[RUGBYLIST] I: il Rugby globale e Villipreux

[Salvatore Messina]

Che poi "forgiare talenti" significa anche fare selezione e se noi allarghiamo la base per poi restringerla al primo gradino torniamo al punto di prima.
Quando ho iniziato 35 anni fa, a rugby iniziavano a giocare quelli grandi e grossi e gli altri dicevano "non sono mica matto io". Quelli che sapevano passare bene la palla studiavano da apertura, quelli veloci da 3/4, quelli cattivi da 3a linea e gli altri piloni.
Adesso sul campo dove alleno ogni giorno, sopratutto in occasione delle partite della nazionale, arrivano ragazzi nuovi. Si allenano insieme agli altri principianti e quando cominciano ad aver capito un po' come funziona vengono inseriti nel gruppo principale dove durano se va bene fino alla prima partita. Dopo si trasferiscono in tribuna come spettatori dicendo "non sono mica matto come voi io".
Ed in tribuna ci durano fino alla successiva proposta di sport alternativi o fidanzata seria...
Non confondiamo mai il "metodo globale" con il "metodo rugby per tutti". Giocare divertendosi non è assolutamente giocare e basta!I ragazzini che fanno parkour fanno ginnastica artistica divertendosi ma farlo è molto difficile oltre che pericoloso rispetto alla palestra. Quelli che scavalcano le cancellate per farsi le canne di nascosto si fanno solo le canne.
Far giocare i ragazzini per farli divertire non è la stessa cosa di inventarsi degli esercizi formativi sotto forma di gioco. Il gioco serve ad alzare il livello non ad abbassarlo.
Quando prendo i migliori calciatori per farli giocare ad "abbatti il castello" i piloni li lascio nel fango a giocare ad "acchiappa il cinghiale". Sapendo benissimo che la domenica pomeriggio, prima della partita "dei grandi", i piloni mi ruberanno dal magazzino palloni e conetti per sfidarsi al primo e le aperture si rovineranno il vestito della festa per giocare al secondo. Salvatore Messina
    ----- Messaggio inoltrato -----
  Da: anna maria <begione11 a yahoo.it>
 A: Rugbylist Rugbylist <rugbylist a rugbylist.it> 
 Inviato: Domenica 1 Novembre 2015 9:04
 Oggetto: [RUGBYLIST] il Rugby globale e Villipreux
   
Intanto cominciamo a giocare a capirci. Qual è l'obiettivo che si pone questo dibatto all'interno della list? L'alto livello, dove a mio avviso le Accademie sono indispensabili  solo se ad insegnare ci sono tecnici di provata capacità, oppure l'aumento della base dei praticanti, in modo da godere di una scelta più ampia per poter forgiare quei talenti che esistono negli altri sport anche nel nostro Paese, dove può invece iniziare l'insegnamento pure un ragioniere.Ricordo a tutti che Villepreux nei suoi corsi dal primo al terzo grado "apriva" sottolineando che il livello ludico non doveva mai mancare nelle sedute di allenamento e che per Rugby globale ho sempre creduto si sarebbe dovuto intendere far muovere la palla in modo che fosse coinvolta tutta la squadra. Proprio per quanto riguarda i piloni schierati come trequarti, Eraldo Sgorbati, che credo non abbia bisogno di presentazioni, negli anni Sessanta utilizzava Quadrelli e Germano Niccoli, nati uomini di prima linea, anche come trequarti a seconda di chi era l'avversario.
Romano Rambaldi
PS- Tifavo Australia "tradita" però da alcuni giocatori con notevoli difficoltà in fase difensiva e da una rimessa laterale poco efficace sia nella conquista sia nell'utilizzo dell'ovale. 


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