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[RUGBYLIST] R: R: R: R: R: R: finale eccellenza
gima_g a libero.it
gima_g a libero.it
Mar 31 Maggio 2016 10:47:29 CEST
Scusate se insisto sull'argomento scuola ma mi sento toccato sul vivo.Giovanni mai detto che non ci sono insegnanti bravi in Italia. Forse nella foga di scrivere mi sono espresso male, sono le strutture che mancano, le responsabilità che aumentano e vengono tutte riversate sulle spalle dei Docenti, i dirigenti scolastici hanno tutti i poteri ma mai si assumono responsabilità, siamo l'ultima ruota e per questo stiamo diventando impotenti e non mi venire a dire che i test invalsi consentono di avere una fotografia delle scuole italiane perchè dimostreresti di non conoscere l'argomento ed a leggerti mi sembri tutt'altro che sprovveduto (se vuoi parlarne in maniera più esaustiva possiamo farlo in privato non credo interessi a molti).
Ma veniamo allo sport nella scuola italiana: sapete quante ore il ministero concede oltre l'orario scolastico ad un insegnante di Scienze Motorie per far fare attività agli allievi che volessero farlo ? circa 30 (si trenta) ore l'anno a seconda delle dimensioni della scuola e pensate che si possa fare un'attività con queste basi ? durante le ore curriculari ai ragazzi vanno fatte fare varie esperienze ed è impossibile finalizzarle ad un'unica attività.
E la Federazione ? ha investito nella scuola qualche anno fa e molte avevano creato dei gruppi sportivi di rugby poi è cambiato "il manico" e ritenendo che il rugby dovesse essere giocato solo nelle Società ha spinto i Presidenti a ridurre l'impegno.E le Società ? sempre pronte a prendere i ragazzi che imparavano a giocare nella scuola ma mai disponibili a contribuire a che queste facessero crescere i ragazzi al loro interno per poi prendere solo i migliori che erano anche i più motivati !!!!!!
Per concludere credo che chiare siano le responsabilità per la mancanza di attività nelle scuole italiane e ribadisco il concetto che il problema è sicuramente su chi fa delle scelte e non sulle carenze fisiche o motivazionali dei ragazzi o degli insegnanti.un abbraccio
Giorgio
----Messaggio originale----
Da: "Giovanni Ciraolo" <jxcira a tin.it>
Data: 30/05/2016 16.29
A: <rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] R: R: R: R: R: finale eccellenza
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Il dissenso è sempre fondamentale perché serve ad arrivare ad opinioni
più ampie.
Dissento però anch’io dal fatto che l’Italia sia totalmente
priva di buone scuole. I nostri istituti scolastici vincono in alcuni casi
concorsi internazionali importanti, e questo è indiscutibile, quindi hanno
anche qualche buon docente. Semplicemente il rugby non è un valore dominante
tra gli sport che“passano” tra i giovani e quindi molti giovani non si
ritengono adatti al gioco. Qualche muscolo in più contribuisce alla reputazione,
ma certe strutture fisiche di oggi fanno paura. Per molti genitori poi il rugby
è uno sport di nicchia e pur esistendo in certe aree gli impianti (in
particolare in Veneto) non c’è un vero segmento di mercato per stimare il “fatturato”
complessivo di questo sport. Non esiste un “business plan” del rugby italiano, quindi
si procede con la lean start up (strutture leggere da lanciare sul mercato, e se
non accetti X ti faccio provare anche Y e Z).
Penso che 7-8 anni fa abbiamo perso la colossale possibilità di
un salto dimensionale e qualitativo dell’Italia nel rugby internazionale. Un
salto direi di recupero giolittiano dei ritardi precedenti, con molte decine di
persone che conoscevano come le loro tasche il nostro mondo e sapevano dove “colpire”.
Avremmo dovuto ricreare un rugby da anni precedenti (80-90) e fonderlo con i
nuovi numeri federali, trasformando in dure aziende sportive e poli-sportive
una struttura provinciale di club ormai priva di fiato.
Allora, invece di scegliere la qualità di gioco ed il workshop
costante, siamo sfilati in modo un po’ ridicolo a Piazza del Popolo a Roma inondandoci
di calendari sexy (lì davvero siamo in testa nel mondo del rugby, ma lo siamo
sempre stati!!) e privandoci di ogni autentico e serio centro studi federale. Non
dico Marcoussis, ma nemmeno qualche struttura improvvisata alla meglio.
Non avendo scelto la qualità, siamo oggi costretti a scegliere
la quantità. Quanti nuovi tesserati servono per produrre 6-7 nuovi talenti?
30.000? 60.000? 100.000? 40.000 al nord e 30.000 al sud? 15.000 all’anno al
nord e 10.000 l’anno al sud? Questa è la politica attuale della FIR, tutto meno
che esaltante. Ma esiste una politica alternativa? Forse, ma è stata testata su
numeri significativi? Dopo avere soffiato con narcisismo sui successi, adesso il
rugby italiano deve spegnere il fuoco divampato. La FIR in questo è solo un
attore, anche altri possono fallire insieme a lei.
