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[RUGBYLIST] R: Giappone-Italia 22-25
Giovanni Ciraolo
ciraolo.g a reliefunion.com
Dom 17 Giu 2018 23:10:50 CEST
Il problema, non solo del rugby italiano ma della nostra intera economia e società, è la mancanza di crescita. In Italia spesso si trova una dimensione "locale" dove si sta bene e si rinuncia a crescere. Anche la nostra nazionale di rugby ogni tanto fa una buona partita, e ci si risolleva moralmente da tante amarezze. Ma potrebbe trattarsi di una curva gaussiana dove, come cantava Pino Daniele, si vive un giorno da leoni. Quanti tra gli U20 cresceranno veramente? Quanti continueranno a giocare in Italia? Credo che negli ultimi 50 anni l'Italia non abbia mai vinto un premio Nobel scientifico per ricerche fatte nel nostro paese. L'Italia vuole crescere? Molti giovani per farlo vanno all'estero. Non è la loro formazione "italiana" ad essere ritenuta insufficiente quando raggiungono altri paesi, visto che vengono generalmente bene accolti e bene valutati. In Italia non abbiamo una mancanza di formatori, anzi, ma purtroppo non riusciamo ad orientare i giovani ad ingaggiarsi in grandi sistemi efficienti. Nel management sportivo degli anni settanta questi sistemi esistevano e davano molti frutti. La qualità passava, anche nel rugby. Oggi troppa gente vive di rendita negli interstizi dell'attività sportiva. Si sta bene, ma allora perché cambiare? Non so ma procederei a fusioni di club e ad una presidenza FIR condivisa. Se ci uniamo possiamo avere delle chance. Con il sistema di "piccolo è bello", invece, si rinuncia a competere!
g.ciraolo
-----Messaggio originale-----
Da: Rugbylist [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Luca Giarratana via Rugbylist
Inviato: domenica 17 giugno 2018 21:41
A: rugbylist; anna maria
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Giappone-Italia 22-25
Di fronte, però, avevamo il Giappone. Già con una Scozia il calo del
secondo tempo sarebbe stato fatale, probabilmente.
Che ne pensate?
Luca
Il giorno 16 giugno 2018 18:08, anna maria via Rugbylist <
rugbylist a rugbylist.it> ha scritto:
> Concordo nella sostanza. Una grande Italia. Penso alla prossima W.C.
> che si giocherà proprio in Giappone, quando O'Shea potrà contare
> anche sugli u.20 che si stanno facendo onore nella loro. Bisogna
> crederci!
> romano
> Il Sabato 16 Giugno 2018 12:23, tizianotaccola1--- via Rugbylist
> <rugbylist a rugbylist.it> ha scritto:
> Mi sono messo davanti al televisore convinto che avrei rivisto la
> fotocopia della partita antecedente.
> Parte forte l?talia e tiene il pallone per 2,40 minuti per non so
> quante sequenze di gioco. Mi sono detto:
> "vedrai che finiscono la benzina prima". Ma la solfa è continuata,
> puntuali nei punti di incontro, organizzati nelle rucks,
> giocate ariose e veloci, calci ben piazzati e dominio nei duelli
> aerei
> difensivi. Poi il primo calcio di punizione per loro.
> Anche facile. Vai, mi sono detto, cominciano a far punti. Invece no,
> anche i figli del sol levante sbagliano. E poi la nostra
> meta con Benvenuti ed Allan trasforma, e poi un'altra meta del
> redivivo
> capitan Ghilardini. Allan fa palo. Poi quel
> fenomeno di Polledri rompe un placcaggio e appoggia in mezzo ai pali!
> Fantastica Italia. Penso che il secondo tempo
> sarà solo Giappone. E invece no! L'Italia riparte bene e domina
> ancora
> per 20 minuti fino alla meta annullata per un millimetrico
> fuorigioco di Minozzi. E' passata un'ora e il difetto endemico degli
> azzurri comincia a fare capolino. Il nostro ritmao cala,
> aumenta quello giapponese e si profila una nuova sconfitta. Gli
> azzurri
> sono magnifici, la panchina è di qualità e la nostra
> linea "maginot" contiene assai. Ci pensa il cecchino Allan a mettere
> 2
> calci in carniere, sono quelli che ci garantiranno
> la vittoria finale.
> Bene, ma lo immaginate se questa Italia potesse giocare 80 minuti
> come
> fanno le altre Nazionali?
> Un caro saluto da 14Cavallopazzo
>
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