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[RUGBYLIST] R: test match v All Black
tizianotaccola1 a alice.it
tizianotaccola1 a alice.it
Mar 27 Nov 2018 09:00:33 CET
http://terzo-tempo.blogautore.repubblica.it/2018/11/25/azzurri-voto-3-le-pagelle-secondo-i-maestri-blacks/?fbclid=IwAR1fRTGufor3OPsiEl7iu1IkqR28ZWZmM-bgEBUw0HXWgV_yD2HZmhkIXVw
----Messaggio originale----
Da: rugbylist a rugbylist.it
Data: 26-nov-2018 18.37
A: "Poldorugby via Rugbylist"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] test match v All Black
E' difficile raccogliere le idee per partecipare alla chiacchierata su una sconfitta del genere. Fu peggio, mi pare, solo a Auckland e Bologna quando in ambedue gli incontri finì 70 a 6.Ma se l'Italia piange, la Francia non ride. Mal comune .... Purtroppo non è così. Sarà dura digerirla questa sconfitta. Ovviamente non si pensava di vincere! Ma di salvare la faccia, quello sì. Gli errori quelli del passato: la touche, la seconda linea di difesa al largo inesistente quando i tutti neri ci scavalcavano con il loro gioco al piede, l'uno contro uno poco efficace, la determinazione e la conoscenza del gioco, sì anche quella. Tutti gli azzurri si sono battuti con ardore, ma non è sufficiente. Chi gioca in nazionale ormai è un professionista a tutti gli effetti. Da un professionista si deve pretendere di più, molto di più di quello che abbiamo visto in campo all'Olimpico sabato scorso.Ci sono due mesi di tempo, prima dell'inizio del 6Nazioni, per dimostrare che il rugby italiano non è quello visto contro gli All Blaks. Proviamoci!!!
Romano Rambaldi
E' difficile raccogliere le idee per partecipare alla chiacchierata su
una sconfitta del genere. Fu peggio, mi pare, solo a Auckland e Bologna
quando in ambedue gli incontri finì 70 a 6.
Ma se l'Italia piange, la Francia non ride. Mal comune .... Purtroppo
non è così. Sarà dura digerirla questa sconfitta. Ovviamente non si
pensava di vincere! Ma di salvare la faccia, quello sì. Gli errori
quelli del passato: la touche, la seconda linea di difesa al largo
inesistente quando i tutti neri ci scavalcavano con il loro gioco al
piede, l'uno contro uno poco efficace, la determinazione e la
conoscenza del gioco, sì anche quella. Tutti gli azzurri si sono
battuti con ardore, ma non è sufficiente. Chi gioca in nazionale ormai
è un professionista a tutti gli effetti. Da un professionista si deve
pretendere di più, molto di più di quello che abbiamo visto in campo
all'Olimpico sabato scorso.
Ci sono due mesi di tempo, prima dell'inizio del 6Nazioni, per
dimostrare che il rugby italiano non è quello visto contro gli All
Blaks. Proviamoci!!!
Romano Rambaldi
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28ZWZmM-bgEBUw0HXWgV_yD2HZmhkIXVw
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Data: 26-nov-2018 18.37
A: "Poldorugby via Rugbylist"<rugbylist a rugbylist.it>
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E' difficile raccogliere le idee per partecipare alla chiacchierata
su una sconfitta del genere. Fu peggio, mi pare, solo a Auckland e
Bologna quando in ambedue gli incontri finì 70 a 6.Ma se l'Italia
piange, la Francia non ride. Mal comune .... Purtroppo non è così.
Sarà dura digerirla questa sconfitta. Ovviamente non si pensava di
vincere! Ma di salvare la faccia, quello sì. Gli errori quelli del
passato: la touche, la seconda linea di difesa al largo inesistente
quando i tutti neri ci scavalcavano con il loro gioco al piede,
l'uno contro uno poco efficace, la determinazione e la conoscenza
del gioco, sì anche quella. Tutti gli azzurri si sono battuti con
ardore, ma non è sufficiente. Chi gioca in nazionale ormai è un
professionista a tutti gli effetti. Da un professionista si deve
pretendere di più, molto di più di quello che abbiamo visto in
campo all'Olimpico sabato scorso.Ci sono due mesi di tempo, prima
dell'inizio del 6Nazioni, per dimostrare che il rugby italiano non
è quello visto contro gli All Blaks. Proviamoci!!!
Romano Rambaldi
E' difficile raccogliere le idee per partecipare alla
chiacchierata su
una sconfitta del genere. Fu peggio, mi pare, solo a Auckland e
Bologna
quando in ambedue gli incontri finì 70 a 6.
Ma se l'Italia piange, la Francia non ride. Mal comune ....
Purtroppo
non è così. Sarà dura digerirla questa sconfitta. Ovviamente
non si
pensava di vincere! Ma di salvare la faccia, quello sì. Gli
errori
quelli del passato: la touche, la seconda linea di difesa al
largo
inesistente quando i tutti neri ci scavalcavano con il loro gioco
al
piede, l'uno contro uno poco efficace, la determinazione e la
conoscenza del gioco, sì anche quella. Tutti gli azzurri si
sono
battuti con ardore, ma non è sufficiente. Chi gioca in
nazionale ormai
è un professionista a tutti gli effetti. Da un professionista
si deve
pretendere di più, molto di più di quello che abbiamo visto
in campo
all'Olimpico sabato scorso.
Ci sono due mesi di tempo, prima dell'inizio del 6Nazioni, per
dimostrare che il rugby italiano non è quello visto contro gli
All
Blaks. Proviamoci!!!
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