[RUGBYLIST] R: R: I: repubblica

[ilfalco7]

Gli allenatori ci sono.
Manca un po il coraggio di essere innovativi e spregiudicati.
Ma la volontà di formarsi in modo consistente è privilegio e volontà di pochi


Inviato da Samsung Mobile.

<div>-------- Messaggio originale --------</div><div>Da: tonotto a libero.it </div><div>Data:25/03/2015  12:40  (GMT+01:00) </div><div>A: rugbylist a rugbylist.it </div><div>Oggetto: [RUGBYLIST] R:  I:  repubblica </div><div>
</div>
per me la tua disamina è errata:
1) tecnici italiani ce ne sono! 
2) le fotocopie "di villepreux" erano in realtà elaborate da tecnici italiani
3) le fotocopie di "villepreux" sono tutt'ora validissime
4) fare altri lavori non inficia sul fare l'allenatore, purchè si ritagli il tempo per: programmare, valutare, riprogrammare, statisticare, etc etc etc, se non fai tutto questo ed hai 36h a disposizione x il rugby sei un pessimo tecnico, se lavori 50h a settimana e fai tutto questo sei un buon tecnico (presumendo che la qualità della proposta e del lavoro fuori campo ci sia e combaci)
5) le competenze vanno ricercate.
6) se scrivi (o pensi) corbellerie, ed alleni, allora la società TI MERITA, per la paura di essere copiato mmmm è una forzatura, da chi? perchè? e perchè no?
7) mi piace salutare a fine mail
saluti ovali
RM
----Messaggio originale----
Da: salva.messina a yahoo.it
Data: 25/03/2015 12.17
A: "rugbylist a rugbylist.it"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] I: repubblica

Premesso che tecnici italiani in realtà non ce ne sono... visto che TUTTI stanno ancora operando con le fotocopie di Villepreux e non mi risulta, a parte Ascantini, sia stato mai prodotto un testo da un qualsiasi allenatore italiano, i tecnici stranieri sono già formati: li si paga e via chiavi in mano!
Aggiungo anche che il 90% (ad occhio) dei nostri tecnici nella vita fanno altro (medici, architetti, bancari, avvocati ecc ecc) e nessuno è un diplomato ISEF o laureato in SM.
Cosa che all'estero non avviene.

Perché se vado su un qualsiasi sito spagnolo la stampante non smette di scaricare documentazione e da noi solo qualche PP che si rifà sempre al vecchio Villepreux o copia incolla della documentazione che elargisce il tecnico della nazionale di turno?

Io la risposta ho la presunzione di averla: perché se un tecnico mette per iscritto quello che pensa se è roba buona ha paura venga copiata e se sono corbellerie ha paura di venire criticato. Un po' come quei ragazzini che per paura di ricevere un due di picche non ci provano mai....
 
Salvatore Messina

----- Messaggio inoltrato -----
Da: "tonotto a libero.it" <tonotto a libero.it>
A: R.L. LR. <rugbylist a rugbylist.it> 
Inviato: Mercoledì 25 Marzo 2015 11:25
Oggetto: [RUGBYLIST] repubblica

mi spiace proprio dissentire da Innocenti, MA DISSENTO!!!!!!!!
i tecnici ce li abbiamo non tantissimi certo, ma ne abbiamo. Forse la struttura federale così com'è va rivista, ma l'idea di prendere 20 allenatori stranieri la ABORRO, piuttosto prendiamo i 20-30 allenatori italiani, riuniamoli intorno ad un tavolo, studiamo una metodologia ed un metodo ITALIANI e mandiamo loro nei club!!!!! penso a molti che potrebbero aiutare , da Mascioletti a Pacini a Digiandomenico, ci sono poi altri che con le loro competenze verso i più piccoli spiccano per la qualità del lavoro proposto.
negli anni 80 villepreux è vero che era un guru, ma ad attenderlo in Italia, c'erano ESSERI PENSANTI, professori ed esperti di rugby che hanno FATTO PROPRIE le sue idee (fare proprie per me non è uguale che ripetere), parlo di Ascantini, Pierato, Aquilani.
Noi DOBBIAMO avanzare.
il percorso formativo x i tecnici non ha paragoni confronto a dirigenti ed arbitri (questa frase senza polemica ma come ulteriore riflessione).
saluti ovali
RM



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