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[RUGBYLIST] Italia-Scozia 0-17
ciraolo.g a reliefunion.com
ciraolo.g a reliefunion.com
Dom 23 Feb 2020 16:54:44 CET
Personalmente, dalla curva ho visto un po' di luce, anche in attacco.
Ma abbiamo paura di vincere, e questo coincide anche con la paura di perdere con troppi punti.
Io penso che cercare di elevare il tasso tecnico della squadra con la ricerca di talenti esterni "appiccicati" alla formazione, quindi stranieri di origine, non paga.
Serve il contagio interno nei nostri terreni e nelle scuole dove si sogna per far esplodere il nostro gioco, perché è la somma che fa il totale.
Noi non creiamo pieno vantaggio in campo perché ad ognuno basta svolgere il proprio ruolo degnamente, e così manca la sorpresa (vedi prima meta della Scozia).
Se si tratta di nazionale italiana, essa va formata con talenti creati qui, senza troppi timori di risultato, e con un periodo molto ampio di convocazione, riunendo l'intera rosa dei possibili nazionali e magari "affittando" servizi tecnici da altri paesi.
Accorcerei drasticamente tutto il resto, anche campionati e non solo per il 6 Nazioni.
Finché c'è la "paura di non sfigurare", non c'è la continuità del nostro gioco e quindi no party.
Per diventare grandi occorre tanta fame e grandi sogni: le paure vanno tutte ascoltate (checché se ne dica, tutti i paracadutisti lo fanno prima di lanciarsi!), ma l'incertezza va alla fine superata e le energie non devono essere buttate giù ma dispiegate.
Alla fine, si atterra dove si atterra!
Agli amici scozzesi dell'Olimpico avrei voluto dire "ma che ci fate con questo capellone di Boris Johnson che non rispetta i vostri diritti" ma dopo aver provato i bagni sfondati dell'Olimpico ho taciuto.
A Murrayfield, prossimo anno, forse con una FIR drasticamente rinnovata (dipende anche dal CONI).
Giovanni Ciraolo
Da: "Rugbylist" rugbylist-bounces a rugbylist.it
A: "rugbylist" rugbylist a rugbylist.it,"anna maria" begione11 a yahoo.it
Cc:
Data: Sun, 23 Feb 2020 14:21:39 +0100
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Italia-Scozia 0-17
La regola di *NON *scrivere il risultato finale di una partita nell'oggetto
della mail non esiste più?
Il giorno dom 23 feb 2020 alle ore 11:51 anna maria via Rugbylist <
rugbylist a rugbylist.it> ha scritto:
> Permettetemi un paio di considerazioni: 1) La linea veloce in attacco,
> con l'utilizzo di Canna a centro, mi è parsa più efficace che in
> altre occasioni. Peccato che Hayward non abbia visto Minozzi,
> nell'azione più favorevole agli azzurri per schiacciare in meta.
> Comunque l'ingresso nei "22" della Scozia è quasi sempre avvenuto
> grazie ad azioni dei nostri trequarti con palla conquistata su errore
> avversario. 2) Le dolenti note sono venute, invece, dalla prova del
> pacchetto di mischia, per la scarsa concentrazione sia a livello
> individuale sia a livello di gruppo nei raggruppamenti spontanei e
> nelle mischie ordinate.Non abbiamo brillato, come invece altre volte,
> neppure in rimessa laterale. Per cui quella che veniva considerata, dai
> più, l'unica occasione che ci evitasse di collezionare la sconfitta
> consecutiva n.25 è sfumata nel nulla. C'è da credere che non saranno
> certamente gli ultimi due incontri con Irlanda e Inghilterra a
> risollevare l'umore rugbistico nazionale. Anche se la speranza è
> sempre l'ultima a morire.
>
-------------- parte successiva --------------
Personalmente, dalla curva ho visto un po' di luce, anche in attacco.
Ma abbiamo paura di vincere, e questo coincide anche con la paura di
perdere con troppi punti.
Io penso che cercare di elevare il tasso tecnico della squadra con la
ricerca di talenti esterni "appiccicati" alla formazione, quindi
stranieri di origine, non paga.
Serve il contagio interno nei nostri terreni e nelle scuole dove si
sogna per far esplodere il nostro gioco, perché è la somma che fa il
totale.
Noi non creiamo pieno vantaggio in campo perché ad ognuno basta
svolgere il proprio ruolo degnamente, e così manca la sorpresa (vedi
prima meta della Scozia).
Se si tratta di nazionale italiana, essa va formata con talenti creati
qui, senza troppi timori di risultato, e con un periodo molto ampio di
convocazione, riunendo l'intera rosa dei possibili nazionali e magari
"affittando" servizi tecnici da altri paesi.
Accorcerei drasticamente tutto il resto, anche campionati e non solo
per il 6 Nazioni.
Finché c'è la "paura di non sfigurare", non c'è la continuità del
nostro gioco e quindi no party.
Per diventare grandi occorre tanta fame e grandi sogni: le paure vanno
tutte ascoltate (checché se ne dica, tutti i paracadutisti lo fanno
prima di lanciarsi!), ma l'incertezza va alla fine superata e le
energie non devono essere buttate giù ma dispiegate.
Alla fine, si atterra dove si atterra!
Agli amici scozzesi dell'Olimpico avrei voluto dire "ma che ci fate con
questo capellone di Boris Johnson che non rispetta i vostri diritti" ma
dopo aver provato i bagni sfondati dell'Olimpico ho taciuto.
A Murrayfield, prossimo anno, forse con una FIR drasticamente rinnovata
(dipende anche dal CONI).
Giovanni Ciraolo
Da: "Rugbylist" rugbylist-bounces a rugbylist.it
A: "rugbylist" rugbylist a rugbylist.it,"anna maria" begione11 a yahoo.it
Cc:
Data: Sun, 23 Feb 2020 14:21:39 +0100
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Italia-Scozia 0-17
La regola di *NON *scrivere il risultato finale di una partita
nell'oggetto
della mail non esiste più?
Il giorno dom 23 feb 2020 alle ore 11:51 anna maria via Rugbylist <
rugbylist a rugbylist.it> ha scritto:
> Permettetemi un paio di considerazioni: 1) La linea veloce in
attacco,
> con l'utilizzo di Canna a centro, mi è parsa più efficace che in
> altre occasioni. Peccato che Hayward non abbia visto Minozzi,
> nell'azione più favorevole agli azzurri per schiacciare in meta.
> Comunque l'ingresso nei "22" della Scozia è quasi sempre avvenuto
> grazie ad azioni dei nostri trequarti con palla conquistata su errore
> avversario. 2) Le dolenti note sono venute, invece, dalla prova del
> pacchetto di mischia, per la scarsa concentrazione sia a livello
> individuale sia a livello di gruppo nei raggruppamenti spontanei e
> nelle mischie ordinate.Non abbiamo brillato, come invece altre volte,
> neppure in rimessa laterale. Per cui quella che veniva considerata,
dai
> più, l'unica occasione che ci evitasse di collezionare la sconfitta
> consecutiva n.25 è sfumata nel nulla. C'è da credere che non
saranno
> certamente gli ultimi due incontri con Irlanda e Inghilterra a
> risollevare l'umore rugbistico nazionale. Anche se la speranza è
> sempre l'ultima a morire.
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