G.Ciraolo
Da:
rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per
conto di gima_g a libero.it
Inviato: lunedì 30 maggio 2016 10:37
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] R: R: R: R: finale eccellenza
scusa Giovanni ma non condivido assolutamente le tue tesi.
Abbiamo da anni "tentato" strade diverse per poi tornare indietro ma
mai nessuno ha ammesso gli errori e meno che mai rimesso il mandato come
probabilmente succederebbe in una normalissima azienda, come ormai è la FIR ed
i responsabili sono sotto gli occhi di tutti ma vengono tenuti al loro posto da
chi governa la nave. Per questo ritengo che Gian Domenico abbia centrato il
problema.
Per concludere vorrei accennare alla tua ultima frase :
...." e la scuola allena in molti casi non a sufficienza." ???????
ma sai di cosa stai parlando ? la scuola non allena abbastanza ? ma da
quanti anni la scuola ha smesso di allenare, educare, istruire ? non lo sai ?
per piacere non tocchiamo questo argomento perchè scoppierebbe un casino anche
qui in list. Chi ne vuol parlare farebbe bene prima ad informarsi !
Un abbraccio a "quasi tutti"
Giorgio
----Messaggio originale----
Da: "Giovanni Ciraolo" <jxcira a tin.it>
Data: 28/05/2016 18.41
A: <rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] R: R: R: finale eccellenza
Scusa
Giandomenico ma stai diventando proprio un super-radicale.
Il
vertice FIR sarà pure responsabile di ciò che accade, ma nelle democrazie di
votazione il vertice è l’emanazione eletta della base. Se i giocatori non sono
veri professionisti, e non lo sono neppure i loro mentori, anche il vertice
diventerà insufficiente. Se la “cilindrata sportiva” dei giocatori cresce, allo
stesso modo crescerà anche il corpo governante. Per necessità se non per virtù.
Solo
in un sistema totalmente top-down esiste un'unica direzione di flusso
decisionale, e chi sta in alto determina tutto e comanda su tutto. Ma nemmeno
il fascismo è riuscito a fare questo.
Davvero
si può credere che i giocatori di rugby in Italia siano tutti persone serie ed
anche chi si occupa personalmente di loro lo è?
La
realtà è ben diversa. C’è mancanza di piena responsabilità sulla propria
condizione professionistica e carenza di attenzione nel training. Il gioco è
tecnicamente superato. Si verifica un crollo delle prestazioni atletiche nei
tempi di gioco finali. Ci sono procuratori dilettanteschi, era così anche in
anni di semina.
Per
te tutto questo non esiste? Sarebbe tutto demerito del “lumbard” e dei robot
industriali che lo sostengono? Mah, deve avere una importanza enorme questo
Gavazzi. Nel tennis non sono bastati quarant’anni per recuperare una situazione
stabile dopo i trionfi degli anni settanta. Ancora oggi, dopo qualche successo,
siamo quasi tornati al nome del padre. Eppure, ci sono milioni di tesserati!
La
verità secondo me è che l’Italia di oggi fatica ad adeguarsi a nuovi metodi e a
cicli di insegnamento più avanzati. Abbiamo oltre 10 anni da recuperare. Salvo
qualche disciplina di élite (tipo scherma), annaspiamo in molti sport.
C’è una insufficiente serietà in molte aree organizzative. Non è solo una
questione tecnica ma è un problema di adeguatezza delle personalità che vengono
messe in campo, cioè quelle che scendono concretamente in gioco e credono di
essere competitive. E rimediano belle batoste in vari settori.
Anche
nella nostra riserva naturale, il calcio, abbiamo una sola squadra (Juventus)
competitiva a livello internazionale. Fatta in gran parte di stranieri e di
supertecnici e managers.
Le
personalità di giovani che vanno oggi in campo sono fragili in molti
casi. Non è il presidente di una federazione che cambia la psiche delle
persone. Deve cambiare la mentalità e le ricompense vanno concentrate in modo
severo. Come si può proporre ad un giovane di abbracciare un’etica sportiva
compiuta se lo si impiega anche titolato a pochi euro? Le famiglie non
controllano abbastanza i propri giovani e la scuola allena in molti casi non a
sufficienza. E con i soldi illegali circola altra roba che dovremmo tutti
impegnarci a togliere di mezzo.
Troppo
facile auspicare la bacchetta magica dall’alto. C’è un lavoro di base enorme da
fare.
Giovanni
Ciraolo
Da:
rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per
conto di Gian Domenico Mazzocato
Inviato: sabato 28 maggio 2016 16:45
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] R: R: finale eccellenza
Ma si può?
Gavazzi è riuscito nella non disprezzabile impresa di fare peggio del suo
predecessore.
E sarà anche vero che non scende in campo lui.
Ma la squadra che scende in campo è figlia sua, frutto delle sue
scelte e delle sue strategie.
Lui ha tutte, tutte, tutte le responsabilità.
Per definizione.
Perché il vertice è responsabile sempre e comunque della base.
Ma si può?
Si può, si può.
L’attuale FIR che trova un difensore.
