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[RUGBYLIST] R: Re: la scoppola del Giappone
ilfalco7
ilfalco7 a libero.it
Gio 24 Set 2015 11:37:29 CEST
Direi che le valutazioni da fare sono altre.Dire che i giapponesi sono inferiori fisicamente non vale piu.Una mischia di 908 kg non è certo fatta da mingherlini.Il problema è un altro.in uno sport di cosi alto livello e meticolosa preparazione tutti dovrebbero partire alla pari.Ma cosi non è. Finche resteranno in piedi degli anacronistici gironi a 5 squadre non sarà possibile. Il giappone si gioca le sue carte i 4 giorni contro dud africa e scozia.Vi pare equo.Giocare dopo tre giorni o sette cambia completamente la struttura.Le squadre piu forti hanno panchine lunghe e possono far girare i giocatori le emergenti no.E questo non è fatto a caso. La ristrutturazione del mondiale darebbe una vera possibilità a tutti
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-------- Messaggio originale --------
Da: Luca Oliva <lucaoliver63 a gmail.com>
Data: 24/09/2015 11:18 (GMT+01:00)
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] la scoppola del Giappone
Il Giappone al 50' era ancora pienamente in partita 10-12 e
attaccava con generosità: l'uscita anticipata di Mafi ha sicuramente
inciso sull'efficacia del gioco jap.
Va valutato che i giapponesi per sopperire all'inferiorità fisica
giocano un rugby ad alta intensità e che due partite di questo tipo
a distanza di 4 gg hanno evidentemente messo a dura prova le riserve
di energie fisiche e mentali.
Il rugby può essere "tranquillizzante" sotto molti aspetti,
garantisce un rispetto dei valori consolidati che ci può lasciare
serenamente addormentati sulle poltrone.
Ciò detto, dovremmo augurarci che tanti Giappone continuino a
susseguirsi e che la regola del 20+20+20 (interessante questa tua
semplificazione) vada tranquillamente a farsi fottere ...
Per quanto riguarda la "nostra" Italia, noi dovremmo continuare il
ns percorso di approfondimento ed allargamento della base,
migliorando ed affinando i sistemi di selezione.
Fino ad allora, dovremmo rafforzarci nella consapevolezza che
"questo" è il ns livello: Romania, Canada, Tonga, Stati Uniti,
Giappone, ... sono le nazionali con cui possiamo onestamente
confrontarci.
Le nazionali europee di prima fascia (tralasciamo le australi) sono
"battibili" solo in giornate di particolare ispirazione nostra e
"teresina" avversaria (cosa statisticamente sempre possibile in un
torneo "chiuso", come 6 Nazioni o mondiali ...).
Ciao.
Luca Oliva
Il 23/09/2015 22:06, Giovanni Ciraolo
ha scritto:
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La
formidabile scoppola (10-45) subita dal Giappone
contro la
Scozia evidenzia la nostra superficialità di italiani
nel commentare un match.
Naturalmente
mi metto tra i “colpevoli”. In pochi minuti dopo il
match con il Sudafrica sembrava fosse ascesa una nuova
potenza: più che il Sol
levante sembrava fosse nato un sole di mezzogiorno!
Probabilmente è accaduto che
i giocatori giapponesi fossero tutti molto attivi da
mesi e quindi nettamente superiori
fisicamente agli avversari mentre diversi selezionati
del Sudafrica non
giocavano da molto tempo e si trovavano in forma
penosa.
Noi
italiani ci entusiasmiamo nel fabbricare miti, e poi
ci
divertiamo anche a farli crollare. Si trascura sempre
la regola del 20+20+20. Vent’anni
per un medio paese rugbistico per avvicinarsi ai paesi
di testa, altri venti
per cominciare un po’ alla volta a vincere in modo non
episodico ed infine 20 anni
finali per arrivare (ma solo molto progressivamente)
ad essere trattati “definitivamente”
alla pari con i grandi. L’Argentina ormai ha fatto
l’intero percorso. Ma manca
un pochino di praticanti.
La
palla del calcio è rotonda, ed ogni risultato è
possibile: quindi
per i bookmakers è dura prevedere. La palla del rugby
non è tonda. Non è uguale
per tutti! Si può vincere in casi eccezionali anche
nel rugby, violando la
regola del 20+20+20, ma generalmente rimangono casi
eccezionali come l’utile
rettificato di una azienda viene nettato da tanti
componenti di reddito falsi o
del tutto occasionali!
g.ciraolo
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