siamo indipendenti e ci autofinanziamo o, meglio: ci
finanzieranno i lettori e gli abbonati se risponderemo all'esigenza di
un dibattito autentico sul rugby italiano.
Noi ci affidiamo al mercato e non abbiamo sovvenzioni. Anche la
pubblicità, come sapete, è frutto di una garanzia di diffusione.
Il primo numero è un monografico sul Sei Nazioni. Già dal prossimo
affonderemo il coltello nella "piaga" delle Coppe europee.
Torneremo anche sulla testata Allrugby e sul rugby dantan italiano,
ricordando gli indimenticati Rosi e Petternella.
Buona lettura (e buona visione) a tutti.
daniele resini
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