E poi ci lamentiamo.
gian do mazzocato
vieni a trovarmi nel mio sito
http://www.giandomenicomazzocato.it/
i miei libri, le conferenze,
i miei diari di viaggio,
gli appuntamenti e tanto altro
scrivimi
giandoscriba a giandomenicomazzocato.it
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Da: anna maria
[mailto:begione11 a yahoo.it]
Inviato: sabato 28 maggio 2016 14:35
A: Gian Domenico Mazzocato; rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] R: finale eccellenza
Ormai
siamo diventati tutti maestri, ma solo nella critica a quelli che reggono
il timone. Abbiamo (ma non chi scrive queste note) avuto il coraggio di
biasimare anche il presidente emerito Giancarlo Dondi che seppe cogliere il
buon momento dei nostri azzurri per lanciarli nel 6Nazioni. Ora leggo
"peste e corna" sull'operato dell'attuale presidente Gavazzi
incolpandolo degli scarsi risultati ottenuti dalle nostre nazionali maggiori.
Come se fosse lui a scendere in campo. Ricordo a tutti che prima
dell'inizio dell'ultimo 6Nazioni il presidente usò quella che da alcuni venne
definita l'arma del ricatto quando propose di commisurare il premio di partecipazione
in base ai risultati ottenuti. Era, probabilmente, l'unica strada per
tentare di responsabilizzare dei professionisti chiaramente avviati a
collezionare il sesto cucchiaio di legno. Fra le righe delle dichiarazioni
il nuovo tecnico irlandese pare lasciar capire che intenda
finalmente responsabilizzare ogni azzurro sulle proprie condizioni,
non solo atletiche, nelle quali viene a trovarsi all'atto della
convocazione. Forse siamo sulla giusta strada per cominciare a risalire la
china nella quale è precipitato il nostro movimento rugbistico .
Romano
Rambaldi
Il Venerdì 27 Maggio 2016 15:02, Gian Domenico Mazzocato
<giandoscriba a giandomenicomazzocato.it> ha scritto:
Io parlo degli scadenti commenti.
Poi altri parlano del fatto che la finale non la fuma nessuno.
La RAI tratta il rugby come una cosaccia.
Si potrebbe continuare.
La realtà è che il rugby italiano è un prodotto scadente nel suo
complesso. Viste le semifinali? Visto il ranking mondiale? Visto il livello del
nostro gioco internazionale? Io poi dal mio osservatorio trevisano cosa dovrei
dire di una Benetton rotolata al punto più basso della sua storia decente?
Prodotto scadente, scadentissimo.
Se vi pare che Gavazzi sia l’uomo che può invertire la tendenza…
Se lo facesse vorrebbe dire che fa tutto il contrario del disastro
che ha combinato ad ora.
gian domenico
vieni a trovarmi nel mio sito
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giandoscriba a giandomenicomazzocato.it
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Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it
[mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Luca Oliver
Inviato: venerdì 27 maggio 2016 11:32
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] finale eccellenza
Apro
il blog onrugby.it, ormai una delle bacheche mediatiche più frequentate del
nostro rugby che, ahimè, stanno progressivamente soppiantando il metodo di
comunicazione tramite email, garantendo totale (o quasi) anonimato a chi posta
o risponde a commenti sui temi rugbystici più disparati, garantendo nel
contempo la pressochè totale volatilità degli stessi.
Chi mai andrà infatti a ricostruire i commenti postati non dico un anno fa, non
dico un mese fa, ma dico dello stesso giorno su due temi magari affini ?
Insomma,
mi reco su questo blog per trovare aggiornamenti sulla finale di Eccellenza -
del nostro massimo campionato nazionale, ce lo ricordiamo tutti - di domani
alle ore 19.45 (mi pare ...) ...
Non
trovo niente ...
Ci
sono 11 notizie sulla home page (dall'alto verso il basso):
1.
Pro12: Tommaso Allan torna alla Benetton (primo piano)
2. Rugby Union: verso Seven e Rugby League
3. Pro12: 13 rinnovi in casa Zebre
4. Nazionale: nuove dichiarazioni di Conor O'Shea
5. Rugby in TV: palinsesto fine settimana (qui si apprende che la finale di
Eccellenza è in programma dalle 19.05 su Raisport 2, quindi in bassa qualità)
6. Nazionale: Sami Panico sostituisce Matteo Zanusso
7. Pro12: seconda copertura stadio Monigo
8. Premiership: promozione Bristol
9. Test match giugno: convocazioni Australia
10. Test match giugno: convocazioni Stati Uniti
11. Serie A: Nuovo staff L'Aquila
Sull'altro
blog rugbystico, rugby1823.blogosfere.it, contenuti analoghi, ma non mi
chiedete di fare lo sforso di riepilogarveli.
Sul
Gazzettino del Nord-Est, edizione nazionale, niente ... !!!! Sulla Gazzetta
dello Sport, sezione rugby, presentazione della finale, data 25/5/2016.
Sull'edizione cartacea non lo so perchè non l'ho letta, ma me l'immagino ...
Domanda:
ma dove c...zo stiamo andando ???
Ciao.
Luca Oliva
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